ringrazio per il caloroso benvenuto che mi avete riservato nella sezione "presentazioni", e come accennato, eccomi qui nella zona delle coltivazioni arboree. Sto acquistando un terreno per costruire casa in una bellissima zona della mia Ciociaria, vorrei realizzare una casa passiva in bioedilizia cercando di rendermi indipendente dal punto di vista energetico; pensavo, dunque, di cercare un posto con tanto terreno sul quale coltivare qualcosa oltre alla mia futura famiglia... l'idea era eventualmente quella di piantare alberi.
Il problema è che non ho mai avuto a che fare col verde, vengo dalla città, ho le idee piuttosto confuse e non so da dove cominciare. Vi pongo delle domande specifiche sperando che la vostra esperienza possa schiarirmi le idee:
1) l'arboricoltura da legna (querce ed altri) o da legna e frutti (noci, ciliegi, castagni) o addirittura solo da frutta, tra tutte le maniere per coltivare la terra, è quella che può considerarsi più "resistente" e che ha bisogno di meno attenzioni? non sono un tecnico agrario, svolgo già due lavori che mi impegnano buona parte del tempo e non saprei davvero come fare per seguire passo passo un impianto troppo delicato. 2) se sì, per fare in modo che io possa avere un risultato economico almeno pari a quelle che sono le spese sostenute per manutenzionare l'impianto, di quanti ettari dovrei prendere la terra? la mia intenzione non è quella di speculare, ma vorrei quantomeno che l'impianto si autosostenesse economicamente... e non vorrei partire col piede sbagliato.
intanto queste due rapide domandine, poi sicuramente vi chiederò altro.
ringrazio quanti vorranno aiutarmi e perdonate se faccio delle domande banali o sciocche... ma non so proprio da dove cominciare.
devi considerare l'effetto tempo senso che un impianto arboricolo richiede molto tempo per il suo sviluppo oppure ricorrere a piante tipo il pioppo a più rapida crescita ma che brucia molto in fretta. per gli impegni se sono impianti da legno nn credo che ti portino via del tempo tranne quello per il taglio.
eugenio ti ringrazio per la rapida risposta, era quello che speravo di sentirmi dire.
ho letto a proposito del pioppo; si dice che sia l'unica arboricoltura da legno degna di nota in Italia, sembra che sia richiesto per vari usi industriali e come mi dicevi tu, la crescita è molto rapida... potrebbe essere una soluzione.
nel caso dell'arboricoltura da solo frutto, oltre agli antiparassitari che immagino di dover dare in caso di bisogno in qualsiasi tipo di impianto, immagino quindi che la "manutenzione" sarebbe solo la raccolta del frutto. correggetemi se sbaglio.
Fino ad ora ho trovato terreni che mi prospettano dai 3 ai 9 ettari di superficie. Rimanendo in tema di arboricoltura, se foste al posto mio cosa vi piacerebbe coltivare? Quali possono essere i vantaggi e gli svantaggi delle varie specie?
Per la frutta oltre ai trattamenti (sia convenzionali che bio) devi potare le piante (sia verde che invernale) e all'inizio dare una forma di allevamento alle piante. Dopo di che devi tenere pulito e concimare. Non basta raccogliere ma bisogna anche diradare i frutti su alcune varietà. In ogni caso poi devi trovare chi ti ritira la merce (sia se fai legno che frutta)
Stessa idea l'ha avuta un mio amico ingegnere in pensione che oltre a costriure una casa veramente bella, è anche dal punto energetico completamente indipendente. Lui ha piantumato nel suo terreno varietà di piante dai noccioli alle noci agli alberi da frutta (danno legname per l'impianto di riscaldamento e la frutta la vende), poi molti pannelli solari per l'acqua calda e l'energia e altre cose moderne di recupero e ricircolo che non ho capito bene.... L'unico "problema" è che mi ha detto che gli è costata il doppio di una costruzione classica.
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: L'idea dell'arboricoltura
27/01/2010, 13:53
Ciao LeoVox, giustissimo quello che dice kentarro, aggiungo che se fai un frutteto di 9 ha ti servirà un trattore, e tutti gli attrezzi necessari alla gestione, che non costano poco. Saluti Francesco
kentarro, francesco, ho capito eventualmente allora converrebbe orientarmi sulle coltivazioni forse legno-frutto un pò più semplici, come ciliegi, castagni e noci? purtroppo non credo avrò mai il tempo di gestire personalmente l'impianto, quindi o mi avvalgo di un'azienda esterna o debbo ripiegare su un impianto solo da legno. voi che dite?
ciao alcess, oddio, sulla costruzione in sè per sè non sono d'accordo. le prefabbricate in legno, a parità di finiture costano circa un 30% in meno rispetto alla casa in costruzione classica; il risparmio energetico è notevole (si parla di un minimo di 50% di risparmio sui costi energetici di riscaldamento-raffreddamento), fino ad arrivare al 90% se si usa un impianto a ventilazione meccanica con recupero di calore integrato da mura da 40mm di spessore e riscaldamento a pavimento.
l'impianto fotovoltaico, geotermico e solare è un altro discorso che esula dai costi della costruzione abitativa, e chiaramente ha il suo impegno economico.
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
Re: L'idea dell'arboricoltura
27/01/2010, 17:49
Ciao LeoVox, tutte le piante da frutto devono essere seguite e se non hai tempo e devi delegare meglio non farne di nulla, altrimenti ci rimetti e basta. Ti consiglio un impianto per la produzione di legna. Saluti Francesco