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essenze consigliate per arricchire un bosco
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Chiedo un parere: Ho diversi terreni marginali che al momento sono occupati da bosco formato da: quercia giovane, robinia, acero, olmo.
effettuo la pulizia periodica con taglio della robinia e delle piante permesse dalla forestale. mi piacerebbe, nell'ottica di migliorare il bosco, piantare qualche essenza nuova. Cosa consigliate?
Secondo voi, piantando ciliegio selvatico (che qui e' protetto) con sesto 6x6 su terreni ripuliti da robinia posso registrare i terreni come coltivazione arborea o mi taglio le gambe da solo?.. (ho interpellato la forestale ma mi hanno detto di rivolgermi in regione). Che ne pensate?
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03/12/2009, 20:27 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Raviolo ciao, domanda: se vuoi trarre utili lascia stare, ti incasini e spendi denaro tuo, salvo che non vuoi farlo per puro piacere personale e dare un tuo apporto a migliorare le qualità del pianeta. Passa alla regione e senti se fanno bandi per il rimboschimento, in questo caso però loro ti consigliano l'essenze, di solito piante prodotte dai vivai forestali, eccezioni per le noci e altre essenze da reddito. Io non pianterei piantine giovani in zona disboscate, la neve le spezza (se nevica) farei più delle piantumazione in zone rade, ma protette dalle fronde delle piante vicine.
Saluti Paolo
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03/12/2009, 20:47 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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Diciamo che,mentre sono occupato a piantare i frutteti e quindi ho tutte le macchine attrezzate per il lavoro (trivelle,pale,piantapali) poco mi costa cercare di migliorare i boschi diradati dal taglio della robinia inserendo piante nuove. Gli obiettivi sono due, il primo e' quello di migliorare il bosco da un punto di vista naturale, il secondo e' economico. Sto cercando,se possibile, di prendere i classici due piccioni con una fava. Mi rendo conto del fatto che da un punto di vista speculativo il bosco va tagliato e lasciato ricrescere, e va portato verso quelle essenze permesse che danno reddito. Vedo pero' che nella mia zona questa filosofia sta dando pochi frutti. la robinia tagliata ricresce male ed i boschi si perdono nel giro di qualche ciclo di taglio. per cui ho pensato di cercare di arricchirli sfruttando le zone liberate dal taglio periodico. Mi piacerebbe piantare ciliegio selvatico, carpino, delle betulle, i noci qua son tutti malati per cui non so bene, magari qualche faggio qua e la' giusto per vedere se riesce. Evidentemente devo anche pero' cercare di garantire la successiva possibilita' di taglio del bosco (che da noi la forestale, con chi taglia, mica e' tanto gentile )
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04/12/2009, 12:42 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Raviolo, non è colpa del bosco ed in particolare della robinia, pianta che nasce anche sulla roccia viva, diciamo che chi taglia non fa una buona martellata e pensa solo al profitto immediato, il successo del ricaccio/rinascita è tutto nella martellata, fatti assistere da un tecnico competente, il boscaiolo è competente, ma nasconde il sapere per il piacere economico... saluti
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04/12/2009, 12:54 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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mi pare una buona idea, raviolo, per quel che vale il mio parere. da un punto di vista ecologico è meglio avere una flora diversificata. dal punto di vista economico probabilmente è meglio puntare su piante da legno a crescita rapida come la robinia o il cerro. a proposito del ciliegio selvatico, come mai è una pianta protetta?
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04/12/2009, 18:22 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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mah paolo, all'inizio pensavo anche io cosi. poi mi sono un po' ricreduto. Non ricrescono neppure i boschi di proprieta' di vecchi boscaioli, che avrebbero interesse a conservare la produttivita'. La robinia viene stentata ed in compenso vengon su cespugli di nessun valore che pero' soffocano tutto. Il ciliegio non so perche sia protetto, pero' vedo che la forestale lo cura parecchio
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04/12/2009, 22:38 |
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ricky75
Iscritto il: 03/04/2009, 12:29 Messaggi: 1207 Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
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ma siamo sicuri che il cerro sia a rapido accrescimento? però mi dà da pensare che la robinia non ricresca, di solito cresce sia dai ceppi tagliati che da sola. certo,generalmente dove c'è robinia (specialmente se giovane) il bosco tende a riempirsi di rovi,ma lei cresce ugualmente. non sarà la tua una zona che ha della terra particolare che non ne favorisce la crescita?
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04/12/2009, 22:55 |
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bartolo
Iscritto il: 13/08/2009, 13:29 Messaggi: 223 Località: Pistoia
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>ma siamo sicuri che il cerro sia a rapido accrescimento?< ovviamente no! ho desunto che cresca, comunque, più velocemente delle altre querce (italiane), e perciò sia indicata per chi vuole trarre un po' di reddito dal taglio del bosco, perché qua dalle mie parti in toscana i boschi a ceduo sono principalmente di acacia-robinia e cerro.
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05/12/2009, 0:13 |
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paolo
Iscritto il: 13/10/2008, 20:03 Messaggi: 1016 Località: dove mi pare
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Raviolo ciao, (non è consono dare indicazioni senza vedere) probabilmente il problema robinia e altro è dato allora da una cattiva esposizione dei tuoi terreni, cioè non sono soleggiati e questo limitata molte essenze a foglia caduta nei primi periodi. Il vero rimboschimento in queste zone (se non soleggiate e soggette a forte sbalzi termici ed esposte a venti dominanti) deve essere fatto con conifere, le conifere servono come piante pioniere, si lasciano crescere per 15/20 anni, e quando si intravede un inizio di recupero/ritorno di sotto bosco di piante autoctone spontanea si esegue il diradamento mirato.... Non so come sei messo a quota, la pianta che adoro personalmente e usavo molto nel fare giardini è il Leccio, pianta idonea alla crescita anche in zona d'ombra.
Paolo
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05/12/2009, 10:46 |
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raviolo
Iscritto il: 10/03/2009, 15:08 Messaggi: 1393 Località: Asti
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In effetti, in fondovalle la robinia cresce bene. io pero' sto parlando di terreni marginali, ripe scoscese orientate a nord appunto. In pratica i miei terreni sono a circa 300 mt sul livello del mare, e sono terreni particolari.Le famose "sabbie astiane" pieni di fossili, ma in certi casi terreni molto poveri. I fondovalle sono abbastanza fertili, cosi' le cime delle colline. Le ripe invece sono ripide, instabili , e poco fertili. tanto per intenderci si supera spesso la pendenza del 100%, su terreno franoso. per esempio uno dei miei noccioleti ha un dislivello di circa 80 mt su una lunghezza di un centinaio di mt.(i boschi son molto peggio, hanno salti verticali anche di una ventina di metri) Le escursioni termiche sono molto accentuate e d'inverno non e' raro riscontrare i fondovalle piu freddi di anche 8 dieci gradi rispetto la cima delle colline. Va da se che i terreni piu ripidi trattengono poco l'acqua e sono percio' polverosi e secchi (mentre in fondovalle l'acqua e' abbondante). in effetti veniamo da qualche anno di siccita' e la robinia a mio parere ha patito parecchio, quest'anno con molta pioggia hanno gettato tutte vigorose.
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05/12/2009, 13:21 |
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