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richiesta di informazioni su bosco ceduo 
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Iscritto il: 30/08/2009, 14:35
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Buongiorno,
nella mia presentazione di ieri, ho accennato al lotto di bosco ceduo che possiedo in provincia di Bergamo (Valle Seriana), e
relativamente al quale vorrei porre alcuni quesiti.
Le caratteristiche principali del fondo sono:
-superfice boschiva: 20 ettari
-andamento che si sviluppa in forte pendenza tra i 600 e i 950 mt di quota.
-esistenza di strada bianca con carreggiata di 2,5 mt su tutto il lato di base del fondo.
-ultimo taglio effettuato nel lontano 1948
-composizione delle piante in ordine di quantità: Carpini, Frassini, Faggi, Robinie, Castagni, Betulle
-diametro medio (per difetto) 25 cm, con parecchi esemplari che superano i 45/50 cm.
La ragguardevole altezza raggiunta dalle piante, le espone alla violenza dei temporali e innalza il rischio di incendi.
Vorrei quindi far eseguire un taglio, realizzando nel contempo un giusto ricavo.
Non avendo competenze specifiche, vorrei sapere:
-che quintalaggio utile si può ricavare per ettaro ( al netto delle matricine da mantenere) ?
-quale potrebbe essere una giusta quotazione a quintale " in piedi " ? (non intendo occuparmi direttamente del taglio).
-In considerazione delle caratteristiche citate, la destinazione del legname è solo "da fuoco" o si può pensare a utilizzi per "paleria" o "da opera" ?
Spero di aver fornito i dati sufficienti per i quesiti posti e ringrazio sin d'ora chi mi vorrà chiarire le idee.
Orobico


31/08/2009, 16:44
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Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
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Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ciao orobico,
premetto che non sono un esperto, ma penso sia molto difficile fornirti indicazioni a distanza. Immagino che dopo più di 50 anni, alcune piante abbiano raggiunto buone dimesioni e forse potrebbero avere anche qualche altro utilizzo, oltre a legna da ardere. Penso che solo una ditta specializzata possa fornirti il prezzo di macchiatico, dopo aver fatto un sopralluogo e qualche misura, vista anche la discreta estensione.
Spero che altri ti possano dare qualche consiglio.
Ciao,
Marco

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01/09/2009, 16:00
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Iscritto il: 21/10/2009, 21:59
Messaggi: 5
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Ciao,
indubbiamente ha ragione Marco dicendo che è difficile rispondere a distanza.
Una cosa che salta subito all'occhio è che dal 48 ad oggi sono passati 60 anni! e questo porta inevitabilmente ad un problema di autorizzazione: si configura come ceduo invecchiato (http://agricoltura.cmparmaest.pr.it/pag ... o=GENERICO" target="_blank) e quindi necessita di Autorizzazione, inoltre la superficie è grandini e andrebbe particellata e abbattuta in più anni.

Per ragionare di specie invece si puo' dire che il carpino sarà sicuramente da legna da ardere e basta; il resto... dipende.
Frassino, faggio (ma a quelle quote dubito che siano dei faggi buoni specialmente visto che derivano da ceduo e quindi probabilmente da ardere) sono utilizzati in falegnamenria, il castagno per la realizzazione di travame e arcarecci vari, paleria da vigna (se abbastanza piccoli), tavolame, la betulla per lavori di cesello e artigianato. La robinia è da camino anche se qualcuno sta ipotizzando l'uso di travame (visto che i ponti delle imbarcazioni si fanno di legni pregiati oramai).
Ovviamente il tutto dipende da quanto sono grandi, alte, dritte, non ramose, non schiantate o cipollate.

L'altro grosso problema è che se il mercato locale non assorbe il legname pur "pregiato", il tutto se ne va in legna da ardere.

Spannometricamente direi 8000 mc per tutti e 20 ettari per un totale di 50000 q, ma andrebbe visto e misurato...

Un consiglio, se non hai fretta: contatta più ditte per acquisire diversi preventivi per non "svendere" il tuo materiale (ci sono ditte che pur di tagliare pagano poco e fanno solo legna da ardere, anche perchè non sono attrezzate per il taglio e l'esbosco di tronchi interi o misure).
E probabilmente sarebbe bene farti seguire da un Dottore Forestale.

