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come utilizzare un bosco?
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Simone87
Iscritto il: 14/02/2009, 23:15 Messaggi: 3
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salve a tutti, ho appena acquistato dei terreni boschivi, e mi interessava sapere come sfruttarli. pensavo che qualche forma di allevamento, o di coltivazione secondaria (oltre agli alberi) fossero le due alternative possibili. voi avete per caso idea di come mi convenga utilizzare questi terreni? sono in provincia di parma e con estensione di circa 5 ha. grazie a tutti per l'attenzione!
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14/02/2009, 23:19 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Dacci qualche altra indicazione, per esempio che alberi? che sottobosco? un unico corpo? c'è l'acqua e ogni altra informazione utile, ciao, saluti Mario
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15/02/2009, 1:42 |
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Simone87
Iscritto il: 14/02/2009, 23:15 Messaggi: 3
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dunque è un bosco nella val di taro, non so bene che tipo di sottobosco ci sia, e gli alberi sono i tipici della zona appenninica quindi, penso a faggi ed abeti. il terreno è in corpo unico e all'interno di esso vi è una sorgente naturale. spero che queste informazioni siano di qualche aiuto perchè io veramente non me ne intendo purtroppo di questa materia, faccio tutt'altro...
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15/02/2009, 12:53 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Essendo prevalentemente uno zootecnico la prima utilizzazione che mi viene da proporre è quella zootecnica, ma ci sono due elementi che vedo di ostacolo: la prima la tua diversa area di interesse, questo per allevare è rischioso e la seconda il faggio e non querce, per la produzione e tossicità dei suoi frutti. Bene l'unico corpo, ciao saluti Mario
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15/02/2009, 17:48 |
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Simone87
Iscritto il: 14/02/2009, 23:15 Messaggi: 3
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quindi non c'è modo con cui io possa utilizzare questo terreno? nemmeno per allevare qualche tipo di selvaggina (come lepri o altro) oppure usarlo come tartufaia?
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15/02/2009, 21:17 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Scusa non volevo essere troppo negativo, ho pensato più ai maiali che valorizzerebbero bene il bosco ma .... , ma anche per altri grossi animali vedo le stesse difficoltà. Per i selvatici le cose cambiano, ma sorgono alcune difficoltà legislative e organizzative/strutturali, la principale la recinzione diventa veramente un costo, non può essere bassa, ne fatta in economia come con altre specie allevate, la sorveglianza. Comunque il mio è un giudizio da prendere con le molle, non conosco il posto, il terreno e tutto il resto, per i tartufi o altro, lascio la parola a soggetti più competenti di me, ciao, buon lavoro, Mario
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15/02/2009, 21:39 |
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forestale
Iscritto il: 17/04/2009, 13:03 Messaggi: 3
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Simone87 ha scritto: salve a tutti, ho appena acquistato dei terreni boschivi, e mi interessava sapere come sfruttarli. pensavo che qualche forma di allevamento, o di coltivazione secondaria (oltre agli alberi) fossero le due alternative possibili. voi avete per caso idea di come mi convenga utilizzare questi terreni? sono in provincia di parma e con estensione di circa 5 ha. grazie a tutti per l'attenzione! Ciao Simone innanzitutto bisogna sapere se è un bosco ceduo o una fustaia; di solito la differenza tra bosco ceduo e fustaia è che il primo si sviluppa tramite polloni mentre l'altro si origina da seme. In questi casi anche la forma di governo cambia a seconda che sia un ceduo o una fustaia cioè cambia la tipologia di trattamento selvicolturalee quini la tipologia di taglio. Fammi sapere a presto Filippo
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17/04/2009, 13:24 |
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Agnus
Iscritto il: 23/04/2009, 17:38 Messaggi: 6 Località: Siracusa
Formazione: Laurea in Scienze Forestali e Ambientali
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Salve a tutti! Scusa, Mario, sn un forestale e non uno zootecnico, ma ho sempre sentito dire ke nei tempi passati utilizzassero sramare o addirittura capitozzare i faggi x l'alimentazione animale! Poi le faggiole, i frutti del faggio, nn mi risultano tossici nemmeno x l'uomo, non credo abbiano concentrazione di tannini maggiore di quella di molte specie di querce! Per Simone, concordo per l'allevamento, almeno per quanto concerne la ripulita del sottobosco, poi dovresti vedere le finalità del bosco, se è di tipo protettivo, o se su di esso pendono vincoli (ad es. del demanio forestale). Personalmente sarei più portato ad orientare i boschi verso la ricezione turistico-ricreativa (accesso permettendo).
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24/04/2009, 3:38 |
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Mario
Iscritto il: 03/05/2008, 19:41 Messaggi: 5680 Località: Firenze
Formazione: Perito Agrario - Dottore in Agraria
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Scusate il ritardo nel rispondere, preciso meglio: per il cavallo è tossica o meglio velenosa, per gli altri animali da reddito, maiale per primo, determina effetti negativi, grasso oleoso e di pessimo odore e sapore per la presenza di acido capronico, caprilico nonché di alcuni alcaloidi che insieme sono la ragione del potenziale tossico e cattivo sapore delle carni, ciao, saluti Mario
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01/05/2009, 10:23 |
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Flavio
Sez. Tartufi
Iscritto il: 16/01/2008, 1:19 Messaggi: 6071 Località: Sesto F.no (FI)
Formazione: Perito agrario e Dott. in Tut. e Gest. delle Ris. Faunistiche
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Mi sembra che le faggiole però contengano un olio commestibile. I residui della spremitura invece contengono sia una saponina che una tiaminasi; nei bovini quindi nessun problema, nei monogastrici possono dare grossi problemi per la distruzione nella vitamina B1 appunto.
_________________ Saluti, Flavio.
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09/05/2009, 10:34 |
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