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Il bambù in Italia***Sviluppi del mio impianto di bambù*** 
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il bambù gigante so che è molto lento a espandersi, si dovrebbe piantare un bulbo ogni 50 cm per avere risultati decenti ho letto che una pianta si aggira sulle 25€ a questo prezzo sarà un mercato morto in partenza. in foto bambù gigante orto botanico di palermo.


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29/09/2015, 1:38
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Sono capitato per caso su questa conversazione.
Avevo iniziato a interessarmi alla coltivazione l'anno scorso, perchè avevo visto il volantino pubblicitario della onlymoso arrivare con l'informatore agrario.
Abitando a pochi km da una comunità montana avrei a disposizione terreni a prezzi bassi (la media è 5000€ a ettaro) e senza imu annuale, a causa della difficoltà che hanno in inverno con strade che franano e isolano comuni per mesi.
Poi mi sono informato sui prezzi delle piantine che non sono proprio economiche, mi sono detto: visto che le piante che mi mandano hanno un paio d'anni di vita e io non ho costi a tenere fermo il terreno, mi compro qualche migliaio di semi su internet (10 semi spediti a casa per 1€ più il costo del corriere, ovviamente aumentando la quantità di semi risparmio sulla spedizione), mi allestico un vivaietto con le piante in vaso e poi dopo un paio d'anni, quando sono alte 1 metro le metto in campo realizzando un notevole risparmio sul costo d'impianto.
Le piante vanno messe abbastanza vicine, altrimenti prima che coprano tutta la superficie ci vorrano molti anni (tanto varrebbe fare un pioppeto) ,aumentando il numero di culmi che si possono ottenere ogni anno.
Problemi:
- sono lontano da qualsiasi sbocco commerciale, nella province vicine non c'è nessuna industria che lo utilizzerebbe come edilizia, come cartiera o biomassa (che pagano poco il prodotto visto l'uso finale e vogliono produzioni di svariate tonnellate per giustificarne l'acquisto e la commercializzazione). Con le sole spese di trasporto verso il compratore vanifico ogni possibile profitto, visto che in agricoltura il prezzo lo fa chi compra.
Senza contare il costo di un taglialegna attrezzato che venga a tagliare tutto e metterlo pronto per poterlo caricare, io con una motosega in mezzo a un bosco, senza mezzi ed esperienza al massimo riesco a tagliarmi un braccio.
Prepararli già sezionati o di misura richiede attrezzature, che anche se costano poco bisogna pagarle e tenerle operative e in buono stato.
- artigianato? Sono in zona turistica grazie ai castelli di parma e piacenza, arrivano tedeschi, francesi... Ma un artigiano quante ne può acquistare per il suo negozio? E come giustifica il prezzo rispetto a un prodotto tipico locale?
- germogli: ho un amico fruttivendolo che si rifornisce all'ortomercato in provincia di parma due volte a settimana, che non sapeva nemmeno che esistesse un bamboo che si mangia e si chiede come si può fare provare questo tipo di prodotto agli italiani. Ai clienti si dice che i cinesi ne mangiano a quintali? Con la scarsa stima che tutti abbiamo per prodotti e alimenti cinesi rimarebbero i germogli in magazzino.
L'idea "potrebbe" essere buona, ma non ho visto un possibile mercato, non abbiamo industrie che lo lavorino e un mercato che lo richieda in quantità tali da giustificarne una produzione intensiva.
Stesso problema per la canapa, nella mia zona coltivano "addirittura qualche ettaro", ma anche loro hanno problemi perchè ci sono poche aziende che la lavorano e che contando sul fatto che, o vendi a loro o te lo tieni, fanno i prezzi che vogliono.
Siamo un paese con un sacco di turismo, non dobbiamo cercare di battere stati uniti o cina con prodotti che loro possono fare in quantità e a prezzi ridicoli, dobbiamo concentrarci su prodotti tipici della zona e dell'italia, fa molto autarchia del periodo nazi-fascista, ma conosco aziende che con piccoli prodotti tipici su pochi ettari, riescono a realizzare prezzi migliori sul mercato che con le classiche colture come cereali e foraggi.
E' una critica che va fatta, perchè gente come me senza esperienza, che vuole aprirsi un'attività anche piccola, per cercare di avere un'altra entrata anche minima da aggiungere al proprio lavoro in crisi, potrebbe farsi facili illusioni su guadagni che non sono reali ed investire i soldi di una vita e ritrovarsi con del bamboo che non sa a chi vendere.