Ciao
Andrea


26/10/2009, 23:32
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Iscritto il: 24/10/2009, 0:19
Messaggi: 56
Località: valle seriana bg
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orobico ha scritto:
Buongiorno,
nella mia presentazione di ieri, ho accennato al lotto di bosco ceduo che possiedo in provincia di Bergamo (Valle Seriana), e
relativamente al quale vorrei porre alcuni quesiti.
Le caratteristiche principali del fondo sono:
-superfice boschiva: 20 ettari
-andamento che si sviluppa in forte pendenza tra i 600 e i 950 mt di quota.
-esistenza di strada bianca con carreggiata di 2,5 mt su tutto il lato di base del fondo.
-ultimo taglio effettuato nel lontano 1948
-composizione delle piante in ordine di quantità: Carpini, Frassini, Faggi, Robinie, Castagni, Betulle
-diametro medio (per difetto) 25 cm, con parecchi esemplari che superano i 45/50 cm.
La ragguardevole altezza raggiunta dalle piante, le espone alla violenza dei temporali e innalza il rischio di incendi.
Vorrei quindi far eseguire un taglio, realizzando nel contempo un giusto ricavo.
Non avendo competenze specifiche, vorrei sapere:
-che quintalaggio utile si può ricavare per ettaro ( al netto delle matricine da mantenere) ?
-quale potrebbe essere una giusta quotazione a quintale " in piedi " ? (non intendo occuparmi direttamente del taglio).
-In considerazione delle caratteristiche citate, la destinazione del legname è solo "da fuoco" o si può pensare a utilizzi per "paleria" o "da opera" ?
Spero di aver fornito i dati sufficienti per i quesiti posti e ringrazio sin d'ora chi mi vorrà chiarire le idee.
Orobico


Ciao
anche io sono della valle seriana
ma non capisco cosa intendi x strada bianca...
comunque il valore del legname dalle nostri parti e solo se riesci a venderlo tagliato e spaccato
Il fatto che sia dal 48 che non viene tagliata non è certo un vantaggio perchè si preferisce tagliare 4 alberi con diametro 25 piuttosto che uno da 100 cm
In quanto al legname da ''opera ''ti sarà difficile trovare....oramai anche il noce vale un azz!
x concludere..se intendi strada bianca =mulatiera...mi sa che neanche a regalarlo trovi gli interessati...se invece x bianca intendi una strada traturabile o comunque agibile a mezzi meccanici potrebbe valere anche dei bei soldini

Strada tratturabile....legna ''in piedi''.....io ti ofrirei 2,5 al quintale

saluti

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Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia


28/10/2009, 23:33
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E rileggendo me stesso mi sono accorto di aver dimenticato un particolare non insignificante..
Se mai venderai quella legna fai attenzione a come devono lasciarti il bosco..
già in troppi tagliano....caricano...e lasciano gli scarti (legna troppo piccola) sparsa x il bosco..e poi arriva la ''forestale'' e vanno a cercare il propietario...

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Ogni mia frase e il risultato di un mio pensiero....giusto o sbagliato che sia


28/10/2009, 23:57
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ciao,anche io possiedo un bosco ceduo delle tue medesime dimensioni.
ti premetto che essendo nel lazio manca qualche specie di pianta delle tue,comunque dal punto di vista legale,il corpo forestale dello stato ammette il taglio boschivo ad intervalli di 20 anni l'uno dall'altro.
per quanto riguarda le matricine da lasciare per il futuro svilubbo e' consigliabile lasciarne una ogni 6-7 metri l'una dall'altra,anche se sporadicamente lasci una bella pianta vecchia(in salute ottimale ovviamente)non guasta,anzi,ne trarranno vantaggio quelli della tua generazione;ho notato che l'ultimo taglio e' stato fatto del '48...deve esserci parecchia legna dunque...tuttavia se ti rivolgerai a qualcuno che taglia i boschi per mestiere,ti dira' che e' un gran bel dislivello il tuo...quindi la percentuale di di guadagno x ettaro boschivo tendera' un po' adiminuire per le condizioni di lavoro un po' avverse.
spero di esserti stato di aiuto...se hai altre domande,vai tranquillo....


29/10/2009, 18:04
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