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Il bambù in Italia***Sviluppi del mio impianto di bambù***
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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02/10/2015, 9:46 |
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cata89
Iscritto il: 02/02/2012, 21:18 Messaggi: 50 Località: Fiorenzuola (Pc)
Formazione: Agrotecnico
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Continuo a compredere poco il discorso. Ho lavorato 3 anni in un consorzio agrario e da quello che ne so le tecniche di coltivazioni a grandi linee sono operazioni meccaniche particolari (arature, scassi, potature...), scelte di varietà più o meno resistenti o piani di concimazione e di trattamenti chimici per garantire una resa e qualità costante e omogenea, ma ovviamente questi metodi costano in materiale o in personale. Se mi dici che non hai costi nell'impianto, allora significa che non ci sono tecniche di coltivazione, niente concimazioni, nessun trattamento e, per quello che ne so io, non esiste un sistema di produzione agricola che non ne abbia bisogno, altrimenti nel giro di qualche anno ti ritroverai una resa nulla a causa dell'impoverimento del terreno in nutrienti e all'accumulo di malattie. Ad esempio con un sesto d'impianto 20x20 dovrai fare almeno 3/4 sfalci annuali delle infestanti, con un taglio manuale vicino alle piante, per evitare di eliminare i germogli che stanno spuntando, fino ad arrivare a doverlo tagliare tutto manualmente, perchè poi le piante espandendosi chiuderanno le file e impediranno l'entrata dei macchinari. Secondo me solo questo è un bel costo. Rimane ancora il fatto che non mi puoi quantificare un guadagno se non hai dati di produzione, mica produrrai solo culmi da 5 mt, ci saranno quelli più corti e con un diametro minore. Sul fatto della libertà degli associati di vendere il prodotto ad altri non ne un vantaggio, se non ho altri acquirenti al di fuori di voi a chi vendo? Io rimango della mia idea che questo sia un semplice post aperto per farsi una pubblicità gratis e attirare persone che si rivolgono a questo forum per avere idee su come sfruttare eventuali appezzamenti non coltivati o futuri progetti di aziende.
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02/10/2015, 13:26 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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Coltivazione[modifica | modifica wikitesto]
Foglie di bambù a fusto nero (probabilmente specie Phyllostachys nigra). Molti bambù sono popolari come piante da giardino. Nella coltivazione, necessitano di cure per contenere il loro comportamento invasivo. Si propagano principalmente attraverso le radici e/o rizomi, i quali possono propagarsi sotto terra e lanciare nuovi culmi che spuntano in superficie. Vi sono due modi per la propagazione dei bambù: monopodiali e simpodiali. Le specie di bambù monopodiali hanno una propagazione sotterranea lenta; nelle specie di bambù sinopodiali, invece, si riscontra un'alta variabilità; ciò è riferibile ad entrambe le specie in riferimento alle condizioni di suolo e di clima.
Alcune possono emettere ricacci per la lunghezza di svariati metri all'anno, mentre altre possono restare nella medesima area per lunghi periodi. Se trascurate, negli anni possono diventare invasive e causare problemi colonizzando aree adiacenti a villaggi, paesi o coltivazioni.
Una volta stabilitosi come cespo, è difficile rimuovere completamente il bambù senza estirpare l'intera rete di rizomi sotterranei. Se il bambù deve essere rimosso, un'alternativa allo scavo può essere il taglio raso delle canne e il taglio successivo e ripetuto dei nuovi getti appena escono dal terreno, fino a che il sistema radicale non esaurisca la sua riserva di energia e muoia. Se si permette alle foglie di compiere la fotosintesi, il bambù sopravviverà e continuerà a propagarsi.
Bambù giganti dell'Ecuador. Esistono due principali metodi per prevenire la propagazione dei nuovi getti di bambù nelle aree adiacenti l'impianto. Il primo sistema è la bordatura o rimozione di ogni rizoma che sfugga ai confini dell'area destinata alla sua coltivazione. Gli attrezzi normalmente utilizzati sono uncini, vanghe e zappe. I rizomi si trovano generalmente in prossimità della superficie (sotto uno strato sottile di terreno), così che se la potatura dei rizomi viene eseguita due volte l'anno, interesserà la maggior parte, se non tutti, i nuovi ricacci. Alcune varietà possono avere percorsi più profondi (oltre la tipica profondità della vanga). Queste sono più difficili da controllare, e necessiteranno di tagli più profondi. Una manutenzione frequente rivelerà le principali direttrici di crescita e la disposizione del sistema radicale. Una volta tagliati, i rizomi devono essere rimossi. L'emergenza di un getto di bambù all'esterno dell'area dopo la bordatura, indica la precisa posizione di un rizoma non localizzato in precedenza. Le radici fibrose che si irradiano dal rizoma non generano ulteriori getti, quindi possono essere lasciate nel terreno.
