Approfittando di alcuni minuti che mi sono rimasti prima del rientro, ho pensato di porre un quesito che stavo per inserire nel mio precedente messaggio ma che poi ho pensato meritasse di essere trattato a parte.

Nel mio post precedente domando ipotetici stime sulla produttività di un bosco a partire da alcune informazioni generiche.
Se invece è mia intenzione eseguire, in accordo con un piano di assestamento forestale, la manutenzione di un bosco (dunque lavori di potatura, diradamento, rimboschimento, ecc) è possibile stimare - sempre considerando valori medi - l'ammontare del materiale residuo (da destinare a cippato) di tale opera?

Mi viene da pensare che possa essere una domanda troppo legata al bosco da prendere in esame, però al contempo reputo possibile che generalmente la manutenzione di un bosco generi del materiale di scarto per una quantità stimabile in percentuale rispetto a considerare il bosco interamente produttivo.

Anche in questo caso mi rimetto al vostro sapienziale giudizio e, facendolo, auguro a tutti una buona serata.

Luca

Gli scarti per essere tali vanno intesi all'interno di un'attività produttiva; il materiale legnoso destinato a cippato non è quindi mai uno scarto, casomai un prodotto secondario.
I diradamenti, ad esempio, fanno parte del ciclo produttivo di un bosco, e possono essere remunerativi! Ad esempio generalmente per fustaie di conifere, intorno ai 40-50 anni, è previsto un diradamento del 30% della massa legnosa presente in piedi. Si tratta inoltre di operazioni necessarie per poter ottenere, a termine del ciclo produttivo previsto, la massa ipotizzata avente determinate caratteristiche.
Le lavorazioni eseguibili, inoltre, sono sottoposte alla normativa vigente, che le regolamenta, spesso anche in modo molto restrittivo.

Certo dipende dal tipo di boschi (ma questo mi sembra tu l'abbia capito ) e dalle rispettive estensioni: se parli di piano di assestamento immagino siano diversi ettari?!

Altra cosa: quale sarebbe il materiale residuo di un rimboschimento??

Ciao,
Luca