29/09/2015, 9:48
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paolosame ha scritto:
le spese dipende da quanto fai te. aratura fresatura irrigazione raccolta ecc. nessuno ti regala niente e non esistono colture dove guadagni senza fare niente.se no sarebbero tutti fessi gli altri che fanno altro.
qui si parla di 10000 euro per ettaro. ma chi ritira sto benedetto bambo???ci sono contratti scritti di raccolta con prezzi prestabiliti?

ma non intendevo senza fare niente io... volevo solo cercare di capire quale sarebbe un guadagno netto realistico.

in ogni caso io 'sto bambù non lo escluderei... si fa qualche ricerca e se i numeri potrebbero esserci... via, un minimo di coraggio ci vuole!


29/09/2015, 11:25
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Località: valle sabbia
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non puoi fare l'impianto con qualsiasi bambo. ci sono vari tipi...poi va a finire che ti ritrovi delle cannette che non valgono niente

valeg fai quello che credi, però i 10000 euro tanto decantati non esistono visto che non ti garantiscono il ritiro del materiale ad un prezzo fisso. quindi come fanno a dirlo se il prezzo è da vedere? dai su, è uno specchietto per le allodole: se mi dici che guadagno 10000 euro a ettaro perché non metterlo per iscritto con prezzo garantito????poi mettiamo anche 10000 euro a ettaro...ma sai quanto bisogna spendere per l'abbattimento e il trasporto???sono molti soldi: gasolio, motoseghe, catene personale trattori camion ecc. e quando scoprirai che ti daranno 1000 euro a ettaro cosa farai? vallo a cavare il bamboo dal terreno...non sono i pioppi che con poco te la cavi, con il bamboo bisogna spendere una marea di soldi per estirparlo.


29/09/2015, 12:55
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Iscritto il: 02/01/2014, 18:49
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Località: Torino
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Concordo con paolosame, dove sta scritto che il bambù rende 10000 euro all'ettaro?
Bisognerebbe prima sapere se cè un azienda pronta al ritiro e a quale prezzo altrimenti è un investimento alla cieca senza senso.
Oltretutto se dovesse andar male e nessuno lo ritira ,bonificare un ettaro di terreno infestato da bambù sono C..ZI AMARI!


29/09/2015, 18:52
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come ho detto prima non si puo competere con i cinesi su questo settore :| per fare un paragone è come se un orto casalingo tenesse testa ad un impianto di un ettaro (fantascienza) i cinesi fanno tutto con il bambù ed esportano questi oggetti con prezzi ridicoli per quintali, produrli in italia avrebbe un costo eccessivo e se si vuole fabbricare sedie e altro ci vogliono operai specializzati cioè (cinesi) il parquet stesso importarlo dai paesi asiatici costerebbe molto meno.

qualche video di impianti sicuramente naturali, la fabbrica sembra sia sul posto.
https://www.youtube.com/watch?v=nWFUsq-2S-c" target="_blank
https://www.youtube.com/watch?v=zuRkLuOLX4s" target="_blank
https://www.youtube.com/watch?v=f76J5Kxvfy8" target="_blank


