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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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ti raccomando di non mollare il mazzo perchè in 4 mesi ( da aprile ad agosto crescono anche di 4 metri con rami del diametro di 15/20 mm. anche tagliandoli al suolo loro si rinforzano e creano come un tubero da dove rinascono in modo multiplo, l'unica soluzione che ho trovato veramente valida è l'estirpazione con essicazione e bruciatura degli apparati radicali estirpati. ciao e grazie
_________________ LA DONNA MAGRA PIACE ALL' UOMO SENZA .....DENTI!!!
LA TEORIA NON HA MAI PRODOTTO NULLA, LA PRATICA TUTTO (ivano il mantovano)
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23/07/2009, 16:21 |
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giampiero
Iscritto il: 31/12/2008, 0:16 Messaggi: 566 Località: piemonte
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scusa massimo, ma per seminare l'erba hai arato e/o fresato?
_________________ IMPARA A SCRIVERE LE TUE FERITE NELLA SABBIA ED A INCIDERE NELLA PIETRA LE TUE GIOIE.
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19/08/2009, 0:07 |
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massimo17
Iscritto il: 17/02/2009, 19:29 Messaggi: 235 Località: cuorgnè-torino
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dove ho potuto ho fatto un paio di passaggi di motozappa ma soprattutto ho seminato sotto pioggia. in altri posti ho solo seminato e il risultato è discreto credo che il trucco sia anche quello di tagliare raso dopo un mese dalla semina e continuare a tagliare con costanza almeno le prime 2 estati. massimo
_________________ ho finito di tagliare l'erba del prato e aspetto domani per ricominciare. La vita è un'eterna manutenzione
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19/08/2009, 6:52 |
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nuntadescia
Iscritto il: 19/08/2009, 7:51 Messaggi: 57 Località: Genova
Formazione: Perito Elettronico Industriale
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Anche io sto combattendo da circa 5 anni con i rovi. Ho 18 ettari di terreno in Liguria e ho notato che crescono particolarmente forti se esposti al sole e meno bene se coperti da alberi con fronde molto coprenti. Per esempio in alcuni noccioleti inselvatichiti da decine d'anni di incuria e quindi molto alti e coprenti, i rovi non ci sono quasi se non, dove c'è più umido, in forma di piccole piantine di deliziose more. Qui il terreno è invece spesso invaso dall'edera. Dove invece il sole penetra più facilmente, si invigoriscono e si intrecciano ad altre piante come la vitalba (che raggiunge dimensioni anche di 15 cm di diametro) e rose selvatiche creando intrichi molto alti e capaci di abattere alberi anche molto alti e robusti. Ho notato però che già dopo il primo taglio (che io faccio col disco a 4 o 3 denti), perdono vigore, e i nuovi virgulti sono molto più fragili tanto da permettermi di fare i nuovi tagli, anche dopo un anno, con un buon filo da decespugliatere rendendo il lavoro molto meno pesante e più veloce (tenete conto che spesso mi trovo a lavorare su pendii quasi verticali come spessso accade in Liguria). Nelle zone poi dove agisco anche sulle radici estirpandole in modo sistematico, lentamente noto che la loro diffusione si fa sempre meno invasiva lasciando più spazio all'altra vegetazione. Devo dire che trovo la vitalba un nemico ben peggiore rispetto ai rovi (a parte le spine naturalmente ) e più difficile da sconfiggere, ma anche per quella, armandosi di pazienza e tagliando regolarmente ed estirpando, si vedono pian piano i primi risultati. L'ideale è poi bruciare tutto il materiale estirpato, quando il tempo lo permette (da noi p.es. in questa stagione il rischio di incendi è altissimo, così sono due mesi che abbiamo montagne di rovi secchi in attesa di essere distrutti). Purtroppo abbiamo ancora poca esperienza e quindi non so dirvi quali sono i risultati a lungo termine. Circa l'uso degli ovini per mantenere pulito dai rovi, ho letto ed ho sentito consigliare più le pecore delle capre perché quest'ultime avrebbero più la tendenza ad intaccare anche la corteccia degli alberi ed i germogli. Ma per noi non è possibile, almeno per ora, allevare animali che non siano domestici (cane e due gatti) perché in settimana lavoriamo in città dove dormiamo anche e dovremmo attrezzarci con un'arca di noè ad ogni rientro . Per conculdere qusto mio primo e (ahimè, scusatemi) lunghissimo intervento, una notizia sugli usi locali: ancor oggi nonostante sia vietato, i contadini di questa zona hanno l'abitudine di bruciare direttamente i rovi ancor prima di tagliarli, creando (nei migliori dei casi) delle linee tagliafuoco per impedire il propagarsi delle fiamme. A parte il pericolo di incendi, questo sistema ha portato in molte zone ad un inaridimento del terreno: "Il fuoco ripetuto - cito- ha portato a una riduzione delle specie buone foraggere, più delicate, con apparato radicale poco profondo e più esigenti sotto l’aspetto trofico, a favore di specie più frugali e più resistenti al fuoco come la felce aquilina che possiede potenti rizomi situati profondamente nel terreno insensibili alle alte temperature che si sprigionano durante un incendio. Ecco perché questi versanti sono tappezzati da questa specie che è diventata praticamente ineliminabile e mal tollerata dal bestiame." Vi terrò aggiornati su come va la mia battaglia... Ciao, Guido
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20/08/2009, 8:29 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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io la mia la stò conducendo da anni ma ti garantisco che sono quasi al traguardo e sicuramente il sistema più efficace è l'estirpazione. ciao
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20/08/2009, 9:00 |
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giampiero
Iscritto il: 31/12/2008, 0:16 Messaggi: 566 Località: piemonte
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quando sono arrivato qui, 11 anni fa, c'era un bel terreno di circa 7000 metri collinare, vigna e frutteto abbandonato da almeno 20 anni, invaso da rovi, vitalba, rosa canina, ciliegi selvatici, noci, pruni selvatici, cornus e altri cespugli di sottobosco il primo anno ho provato a pulire con decespugliatore e motosega e fuoco, ma ho visto che mentre io procedevo, tutto ricresceva, e specialmente rovi e vitalba erano più rigogliosi di prima allora ho tirato fuori il libretto di assegni e ho preso una ditta che fa questi lavori e in 2 giorni con una pala meccanica enorme ha estirpato tutto, fatto un bel buco e sotterrato tutto, poi ha arato e fresato, fatto le terrazze per l'orto e di rovi e altre amenità del genere non ne ho più visti, in questa zona invece in un'altra parte del terreno dove non si puù fare questo lavoro (sotto le recinzioni, lungo una strada interpoderale) sto usando il diserbante, pezzo per pezzo, e devo dire che funziona, l'unico problema è che così facendo faccio morire tutto e non sol rovi, rosa canina e vitalba
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23/08/2009, 6:33 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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vedrai che i rovi l'anno prossimo ricresceranno ciao
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23/08/2009, 7:04 |
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rosicpeter
Iscritto il: 13/09/2008, 14:43 Messaggi: 859 Località: ugovizza (ud)
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ciao a tutti dopo il taglio dei rovi avete provato a buttarci sopra della calce? cambia il ph e stenta a crescere. se vi fidate della luna provate a tagliarle in luna calante,preferibilmente nel segno del capricorno.da gennaio a luglio. in alternativa possono andare bene la seguenti date: 3 aprile, 30 luglio, 22 giugno il risultato sarà migliore se queste date cadono in luna calante, i cespugli tagliati non ricrescono e se gli ultimi tre giorni di febbraio cadono in luna calante le radici marciscono ancor prima senza problemi di possibili rigetti.
mandi peter
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24/08/2009, 22:29 |
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mantovano46
Iscritto il: 14/06/2009, 10:45 Messaggi: 4968 Località: colline lago maggiore (novara)
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25/08/2009, 1:37 |
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rosicpeter
Iscritto il: 13/09/2008, 14:43 Messaggi: 859 Località: ugovizza (ud)
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ciao mantovano in parte esperienza dei vecchi contadini e in parte espareinza mia dopo aver letto la ricetta . uso tantissimo i consigli dei vecchi che sono raccolti in un libro scritto da johanna paungger (servirsi della luna ) ed. tea. ora sono alla ricerca dei vecchi testi scritti dai vari contadini. è un avventura peggio che entrare nei nostri uffici chi li ha li tiene come cimeli e nessuno li fa vedere e fotocopuare dovro avere tanta pazienza e sprare di avere l'onore di avere una fotocopia da trdurre. se qualcuno ha dei vecchi manoscritti riguardanti l'influsso della luna se vuole puo mandarmele x mail ne saro più che grato. mandi peter
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25/08/2009, 14:14 |
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