Tra l'altro c'è un problema che a quanto pare nei messaggi non è stato considerato o perlomeno eclissato .
Un domani (tra 1,10,100 anni) come si farà a tornare indietro da una coltivazione del genere ? Considerando l'elevata invasività di questa coltivazione non c'è il rischio di "perdere per sempre" determinati appezzamenti di terra ?
E nel caso la risposta alla prima domanda fosse negativa , quanto costerà ripristinare "a zero" un terreno con una coltivazione del genere ?
Senza considerare eventuali danni ai vicini ...
Mah al di là dei dubbi sulla presunta redditività di questa coltura qui c'è un problema sul lungo termine da non sottovalutare assolutamente .