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Castagno resistente

07/12/2010, 10:50

Vorrei sapere se esistono delle varietà di castagno, resistenti al cancro della corteccia!
non importa la pezzatura del frutto.
grazie

Re: Castagno resistente

07/12/2010, 14:38

Alcune varietà ibride Eurogiapponesi evidenziano una spiccata resistenza al "cancro della corteccia".
Marco

Re: Castagno resistente

07/12/2010, 15:30

Grazie Marco, posso chiederti maggiori informazioni al riguardo?
I frutti sono commestibili?
Ci sono secondo te problemi di reimpianto in ambienti fortemente infestati di malattia?
Possono sorgere problemi eco.compatibili con razze locali?
Grazie

Re: Castagno resistente

07/12/2010, 16:35

Gli ibridi con il castagno giapponese sono più resistenti ma si ammalano lo stesso.
Che io sappia non esiste al momento una varietà immune totalmente.
Tempo fa ho avuto un colloquio con un ragazzo dell' Università di Parma (io sono segretario del consorzio catanicoltori della mia zona) e mi diceva che avevano condotto esperimenti dai quali sembrerebbe che i polloni di 4 o 5 taglio di una pianta attaccata da cancro diano una ottima resistenza in questo senso: prendono il cancro corticale ma riescono a rimarginare perfettamente la ferita.
Buona parte dei castagni che si comprano nei vivai hanno già portainnesto giapponese, percui i frutti sono uguali alle varietà autoctone, dipende dalla varietà che è stata innestata.
Invece il castagno giapponese vero e proprio (non utilizzato come solo portainnesto) ha dei frutti piccoli, parecchio dolci, non molto apprezzati.
Spero di non aver detto eresie.
Il moderatore sarà più preciso.

Re: Castagno resistente

07/12/2010, 21:02

qui trovate interessanti spunti:
http://www.cmsebino.brescia.it/Allegati ... 202007.pdf

Re: Castagno resistente

08/12/2010, 16:04

Spesso si afferma che esistono varietà di castagno di origine asiatica
piu' o meno resistenti al cancro dela corteccia castagno.
Sono informazioni consolidate diffuse da qualche decennio quando si e'
scoperto che la malattia e'di origine asiatica. Tuttavia non esistono
prove scientifice pubblicate negli ultimi anni per confermare che
questo sia vero.
Riguardo al cancro come in tutte le malattie giocano 3 fattori
l'ambiente il patogeno e l'ospite.

In questo caso visto che con l'ospite si puo' fare poco si potra'
guardare ad altri aspetti, per esempio al patogeno.
Negli ultimi anni in Europa la malattia ha perso di importanza e le
piante non muoiono piu'. Questo grazie alla diffusione naturale
dell'ipovirulenza, un fenomeno che vede coincolti virus (Hipovirus)
che riescono a infettare il fungo patogeno e ne attenuano la
virulenza. Questi ceppi fungini che diventano "ipovirulenti" restano
patogeni ma provocano cancri anormali, superficiali che non provocano
disseccamento dei rami.
Piuttosto che cercare varieta' resistenti bisognerebbe potare i rami
ammalati con il cancro nomale "virulento" e lasciare i cancri anormali
che non uccidono i rami. In generale i Virus si diffondono lentamente
ma in modo progressivo.

per saperne di piu':
http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?id_cms_doc=3&id_scheda_fito=2
http://meta.arsia.toscana.it/meta/meta?&id_cms_doc=25
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