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Impianto specie ornamentali
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Bristlecone182
Iscritto il: 02/06/2014, 16:25 Messaggi: 4
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Salve a tutti. Posseggo un terreno di circa 1500 mq in campagna attualmente adibito a prato stabile. Sarei intenzionato ad impiantare una serie di piante ornamentali, ad esempio tigli, cedri, pini, sequoie e platani, per la maggior parte fatti nascere da seme a casa mia o comprati molto giovani. Ho già fatto una sorta di programma per la messa a dimora delle piante e ragionevolmente direi che ce ne stanno circa 15, quindi metterei 1-2 esemplari per ogni specie da me elencata. La mia intenzione è quella di piantare queste piante e poi lasciarle crescere liberamente senza interventi di sorta se non per correggere eventuali difetti di forma, rimonda del secco e di rami spezzati o malati. Vorrei utilizzare un sesto di impianto di 12x12 così che le piante abbiano sufficiente spazio e non addossarsi troppo l'una all'altra durante la crescita. Procederei poi durante la bella stagione e tagliare l'erba per tenere in ordine il tutto e con interventi di concimazione almeno nei primi anni per incoraggiare la crescita. Vorrei sapere da voi se il sesto di impianto può essere sufficiente e se in generale l'idea funziona. Grazie a tutti quelli che risponderanno.
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20/11/2015, 21:44 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Piantare alberi è sempre una bella cosa! Di certo informarsi prima, come stai facendo, per farlo al meglio è molto indicato! Quale sarebbe lo scopo futuro che dovranno assolvere queste piante? Dovrà essere un giardino dove poter passeggiare o un bosco? Ciao, Luca
_________________" La pagina di Io sono un contadino...e me ne vanto!" su Facebook!
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24/11/2015, 16:51 |
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Bristlecone182
Iscritto il: 02/06/2014, 16:25 Messaggi: 4
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Grazie della risposta. Il futuro di quelle piante è quello di crescere a volontà e al meglio delle loro capacità per formare un luogo in cui si possa passeggiare all'ombra guardando le loro chiome. Faccio tutto ciò perchè avendo 22 anni, credo di avere almeno la prospettiva di poterle vedere già di una buona dimensione quando sarò vecchio. Essendo uno studente di agraria credo anche di avere le conoscenze giuste per assicurarmi di non intervenire impropriamente su di loro con potature maldestre o altro che possa mettere in discussione la loro speranza di vita. Mi piacerebbe, in futuro, poter dire di aver dato una buona vita alle mie piante, e credo che non tutti possano dirlo, visti gli orrori che si vedono in certi giardini.
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25/11/2015, 21:46 |
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Maddmax1
Iscritto il: 26/11/2011, 18:47 Messaggi: 1945 Località: SouthWest Montana
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Da un punto di vista estetico piantare una serie di alberi diversi non dà un bel risultato. Esteticamente parlando ti conviene piantare gruppi di alberi uguali. Maddmax P.S. May you leave according to your handle
_________________ Termopili 480 AC Poitiers AD 732 Vienna AD 1683
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26/11/2015, 20:56 |
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Luke
Sez. Coltivazioni Forestali
Iscritto il: 16/09/2008, 15:33 Messaggi: 3186 Località: Firenze
Formazione: Diploma Perito agrario-Dottore in Scienze e tecnologie dei sistemi forestali
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Il problema dei sesti troppo ampi è che le piante sono maggiormente esposte ai venti e quindi è più probabile che accadano stroncamenti o ribaltamenti, sopratutto in giovane età. Hai pensato magari ad un sesto più stretto con la previsione di futuri diradamenti? Oltre alla funzione ricreativa, valutando bene la scelta della specie, potresti ottenere altri benefici dalle tue piante, tipo la produzione di miele o i tartufi (da valutare bene!). Ciao, Luca
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27/11/2015, 13:24 |
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Bristlecone182
Iscritto il: 02/06/2014, 16:25 Messaggi: 4
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Grazie mille per i consigli. Avevo valutato l'idea di usare un sesto di impianto più stretto, ma ho paura che con la crescita esse possano addossarsi troppo le une alle altre dando un effetto molto disordinato, per non parlare poi della concorrenza che ci sarebbe tra le piante per la ricerca della luce. Non considererei un grosso problema il vento in quanto mi trovo nella pianura del torinese e molto di rado ho visto episodi di vento forte che non fossero portato da temporali. In ogni caso, con una corretta gestione della chioma ed evitando capitozzature che mettono in discussione anche la salute dell'apparato radicale, il vento potrebbe nuocere alle mie piante solo nel caso di un vero e proprio evento eccezionale. Sarebbe bello, ora che ci penso, inserire nel gruppo di piante un noce e qualche pianta da frutto così da unire l'utile al dilettevole e fare un po' di pratica di potatura.
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28/11/2015, 18:16 |
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