grazie per il consiglio, vedro' di contattare la forestale per informarmi meglio. A buon rendere, se posso sdebitarmi in qualche modo, lo faro' volentieri
Richy, non e sempre cosi, perchè le conifere creano umus con lo strato di aghi, fanno da frangivento ecc ecc, quando il bosco a conifere è maturo si effettuano diramenti e credimi se il sesto e ben fatto nascono anche piante spontanee... ovvio non in 5 giorni,la natura ha i suoi ritmi che per noi sono lunghi (ma la natura ha molto più tempo di noi a disposizione)
abbiate pazienza se partecipo con notevole ritardo. Ho seguito i lavori e fornito alberi per alcuni impianti sperimentali in Lombardia studiati da ricercatori delle università di Arezzo e Firenze. In quelle occasioni ho avuto modo di conoscere un po' di problemi sorti in Toscana con l'uso smodato di conifere, autoctone e non (pinus radiata), molto di moda negli anni scorsi. Ora queste essenze stanno predendo il posto dei boschi originari, sostituendo del tutto la vegetazione spontanea tipica di quelle quote che sono troppo basse per le conifere. Specialmente dopo gli incendi, che purtroppo succedono, i semi di questi pini germinano prontamente in gran numero soffocando le altre piante superstiti che scompaiono. Per questi motivi vi consiglierei di piantumare alberi autoctoni tipici di quelle zone e possibilmente piantate dei bei "misti", più ce ne sono (di varietà) meglio sarà.