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Il bambù in Italia***Sviluppi del mio impianto di bambù*** 
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Mi viene da fare il paragone con il pioppo, la specie, non a caso, più sfruttata nel nostro paese per l'arboricoltura da legno. Il pioppo raggiunge mediamente le 150-170 t/ha di legname utile, con assortimenti del valore commerciale medio di 60€/t, in circa 30 anni. Sia dal punto di vista economico (filiera avviata, maggior certezza dell'investimento) che ecologico (CO2 stoccata, benefici del verde ecc.) non so quanto il bambù possa competere con questi dati. Altra cosa è se apriamo altre possibilità per questa nuova coltivazione, tipo ad esempio il fatto di poter essere coltivata su terreni marginali (ma con che rese?); fatto che resta tutto da vedere e dimostrare. Io infatti non conosco studi su impianti di bambù nel nostro Paese.

Secondo me potrebbe esserci uno sviluppo per la raccolta meccanizzata con i mezzi utilizzati in altre piantagioni da legno, certo bisogna capire se la disposizione dell'impianto si presta. Ci sono problemi dati da polloni che si sviluppano nell'interfilare?

Di certo di non comune il bambù ha le affinità ecologiche con l'ambiente in cui si trova, che, essendo una pianta alloctona, non saranno, se non dopo un lungo periodo, all'altezza delle piante che anche naturalmente vegetano nei nostri climi, come il pioppo.

La divisione del culmo viene fatta manualmente o con dei macchinari appositi? Sai di segherie che lo lavorano in Italia?

Tu per che scopo l'hai fatto l'impianto?

Mi dispiace ma la tua convinzione non mi basta! :D :D :D
Ciao,
Luca

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05/03/2015, 16:38
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Caro Luca
ti faccio io una domanda, quanto costa avviare un pioppeto di un ettaro?

Non ho capito cosa intendi con questa domanda...
Ci sono problemi dati da polloni che si sviluppano nell'interfilare?

Escludo la raccolta con i mezzi agricoli, sono più per l'utilizzo di manodopera del posto, anche per incentivare il lavoro.

Ancora non c'è nessuno che lavora il bambù a scopi industriali.

I culmi si separano manualmente oppure è sufficiente un meccanismo idraulico. Niente emissioni di CON.

Lo scopo del mio impianto è legname e germogli.

Luca aspetto la risposta alla mia domanda iniziale.


05/03/2015, 17:19
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Salve danielesoave scusa la mia ignoranza, ma che specie di bambu' state coltivando ?


05/03/2015, 18:25
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Ciao Umberto.
La specie è phyllostachys bambusoide o madake.


05/03/2015, 18:35
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DanieleSoave ha scritto:
Ciao Umberto.
La specie è phyllostachys bambusoide o madake.


ok grazie !!! ;)


05/03/2015, 18:55
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DanieleSoave ultime due informazioni .... la pianta ha bisogno oltre che di tanta acqua anche di un terreno particolare ? ed in ultimo ... dove si possono comprare le piante in centro italia ?
Grazie x le risposte ;)


05/03/2015, 19:30
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Umberto i bambù non hanno bisogno di un terreno particolare, accettano anche i più acidi.
Cambia in base alla specie l'esposizione.
La mia vuole tanto sole.


05/03/2015, 22:31
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milli ha scritto:
Tralasciando i prodotti scadenti, un buon parquet di bambù è comunque più economico di un parquet di buona qualità ma di altre essenze?
La mia è pura curiosità.
Per quanto riguarda la trasformazione sarebbe pensabile di poter creare un vostro impianto di trasformazione?
Per la mia modesta esperienza nel mio campo , tutti ( dagli imprenditori ai consumatori) a parole vogliono la qualità made in Italy, ma niente niente se possono cercano di risparmiare il più possibile, anche a costo di acquistare all'estero e col rischio di prendere delle sole.


Come costi di lavorazione sicuramente è più economico il parquet di bambù, ma data la grande resistenza nel tempo assumerà secondo me un prezzo più alto.

Per la trasformazione secondo me potremmo creare solo la far iniziale della lavorazione cioè lo splittaggio dei culmi, questa operazione non richiede grande impegno economico. Invece la fase di assemblaggio dei listelli di bambù deve essere fatto da aziende specializzate nel processo ed organizzate anche come macchinari.

