Parlo di raccolta amatoriale, di castagni selvatici. Mia zia è andata ieri in valtellina. ci sono e sono belle, non enormi ma abbastanza sane. in 2 ore ne ha raccolte 15Kg. Gli abitanti dicevano che per ora il cinipide non ha fatto danni (non si è visto)

Io sono stato nel Mugello e ne ho trovate (vedi foto), grandi anche se quasi per niente dolci! Salendo poi verso l'appennino, in direzione Bologna, non ho trovato quasi niente!
Domani sarò in bosco nel Chianti e vi riporterò com'è la situazione.
Per adesso comunque in giro si vedono prezzi molto alti, segno che la produzione non è stata un gran che.
Ciao,
Luca

qui ottima sia x la quantità che x costi
noi ne abbiamo raccolti circa 30 quintali di buona pezzatura

Da ANSA, 28/10/2013:

PIÙ CASTAGNE STRANIERE CHE ITALIANE

Per la prima volta nella storia, sulle tavole autunnali degli italiani ci sono più castagne straniere che nostrane, con le importazioni dall'estero che hanno superato in quantità la produzione Made in Italy scesa al minimo di sempre. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti che mette in evidenza il grave declino del prodotto alimentare simbolo dell'autunno nazionale che Giovanni Pascoli chiamava "l'italico albero del pane".L'andamento climatico sfavorevole ma soprattutto gli attacchi provocati dall'insetto killer del castagno "Cinipide galligeno del castagno" arrivato in Italia dalla Cina hanno provocato - sottolinea la Coldiretti - il crollo della produzione nazionale al di sotto dei 18 milioni di chili, con tagli del 70 per cento rispetto agli anni precedenti l'infestazione. Al contrario - continua la Coldiretti - le importazioni sono cresciute del 20 per cento nei primi sette mesi del 2013 dopo che nel 2012 erano praticamente raddoppiate rispetto all'anno precedente e quasi triplicate rispetto al 2010. Il risultato - precisa la Coldiretti - è uno storico sorpasso con gli italiani che hanno più del 50 per cento di probabilità di trovarsi nel piatto senza saperlo castagne straniere provenienti soprattutto dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Turchia e dalla Slovenia.Il rischio è che per la mancanza di un sistema trasparente di etichettatura le castagne importate vengano spacciate come nazionali mettendo a rischio anche le produzioni nazionali sopravvissute fino ad ora.

Tutta colpa di qualche imbecille ..il quale convinto di apportare migliorie nella produttivita' e qualita' delle castagne ha introdotto in Italia varieta' attaccate dal Cinipide...e ora il settore castanicolo italiano è completamente in ginocchio...

hai perfettamente ragione ho la casa a meina ma nemmeno una castagna

Ciao Fede19, anche io sono un raccoglitore di castagne zona Cuneo... posso scriverti in pvt per info ? se si, come si fa? Mi sono appena iscritto !!grazie, Mauro

Ma come ci si può difendere da quest' insetto?
Non si potrebbero acquistare degli insetti antagonisti per ridurre i danni?

In Valtaro, Parma, stagione media, buona pezzatura, quantità media.
Il discorso vespa cinese: non ci si puo' difendere, per ora l' unico aiuto, da valutare in tempi medio lunghi (5-6 anni) è l' insetto antagonista Torymus synensis (non so come si scrive esattamente) che si sta introducendo piano piano su tutto il territorio nazionale, io personalmente ho collaborato ad un paio di lanci nella mia zona.
C'è da dire una cosa molto importante: la quantità esigua di castagne negli ultimi anni non ha a che vedere con la vespa cinese, o meglio, solo in piccolissima parte. Le castagne risentono soprattutto del clima estivo secco. Per avere tante castagne ci vuole un Agosto piovoso.
La vespa ha fatto danni, fa molto clamore perchè visivamente fa molto effetto, ma a livello fitosanitario per il castagno è 100 volte peggio il cancro corticale. E' quello che fa seccare le piante e danneggia gli innesti, personalmente non ho mai visto piante morire per la vespa cinese.
Altro aspetto fondamentale è che i castagneti sono in completo abbandono da 30 anni.
Saluti

@ballanz bella analisi, sottoscrivo!

Avete notato anche voi un sapore meno intenso dei frutti di questa stagione?
Ciao,
Luca