29/09/2015, 19:52
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Iscritto il: 02/10/2012, 12:16
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cata89 ha scritto:
Sono capitato per caso su questa conversazione.
Avevo iniziato a interessarmi alla coltivazione l'anno scorso, perchè avevo visto il volantino pubblicitario della onlymoso arrivare con l'informatore agrario.
Abitando a pochi km da una comunità montana avrei a disposizione terreni a prezzi bassi (la media è 5000€ a ettaro) e senza imu annuale, a causa della difficoltà che hanno in inverno con strade che franano e isolano comuni per mesi.
Poi mi sono informato sui prezzi delle piantine che non sono proprio economiche, mi sono detto: visto che le piante che mi mandano hanno un paio d'anni di vita e io non ho costi a tenere fermo il terreno, mi compro qualche migliaio di semi su internet (10 semi spediti a casa per 1€ più il costo del corriere, ovviamente aumentando la quantità di semi risparmio sulla spedizione), mi allestico un vivaietto con le piante in vaso e poi dopo un paio d'anni, quando sono alte 1 metro le metto in campo realizzando un notevole risparmio sul costo d'impianto.
Le piante vanno messe abbastanza vicine, altrimenti prima che coprano tutta la superficie ci vorrano molti anni (tanto varrebbe fare un pioppeto) ,aumentando il numero di culmi che si possono ottenere ogni anno.
Problemi:
- sono lontano da qualsiasi sbocco commerciale, nella province vicine non c'è nessuna industria che lo utilizzerebbe come edilizia, come cartiera o biomassa (che pagano poco il prodotto visto l'uso finale e vogliono produzioni di svariate tonnellate per giustificarne l'acquisto e la commercializzazione). Con le sole spese di trasporto verso il compratore vanifico ogni possibile profitto, visto che in agricoltura il prezzo lo fa chi compra.
Senza contare il costo di un taglialegna attrezzato che venga a tagliare tutto e metterlo pronto per poterlo caricare, io con una motosega in mezzo a un bosco, senza mezzi ed esperienza al massimo riesco a tagliarmi un braccio.
Prepararli già sezionati o di misura richiede attrezzature, che anche se costano poco bisogna pagarle e tenerle operative e in buono stato.
- artigianato? Sono in zona turistica grazie ai castelli di parma e piacenza, arrivano tedeschi, francesi... Ma un artigiano quante ne può acquistare per il suo negozio? E come giustifica il prezzo rispetto a un prodotto tipico locale?
- germogli: ho un amico fruttivendolo che si rifornisce all'ortomercato in provincia di parma due volte a settimana, che non sapeva nemmeno che esistesse un bamboo che si mangia e si chiede come si può fare provare questo tipo di prodotto agli italiani. Ai clienti si dice che i cinesi ne mangiano a quintali? Con la scarsa stima che tutti abbiamo per prodotti e alimenti cinesi rimarebbero i germogli in magazzino.
L'idea "potrebbe" essere buona, ma non ho visto un possibile mercato, non abbiamo industrie che lo lavorino e un mercato che lo richieda in quantità tali da giustificarne una produzione intensiva.
Stesso problema per la canapa, nella mia zona coltivano "addirittura qualche ettaro", ma anche loro hanno problemi perchè ci sono poche aziende che la lavorano e che contando sul fatto che, o vendi a loro o te lo tieni, fanno i prezzi che vogliono.
Siamo un paese con un sacco di turismo, non dobbiamo cercare di battere stati uniti o cina con prodotti che loro possono fare in quantità e a prezzi ridicoli, dobbiamo concentrarci su prodotti tipici della zona e dell'italia, fa molto autarchia del periodo nazi-fascista, ma conosco aziende che con piccoli prodotti tipici su pochi ettari, riescono a realizzare prezzi migliori sul mercato che con le classiche colture come cereali e foraggi.
E' una critica che va fatta, perchè gente come me senza esperienza, che vuole aprirsi un'attività anche piccola, per cercare di avere un'altra entrata anche minima da aggiungere al proprio lavoro in crisi, potrebbe farsi facili illusioni su guadagni che non sono reali ed investire i soldi di una vita e ritrovarsi con del bamboo che non sa a chi vendere.

Parole sante! Le tue problematiche sono quelle che tutti potranno avere....concordo in tutto...e ribadisco! Attenzione gente!

_________________
Azienda Agricola MicoVivai
Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
@micovivai


29/09/2015, 20:16
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Formazione: perito informatico
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Finalmente si è scatenata una bella discussione! È ciò che speravo vi dico la verità, vi ringrazio, le vostre critiche ed opinioni mi danno la possibilità di aggiustare il tiro, di vedere cose che in un primo momento sfuggono, lo dico apertamente.

Però devo anche dire che non avete stuffiness a fondo la faccenda del bambù, questi oneri così elevati non ci sono e sicuramente non sarà una passeggiata organizzare il mercato di vendita.

Ricordate che il mondo è sferico e gira!


30/09/2015, 0:26
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Iscritto il: 18/02/2014, 21:30
Messaggi: 7023
Località: PALERMO
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l'idea di coltivarlo per me è buona ma solo a scopo per fare pellet! siamo realistici :) di questi periodi nessuno sborserebbe un centesimo per fare una cosa del genere, tanto vale fare altre colture e guadagnare meno ma in continuazione senza aspettare anni. poi tutte le aziende sono e stanno scappando in paesi dove la manodopera è minima perche rimanere in italia dove guadagni 1€ e 0,80 sono di tasse, poi si chiedono perche tutti lavorano in nero e non c'è lavoro che geni che abbiamo al governo. (si, il mondo gira ma la cina non si sposta ;) )


30/09/2015, 12:45
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è nato prima l'uovo o la gallina?
se tutti pagassero le tasse senza lavorare in nero ed evadere le tasse stesse sarebbero meno onerose....
è un gatto che si mangia la coda.

chiudo l'OT

è solo la verdura che consente rotazioni e ritorno economico nell'anno. se coltivi frutta, asparagi e altre colture poliennali non hai subito un ritorno economico, lo avari quando ciò che coltivi entrerà in produzione.


30/09/2015, 13:29
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