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Il bambù in Italia***Sviluppi del mio impianto di bambù*** 
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c'è una bella differenza con i kiwi. questi si conoscevano e si mangiavano già. il rischio è stato solo il vedere se erano coltivabili anche qui. il bamboo invece chi lo mangia?non credo abbia una quota di mercato ampia come il kiwi. inoltre il prezzo è destinato a scendere e non è detto che raggiunga le misure prospettate nei termini prestabiliti. non ci sono ancora impianti di riferimento.


28/08/2015, 17:00
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Forse i germogli di bambù non sono rinomati come i kiwi ma ti assicuro che si vendo sia nei negozi sia nella ristorazione. Da non sottovalutare poi le proprietà di questi germogli, a livello alimentare. Ci sono specie di germogli paragonabili al tartufo bianco!
Idem per i culmi di bambù, c'è già un mercato, non sviluppato ma c'è!
E secondo me anche se si arriva a cifre base, 10/20 mila euro per ettaro all'anno, sarà un grande successo, visto anche i bassi costi di realizzazione che offriamo ed i bassi costi di manutenzione che le nostre tecniche offrono.
Quale coltura ti dà tanto per ettaro? E calcola che dopo 6 /8 anni la resa per ettaro diventa perpetua,ogni anno. Qui subentra il discorso ecosostenibile.
Cmq
il nostro impianto potrà essere una linea guida!
vi terrò aggiornati.


28/08/2015, 17:59
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ma non ho capito. tu parti di offerta, ma allora tu "vendi" questi impianti?
di colture che possono rendere quella cifra li ce ne sono e sono anche già ben consolidate.
le cifre che stai dando secondo me sono molto al di là della realtà. poi altro problema. chi ti ritira il prodotto? non basta produrlo, bisogna venderlo.


28/08/2015, 21:36
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Sono sicuro che x qualsiasi altra rendita su un terreno se sfiorati le spese di gestione al ricavo non ti resta quasi nulla, con il bambù non è così visto i costi di fatine quasi inesistenti.

Il materiale lo ritiriamo noi, siamo mettendo in piedi più di una filiera.

Gente questa sarà una fetta di futuro!


29/08/2015, 1:35
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ho capito. questo è uno spot pubblicitario.
comunque ti sbagli. ci sono molte altre colture che rendono bene. poi non puoi dire non ci siano costi. perché la raccolta dei germogli ha un costo. voi ritirate anche i germogli? il taglio dei pali ha un costo. abbattimento trasporto ecc. quindi servono gli attrezzi per il tascio il carico e il trasporto. i costi ci sono eccome. è un po' come quelli di only moso che poi ho sentito vendere piante non all'altezza dei contratti di ritiro proposti.
poi non credo che si ricevano nemmeno i contributi per il bamboo cosa che invece ricevono altri tipi di selvicoltura.
quello che mi lascia basito è come si facciano a fare previsioni su un mercato che ancora praticamente non esiste. parlo soprattutto dei germogli. anche perché i prezzi prospettati poi sono quelli al consumatore e non al produttore.


29/08/2015, 9:18
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Certo!!! vuol essere anche un messaggio pubblicitario.

Non ho detto che un impianto di bambù non ha costi, ma ho detto invece che sono molto contenuti, ad esempio la preparazione del terreno non si fa tutti gli anni.

Per i germogli alzo le mani, sono difficili da gestire sia nella raccolta che nello stoccaggio, devo ancora elaborare tutto il processo, ma con i culmi niente di così difficile, è di gran lunga meno faticoso e laborioso, ad esempio, del taglio degli alberi.

Lei fa bene ad essere così scettico, con ciò che c'è in giro, bisogna sempre camminare con una mano avanti e una dietro.

l'intenzione della mia società è quella di dare una rendita ai terreni incolti, abbandonati, proponendo non solo il bambù (in cui credo molto) ma anche coltivazioni di zafferano e nocciole. Ciò che proponiamo è al minimo dei costi, proprio perché uno dei principi aziendali che adottiamo è quello di non lucrare oltre i limiti dell'onestà.
Per il bambù ad esempio non diamo piante piccole (20/30cm) ma diamo piante con aparato radicale e rizomatoso già ben sviluppato, in modo tale da anticipare la maturazione dell'impianto, così facendo si possono impiegare 6/8 anni per arrivare a regime, invece mettendo piantine piccole, i tempi di allungano minimo di tre anni.
Nonostante le nostre piante siano quindi di almeno un metro, siamo riusciti a tenere il prezzo di un impianto di un ettaro vicino ai 7000 euro, ciò a dimostrare le nostre intenzioni leali.


29/08/2015, 11:07
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e ma il problema è proprio quello. non tanto i guadagni, ma i costi e la vendita. i culmi a chi li da uno?i prezzo all'ingrosso quali sono?il prezzo all'ingrosso delle canne qual è? a livello teorico i guadagni ci sono, ma in pratica non ho ancora visto impianti in produzione che diano reddito. se si è in zona vocata, come la tua meglio la corolicoltura, sono 200-250 ore di lavoro l'anno.


29/08/2015, 12:39
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DanieleSoave ha scritto:

Gente questa sarà una fetta di futuro!

Non credo proprio neanche io. Per me il futuro è rivalorizzare le colture gia esistenti da tanti anni, e abbandonate perchè non ti pagano. Ti faccio un esempio in molise produciamo l'olio d'oliva più buono del mondo, ma non lo sa nessuno e allora hanno tutti abbandonato l'uliveto e sono pieni di rovi. Il futuro è riprendere in mano gli olivi secolari e farsi pagare il duro lavoro che serve per avere un olio di qualità


29/08/2015, 21:22
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Alberto

Questo degli ulivi secolari è un progetto in esame. Solo la mia famiglia qui nelle colline del Lazio ha più di 1000 piante attive e tante altre sono abbandonate da chi non le coltiva poi.

Ma resto sempre convinto che il bambù avrà il suo business.


30/08/2015, 15:27
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per ora il business è di chi vende le piante, visto che non c'è ancora chi ritira il prodotto. e non appena ci saranno un po' di impianti e di prodotto in surplus chi lo ritirerà lo farà a prezzi stracciati.


01/09/2015, 22:11
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