Il secondo metodo implica il contenimento con una barriera fisica. Il cemento e il polietilene ad alta densità in speciali rotoli sono i materiali più comuni. Questi vengono piazzati in un fossato profondo 60–90 cm (2-3 piedi) attorno all'impianto, con un angolo aperto verso l'alto in modo da direzionare la crescita dei rizomi verso la superficie del terreno. I rizomi più forti e gli attrezzi possono forare le barriere in plastica piuttosto facilmente, quindi occorre lavorare con particolare attenzione. Il bambù cresciuto all'interno di tali barriere è molto più difficile da espiantare rispetto agli impianti cresciuti in libertà. Le barriere e la bordatura non sono necessari per bambù cresciuti a macchia. Le macchie di bambù possono essere eradicate se si espandono eccessivamente.
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02/10/2015, 13:37 |
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marcello79
Iscritto il: 18/02/2014, 21:30 Messaggi: 7023 Località: PALERMO
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segreti??? basta sapere di cosa necessita la pianta e si potrebbe far crescere anche nel deserto, io personalmente ho effettuato ricerche su delle piante testandole in tutti i modi e maniere arrivato ad un certo punto la pianta la si conosce meglio di un libro di agraria.
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02/10/2015, 13:49 |
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Armagheddon
Iscritto il: 02/01/2014, 18:49 Messaggi: 640 Località: Torino
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Quì si parla di investire del denaro senza avere la più pallida idea di come fare ad avere un ricavo almeno per coprire le spese,figuriamoci parlare di "guadagno"
Sarebbe come andare ad aprire una gelateria al polo nord
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02/10/2015, 15:42 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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cata89 ha scritto: Continuo a compredere poco il discorso. Ho lavorato 3 anni in un consorzio agrario e da quello che ne so le tecniche di coltivazioni a grandi linee sono operazioni meccaniche particolari (arature, scassi, potature...), scelte di varietà più o meno resistenti o piani di concimazione e di trattamenti chimici per garantire una resa e qualità costante e omogenea, ma ovviamente questi metodi costano in materiale o in personale. Se mi dici che non hai costi nell'impianto, allora significa che non ci sono tecniche di coltivazione, niente concimazioni, nessun trattamento e, per quello che ne so io, non esiste un sistema di produzione agricola che non ne abbia bisogno, altrimenti nel giro di qualche anno ti ritroverai una resa nulla a causa dell'impoverimento del terreno in nutrienti e all'accumulo di malattie. Ad esempio con un sesto d'impianto 20x20 dovrai fare almeno 3/4 sfalci annuali delle infestanti, con un taglio manuale vicino alle piante, per evitare di eliminare i germogli che stanno spuntando, fino ad arrivare a doverlo tagliare tutto manualmente, perchè poi le piante espandendosi chiuderanno le file e impediranno l'entrata dei macchinari. Secondo me solo questo è un bel costo. Rimane ancora il fatto che non mi puoi quantificare un guadagno se non hai dati di produzione, mica produrrai solo culmi da 5 mt, ci saranno quelli più corti e con un diametro minore. Sul fatto della libertà degli associati di vendere il prodotto ad altri non ne un vantaggio, se non ho altri acquirenti al di fuori di voi a chi vendo? Io rimango della mia idea che questo sia un semplice post aperto per farsi una pubblicità gratis e attirare persone che si rivolgono a questo forum per avere idee su come sfruttare eventuali appezzamenti non coltivati o futuri progetti di aziende.
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02/10/2015, 15:45 |
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DanieleSoave
Iscritto il: 11/02/2015, 19:02 Messaggi: 155 Località: Cassino (FR)
Formazione: perito informatico
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cata89 ha scritto: Se mi dici che non hai costi nell'impianto, allora significa che non ci sono tecniche di coltivazione, niente concimazioni, nessun trattamento e, per quello che ne so io, non esiste un sistema di produzione agricola che non ne abbia bisogno, altrimenti nel giro di qualche anno ti ritroverai una resa nulla a causa dell'impoverimento del terreno in nutrienti e all'accumulo di malattie. NON HO DETTO CHE NON CI SONO COSTI HO DETTO CHE NON SONO ONEROSI COME DITE. Cmq non ci resta che attendere, continuerò ad aggiornarvi, se me lo permettete. Per il resto ripeto non posso darvi torto a riguardo dei vostri dubbi. Il mio filo di pensiero è che inevitabilmente il bambù avrà successo, è un materiale completo sull'argomento ecosostenibilità, siccome quest'ultima ormai è ai vertici di tutti i pensieri umani atti allo sviluppo e al miglioramento, vedo nel bambu l'unica risorsa che rispecchia a pieno tutti i requisiti. PENSATE ALLA PLASTICA che ha sostituito un po' tutto. Con questo chiudo il mio discorso qua! Voi giustamente siete liberi di continuare ma per favore cercate di non scrivere cose che io non ho scritto. Un saluto a tutti!
