Buongiorno, Ho un terreno di 8 ettari in Lombardia sui quali sono stati piantati due anni fa circa 4000 alberi per legname di pregio. (circa 800 per tipo suddivise tra noce,ciliegio,olmo,carpino,pioppo) Il ciclo è medio in quanto le piante accessorie (pioppi) verranno tagliate dopo 5 anni, fino ai 20 anni circa del noce nazionale. Vorrei solo capire due o tre cose che vi elenco: Che valore indicativo ha una pianta di pioppo (popolus alba) di 5 anni? Che valore indicativo ha una pianta di olmo (ulmus minor) di 10 anni? Che valore indicativo ha una pianta di carpino (carpinus betulus) di 10 anni? Che valore indicativo ha una pianta di ciliegio (prunus avium) di 15 anni? Che valore indicativo ha una pianta di noce nazionale (juglans regia) di 20 anni?
Vorrei capire insomma, anche da voi, se questa tipologia di coltura è davvero così redditizia.
guarda non sono un esperto del settore,ma se per legno di pregio intendi legno per falegnameria,siamo lontani,sono piante troppo giovani ,anche dopo 20 anni.
Per noce e ciliegio mi è stato detto che già a 20 anni di età hanno un buon mercato invece come legname di pregio per falegnamerie. Non è così? Vorrei capire invece il valore indicativo di un pioppo di 5 anni piuttosto, per capire quanto si guadagna a breve termine...considerando che i pioppi sono 850.
Hai per caso la relazione redatta al momento dell'impianto? Li dovrebbero esserci indicati gli obiettivi teorici a cui è stato puntato, in termini di masse legnose ritraibili. Perchè non è tanto l'età a fare il prezzo della pianta, ma le sue dimensioni e caratteristiche dendrometriche. Visto che tra tre anni è previsto di tagliarle, che dimensioni (diametro ad 1.30 metri ed altezza totale) hanno i pioppi attualmente? Ciao, Luca
Grazie mille per la risposta intanto. I pioppi hanno un diametro indicativo che va dagli 8 agli 11 cm e stanno avendo una crescita velocissima come è normale che sia per questo albero. (Ora hanno 2 anni giusti giusti)
Ho la relazione, ma non è segnato alcun obiettivo in termini di masse legnose (a meno che sia nascosto bene e non l'ho notato) è proprio per questo che mi servirebbe capire, sempre in linea di massima, il valore effettivo di questi alberi. Vorrei capire se destinare un altro terreno a questo tipo di coltura ma solo se,considerando l'attesa, diventa abbastanza redditizia come cosa. Non c'è proprio modo di capire, ripeto, molto indicativamente quanto varranno?
Se non c'è scritto il diametro minimo a cui si intende arrivare (diametro teorico), è riportato il turno dell'impianto? Nella relazione è riportato almeno il modulo colturale (giustificazione delle scelte in merito alle specie, al sesto d'impianto, alle caratteristiche genetiche delle piante, agli assortimenti ritraibili...e cure post-impianto)?
Certamente, è possibile valutare l'impianto anche una volta fatto, ma se nella relazione sono riportate un po' d'informazioni la procedura può snellirsi in parte... Ciao, Luca
Si si certo, per ogni albero ho il turno dell'impianto per ogni specie che se non ricordo male dovrebbe essere così strutturato: Pioppo 5 anni (prime piante accessorie che devono essere tagliate per forza dopo 5 anni per permettere alle altre di svilupparsi) Carpino 10/15 anni Olmo 10/15 anni Ciliegio e Noce finchè sono pronte alla vendita per legname di pregio. Quindi 20/25 anni per avere mercato. Giusto?
Quello che ti chiedo è un idea indicativa e non precisa di quanto possa valere ogni albero di questo tipo se cresciuto in modo corretto per tutti quegli anni. E' una previsione ovviamente, che non può essere precisa, ma mi serve per valutare se adibire ad arboricoltura anche un altro terreno in mio possesso. Mi hanno dato una valutazione indicativa degli alberi, ma voglio capire se sono effettivamente plausibili.