Vorrei cortesemente sapere se i polloni che danno vita a nuovi alberi in un ceduo vanno chiamati sempre con tale nome o dopo un grande sviluppo di decine e decine di anni è più giusto chiamarli alberi. Quì in sardegna ci sono cedui di lecceta che non subiscono tagli da moltissimi anni. Ritenete questa situazione corretta?Se si vuol ricostruire il bosco non è preferibile convertirlo gradualmente a fustaia? Grazie per le risposte
Polloni restano sempre, anche a distanza di anni. Infatti anche un ceduo avviato all'alto fusto non da una fustaia completa ma bensì una fustaia transitoria, in quanto composta da singoli polloni sul residuo di una ceppaia. Soltanto quando questi avranno prodotto seme, e questo avrà dato vita a tante giovani piantine (rinnovazione), potremo parlare di fustaia. In ogni caso il ceduo è una forma di governo del bosco tanto quanto la fustaia.
OK, posso chiamare alberi i polloni delle ceppaie ormai diventati grandi? Fustaia è un termine riservato alla associazione di alberi da seme, giusto? La mia confusione forse deriva dal fatto che sia il ceduo maturo che la fustaia sono formati da alberi d'alto fusto, o sbaglio ancora la terminologia?
e che stiamo aspettando che i polloni crescano, per poi riportare dopo qualche decina di anni il bosco a fustaia, e vedere dopo qualche altre decina d' anni come si comporta l' alto fusto ricavato da ceduo. qui da me i turni di taglio se vuoi ricavare qualcosa saranno almeno 50/60 anni, vedi tu, secondo me qualunque cosa fai puoi andare tranquillo.
Alberi di alto fusto sono tutti sia i polloni cresciuti si gli "alberi" nati da seme. La parola albero ancor di più li racchiude tutti genericamente; per capire quale forma di governo sia la più adatta ci sono miliardi di fattori che possono influire. Se puoi cerca di darci qualche info in più