paolosame ha scritto:
avevamo cominciato in 3 con piccone e manera, ma niente. allora abbiamo calato con il braccio il miniescavatore. di più non si poteva se no rovinavamo prato e banchisa di legno e soprattutto non si riusciva a lavorare con uno più grosso. abbiamo usato la benna più piccola per rompere le radici. era una trincea larga un metro e profonda 50-60 cm. terra 0 solo radici di bamboo. ovvio che un impianto intensivo necessiti di un escavatore da almeno 40-50 quintali forse, ma ci vorrebbe troppo tempo e un ora di escavatore costa senza omino sui 50 euro minimo. con un bel trattorone da 200 cavalli e ripuntatore forse si riesce a spaccare le radici, ma poi bisogna macinare tutto con frantoio o trincia pesante e poi diserbo totale. tutti questi sono dei bei costi da tenere in considerazione. poi un altro dubbio che ho è l'abbattimento delle fustaie se così si possono chiamare e il trasporto. tutto lo scarto va smaltito e costa, sia che uno lo porti in discarica sia che uno decida di macinarlo sul posto. tutti i ricavi che vengono decantati mi sembrano uno specchietto per le allodole, visti i costi che non sono pochi. con un pioppeto per esempio si sa che si può prendere sui 5-6 euro al q e pulire il terreno è molto più semplice, ma con il bamboo è tutto più aleatorio e i costi sono alti
È normale che è aleatorio ancora non abbiamo la materia prima:(
Al quarto taglio i rizomi muoiono!
Non serve diserbante.
Il lavoro di bonifica che ho seguito su un bambuseto runner di almeno 13 anni è stato effettuato con trattore 180 cv e aratro da scasso, siamo scesi circa a 60 cm, non ci sono stati problemi per l'aratro a tagliare i rizomi e girare le zolle di terra.
Il tutto lasciato al sole 2 mesi circa, dalle zolle è riuscita ancora qualche pianta ma dopo il passaggio della fresa non si è visto più nulla.
L'ammasso radicale di cui parli ce l'ho ben presente, in quattro anni si é potuto creare perché l'apparato radicale era delimitato.
In pieno campo quella condizione ci sarà non prima dei 25 anni.
E comunque si riesce ugualmente.
Poi... il pioppo! Il mio compare investe così, conosco la cosa.
Questo è un investimento conosciuto infatti già da tempo, lo condivido e però ti rispondo che sicuramente quando cè stato l'avvento della coltivazione del pioppo sia successa la stessa cosa che sta succedendo adesso con il bambù.
Le fustaie sono i CULMI, così si chiamano:)
Questa è la parte remunerativa, il taglio si effettua con motosega da potatura con lama corta, all'inizio del taglio la lama tende a scivolare, bisogna essere decisi!
Poi è come tagliare il legno.
I prezzi? Io ho esperienze dirette con materiale importato e con 2 tipi di prezzo: culmi preservati, in base al diametro dai 6 euro ai 15 euro al metro, culmi non preservati qui si trovano molti diametri piccoli, dai 50 centesimi ai 4 euro al metro.
Il trasporto...
3 punti di raccolta il Italia, Nord centro e sud, ritiro su gomma, ci saranno situazioni sicuramente da trattare singolarmente.
Gli scarti io penso quasi con certezza visto che abbiamo fatto le prove in piccolo e stiamo preparando le prove in grande per il pellets. Dobbiamo ancora accertarci della resa calorica attraverso un ulteriore test svolto da un laboratorio che può poi certificare il prodotto, per questo la prova in grande.
Quindi non miro alla semplice biomassa industriale che paga una miseria.