Per il discorso del risparmiare sono d'accordo con te, in molti alla fine scelgo questa strada. Noi siamo per il made in Italy senza inganni e faremo del tutto per andare avanti così.


06/03/2015, 10:49
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Un pioppeto specializzato ammettiamo sui 5000€/ha, ma è un valore che può cambiare in + o in - a seconda del tipo di impianto e del mercato della zona.

In questo Forum c'è l'intenzione di intendere l'arboricoltura da legno (anche se nel caso del bambù non si può parlare di un albero), e anche l'agricoltura in generale, non come un'attività per chi si vuol improvvisare: dire ad esempio che una specie non ha bisogno di un terreno particolare per crescere, per chi è inesperto e si sta avvicinando alla materia, può essere inteso come "cresce bene e nello stesso modo indipendentemente del terreno".
Quando si parla di progettare un impianto, invece, le variabili che entrano in gioco sono ogni volta diverse, ed ogni volta daranno un risultato diverso: è come per fare una ricetta di una torta, se cambi un ingrediente il risultato finale è completamente diverso!

Come ti è venuta l'idea di investire nel bambù?
Mandaci qualche foto del tuo impianto, sono curioso!

Ciao,
Luca

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06/03/2015, 13:04
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Luke ha scritto:
Mi viene da fare il paragone con il pioppo, la specie, non a caso, più sfruttata nel nostro paese per l'arboricoltura da legno. Il pioppo raggiunge mediamente le 150-170 t/ha di legname utile, con assortimenti del valore commerciale medio di 60€/t, in circa 30 anni. Sia dal punto di vista economico (filiera avviata, maggior certezza dell'investimento) che ecologico (CO2 stoccata, benefici del verde ecc.) non so quanto il bambù possa competere con questi dati.


Luca continuo a riflettere sull'esempio dei pioppi che hai citato.
Quindi coltivando un ettaro di pioppi dopo 30 anni ricaverai circa 10000 euro, giusto?
Se così ho capito bene a maggior ragione non c'è paragone con il bambù.
Infatti pensando solo di vendere culmi per la biomassa e culmi da impiegate come tutori in agricoltura, su un ettaro di bambù ricavi 2000 euro per anno, consideriamo di iniziare questo ricavo dal quinto anno dalla messa a dimora delle piante, ci restano 25 anni, per fare i 30 anni del pioppeto.
Quindi 25 anni per 2000 euro sono 50000 euro contro i 10000 del pioppo.
Questo calcolo è basato sulla vendita solo dei tutori e un pò di biomassa,
ma dal decimo anno ( mi tengo largo) ci saranno culmi ben più grandi, che si vendono benissimo,
consideriamo un culmo di 3 metri con diametro 8 cm. Questo lo vendi a 5 euro (in rete lo trovi a circa 10 euro), diciamo che un ettaro te ne dà 5000, ma tu ne vendi solo 2000, hai ricavato 10000 euro!
Ti restano ancora 3000 culmi che puoi impiegare nell'artigianato; lampade, lampadari, staccionate....
Puoi creare elementi di design; pannelli divisori interni, per locali commerciali o abitazioni.....

Ma non voglio considerare queste altre opportunità, mi fermo ai 10000 euro,

quindi

Per i primi 10 anni ricaviamo 20000 euro (2000€/anno), dal decimo anno aggiungiamo un ricavo di 10000 euro/anno, legato ai culmi,
per 20 anni, quindi 200000 €;
al termine dei 30 anni risulta un ricavo di
20000€+200000€ _____totale in 30 anni 220000€.

Non è fantascienza, sono considerazioni a minimo senza pensare di sfruttare filiere più remunerative come il parquet o la cellulosa.

L'idea è nata dalla voglia di tre giovani ( io e 2 soci) di riuscire ad arrivare a fine mese :D senza investire grosse cifre, il nostro impianto è costato circa 10000€ per ettaro, per ora disponiamo di 3 ettari ma siamo in procinto di ampliamento.

Spero che tutto il mio ragionamento economico sia chiaro.

Cerco di inserire qualche foto ma per ora si vedono solo le singole piante.


06/03/2015, 15:00
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