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02/10/2015, 22:52 |
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paolosame
Iscritto il: 10/04/2012, 23:20 Messaggi: 2664 Località: valle sabbia
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sei te che hai scritto dei guadagni facili :
<<Infatti pensando solo di vendere culmi per la biomassa e culmi da impiegate come tutori in agricoltura, su un ettaro di bambù ricavi 2000 euro per anno, consideriamo di iniziare questo ricavo dal quinto anno dalla messa a dimora delle piante, ci restano 25 anni, per fare i 30 anni del pioppeto. Quindi 25 anni per 2000 euro sono 50000 euro contro i 10000 del pioppo. Questo calcolo è basato sulla vendita solo dei tutori e un pò di biomassa, ma dal decimo anno ( mi tengo largo) ci saranno culmi ben più grandi, che si vendono benissimo, consideriamo un culmo di 3 metri con diametro 8 cm. Questo lo vendi a 5 euro (in rete lo trovi a circa 10 euro), diciamo che un ettaro te ne dà 5000, ma tu ne vendi solo 2000, hai ricavato 10000 euro! Ti restano ancora 3000 culmi che puoi impiegare nell'artigianato; lampade, lampadari, staccionate.... Puoi creare elementi di design; pannelli divisori interni, per locali commerciali o abitazioni.....
Ma non voglio considerare queste altre opportunità, mi fermo ai 10000 euro,
quindi
Per i primi 10 anni ricaviamo 20000 euro (2000€/anno), dal decimo anno aggiungiamo un ricavo di 10000 euro/anno, legato ai culmi, per 20 anni, quindi 200000 €; al termine dei 30 anni risulta un ricavo di 20000€+200000€ _____totale in 30 anni 220000€.>>
hai messo giù dei numero che non sono sono corretti e affidabili visto che non esiste un mercato di questo prodotto. non ci sono listini di riferimento, quindi dubito tu possa fare quelle cifre se non vendendo direttamente con un inevitabile aumento dei costi.quindi...se non puoi assicurare certi livelli di prezzo è meglio evitare di sbandierarli. se uno fa un impianto e poi alla fine guadagna solo 1000 euro i restanti 9000 che garantivi chi glieli dà? per non parlare del campo rovinato per anni se non per decenni, sperando di non infestare anche i vicini
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03/10/2015, 12:14 |
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mark88
Iscritto il: 03/10/2015, 13:28 Messaggi: 2
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Salve, Sono nuovo del forum. Mi sto informando sulla coltivazione del bambù in Italia e mi sembra un buon investimento voi che ne pensate? Ci sono persone nel forum che già lo coltivano? E soprattutto c'è qualcuno che già lo raccoglie e lo commercializza?bambù gigante grazie attendo notizue
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03/10/2015, 13:35 |
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cata89
Iscritto il: 02/02/2012, 21:18 Messaggi: 50 Località: Fiorenzuola (Pc)
Formazione: Agrotecnico
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Non esiste un listino e dati di produzione per stabilire il guadagno annuale, le tecniche colturali sono top secret, non abbiamo idea del mercato in cui introdurre questo prodotto e non abbiamo un'idea dei costi annuali di mantenimento. Almeno un costo d'impianto dettagliato puoi dircelo? I circa 7/10.000€ per realizzare l'impianto a cosa si riferiscono? Quanto costano le piantine, ma soprattutto quanto costa il fossato di contenimento? Operazioni particolari tipo scassi/letamazione/concimi di fondo? Anche senza dirci i titoli o nomi dei concimi, almeno una quantità e prezzo. Non riesco a vedere poi il paragone con la plastica, che ha avuto un successo enorme grazie al boom dell'estrazione del petrolio, al suo bassissimo costo e al fatto che è andata a sostituire materiali costosi e difficili da trasformare come i metalli. Se vuoi andare nel mercato della biomassa, pellet, cartaria ed edilizia vuol dire che bisognerà praticare un prezzo veramente concorrenziale. Ad esempio per fare una casa di 100mq quanto ce ne vorrà? Il suo prezzo è in grado di mantenere la competizione, calcolando che richiederà molta più manodopera rispetto ai classici mattoni e cemento? In europa a livello legslativo è ammesso? Basta guardare le famose case ecologiche in legno, che a conti fatti alla fine della storia costano come una classica costruzione in cemento
Io mi sono immesso in questa discussione, perchè sono andato in agenzia per comprare una casa che mi piaceva e per cercare di vendermela mi lasciano inclusi nel prezzo 3 ettari di terreno. 3/4.000 mq li pianto ad erbe officinali, 3.000 sono già a vigneto, 2.000 di bosco, ma non so come utilizzare il restante, considerando che io non ho trattori, ma solo una motozappa e non riesco ad affittarli perchè sono appezzamenti da qualche migliaio di metri l'uno, divisi da boschi. Ero veramente tentato dal mettere il bamboo (anche se in coldiretti quando ne ho accennatto quasi mi cacciano fuori), ma al momento non mi hai ancora dato motivazioni valide per prendere in considerazione questo tipo di coltivazione
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03/10/2015, 18:09 |
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