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L'idea dell'arboricoltura 
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Iscritto il: 08/12/2009, 13:37
Messaggi: 3588
Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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bene marco ottima segnalazione ;)

ecco il link della regione piemonte:
http://www.regione.piemonte.it/cgi-bin/ ... gomento=55


27/09/2010, 23:16
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Iscritto il: 04/06/2010, 18:57
Messaggi: 134
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Si in effetti dovrebbe essere ben più diffusa sta cultura, è invece nisba...
Tutti tendono a potare (quando lo fanno...) , pulendo la pianta di sotto ! E lasciano il palloncino di rami in punta.
Errato perchè squilibra la pianta, favorisce i ricacci, la rende sensibile al vento. Insomma una xxxxx :mrgreen:
Oddio ad astone in alcune situazioni di super pregio e fertilità (non la panoramica scarpata di cui sopra :mrgreen: ) pure il noce potrebbe venire bene, ma il punto essenziale, è principalmente liberare la freccia per dare dominanza apicale. Poi a seconda delle specie controllare gli altri.
Discorso diverso, molto diverso, per la quercia.
Per non parlare della stagione di potatura, che spesso è meglio a verde rispetto a quella invernale.
O di chi pota pure i brachiblasti nei ciliegi... C'è da stare freschi.... :roll: in giro ci sono certi orbrobri !!
Insomma l'istituto di arboricoltura di Arezzo ha fatto un bel lavoro, osservate


28/09/2010, 0:19
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Iscritto il: 01/01/2009, 8:57
Messaggi: 21981
Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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Il passato governo regionale – ha spiegato il Vicepresidente Molinari - aveva imposto tutta una serie di norme burocratiche difficili da rispettare per le persone che si occupano del taglio della legna nella nostra Regione. Un fatto che aveva creato più di un disagio nel settore. Ora, in Commissione, si è deciso di approfondire la questione, in modo da realizzare un nuovo regolamento più moderno ed efficace. In attesa di costruire un testo definitivo, è stato deciso di sospendere il vecchio regolamento fino al 31 agosto 2011 e di permettere in questo lasso di tempo il taglio della legna in aree entro i 2.000 metri quadri di superficie senza dover fare alcuna comunicazione alla sezione forestale della Regione. Si tratta di una decisione di buon senso che, grazie anche al lavoro in sintonia con l’Assessorato alle Foreste, potrà dare il tempo di studiare un regolamento forestale che sia davvero utile al territorio, non penalizzando i tagliatori di legna del Piemonte”. 



negli altri ambiti come siete piazzati?

qui fra un po non si potevano nanche abbattere le robinie lungo le ripe dei campi..

_________________
Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


03/11/2010, 12:39
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