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Castagni giapponesi 
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ciao,
ci sono delle varietà giapponesi ( non so quali di preciso) che hanno uno sviluppo più ridotto rispetto ai castagni europei.
Ma comunque sono sempre castagni, non avranno mai le dimensioni di un pesco...quindi bisogna capire che cosa intendi per bassa vigoria.
saluti


30/04/2014, 12:40
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maestrobruno ha scritto:
ciao,
ci sono delle varietà giapponesi ( non so quali di preciso) che hanno uno sviluppo più ridotto rispetto ai castagni europei.
Ma comunque sono sempre castagni, non avranno mai le dimensioni di un pesco...quindi bisogna capire che cosa intendi per bassa vigoria.
saluti


Ciao, in effetti io pensavo proprio a un castagno delle dimensioni di un pesco, mi preoccupa l'altezza tipica di queste piante. Non voglio nemmeno ombreggiare tutto l'orto.
Be' dovrò rinunciare allora. Grazie per il chiarimento.


30/04/2014, 15:46
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WJeff ha scritto:
La risposta è No.
La motivazione è: che tutti pensano che il castagno debba essere 20 metri per produrre e che entri in produzione dopo 10 anni e che se rimane basso ... "non viene".

Anche il melo era 10 metri, il pero, pesco, ecc... compreso il ciliegio, ma poi....
Ripeto è il fascino incredibile che hanno i vecchi castagneti. Rimani paralizzato.

Ma tutto questo anche agronomicamente e botanicamente è ingiustificatoe a me rimane inspiegabile. Ho foto dove castagni anche di 2 metri a seconda le varietà danno 2-3 kg di frutto.
Ho molti esempi in Francia, Spagna, USA (California) che hanno sesti di piante alte 3-4-5 metri, ma si possono fare anche più bassi.
Se tu facessi un bonsai di castagno, avresti, nelle condizioni propizie di impollinazione, almeno 1 riccio. Non è che se la pianta è piccola non fruttifica.
Voglio ricordarti che uno dei migliori toccasana del castagno è la potatura.
Anche in Piemonte era pratica comune farla ogni 3-5 anni, di ritorno. C'era però una pratica che facevano in occasione della raccolta, che era la 'abbacchiatura' (in ogni zona ha un nome). Ovvero, battere le cime dei rami per far cadere i ricci. E' vero che non può essere totalmente condivisibile visto che si creavano anche danni, ma non era fatta a caso, ma aveva il vantaggio di 'potare" o 'ciecare' le gemme finali. Se senti molti vecchi (ho notizie e prove da tutta Italia) loro sostengono che il castagno ripartiva ogni hanno forte.
Immagina di avere 1 castagno di 2 metri (ovvio netta la maggiore densità di piante) ed effettuare la potatura ogni hanno come per le altre piante da frutto. Ogni anno le piante immagazzinano le sostanze nel tronco e rami e le gemme del castagno a primavera si differenziano in da frutto e da legno a secondo della posizione. Le cima sono sempre da frutto.
Spero di esserti stato utile e in parte anche di convincerti.
(Come vorrei eesere li sul posto da te)


Salve, molto grato per l argomento
Come scritto nella presentazione, con molta fantasia, quest'anno ho piantato una pianta cavia di castagno Bouche de Betizac in una testata di vigna facilmente raggiungible con irrigazione di soccorso e coperto dai trattamenti alla vite nel ravennate.
Pianta di 2/3 anni in vaso, ha una splendida buttata , nonostante ho il ph del terreno tra 7,5/8 , medio impasto franco limoso ed ho acidificato un po con solfato ammonico il terreno.
La mia fantasia e' quella proprio di creare frutteti di castagni, avendo la catena ortofrutticola romagnola completamente scoperta .
Se un mulo ha inventato la potatura :lol: .
Quest'anno mi sono prefisso un solo obbiettivo , far vivere la pianta, sulla potenziale inpollinazione ci pensero' piu' avanti, ovviamente non ci sono altri castagni , anche se ci sono molti ippocastani in zona.
Vi rendero' partecipe della mia chimera.


25/04/2015, 17:07
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Jo3 ha scritto:
ALANF ha scritto:

Salve, molto grato per l argomento
Come scritto nella presentazione, con molta fantasia, quest'anno ho piantato una pianta cavia di castagno Bouche de Betizac in una testata di vigna facilmente raggiungible con irrigazione di soccorso e coperto dai trattamenti alla vite nel ravennate.
Pianta di 2/3 anni in vaso, ha una splendida buttata , nonostante ho il ph del terreno tra 7,5/8 , medio impasto franco limoso ed ho acidificato un po con solfato ammonico il terreno.
La mia fantasia e' quella proprio di creare frutteti di castagni, avendo la catena ortofrutticola romagnola completamente scoperta .
Se un mulo ha inventato la potatura :lol: .
Quest'anno mi sono prefisso un solo obbiettivo , far vivere la pianta, sulla potenziale inpollinazione ci pensero' piu' avanti, ovviamente non ci sono altri castagni , anche se ci sono molti ippocastani in zona.
Vi rendero' partecipe della mia chimera.



Non vedo problema : il castagno vive su terreni acidi : non sopravvive invece su terreni basici.
Il castagno odia dei terreni argillosi, o dove ci sia ristagno d'acqua : pertanto attenzione a non piantarlo in marcite o terreni impermeabili.

Mi farei invece il problema di trovare un compagno allla tua pianta, in quanto da sola, non produrrà mai niente.


Perdonami , ma il mio ph 7,5/8 e' basico / sub basico :roll: per questo l'ho acidificato un po con solfato ammonico ( lo zolfo contiene il ph basico ) . I terreni sono acidi con ph 5,5-6,5 :D


26/04/2015, 6:59
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ALANF ha scritto:
Jo3 ha scritto:
ALANF ha scritto:

Salve, molto grato per l argomento
Come scritto nella presentazione, con molta fantasia, quest'anno ho piantato una pianta cavia di castagno Bouche de Betizac in una testata di vigna facilmente raggiungible con irrigazione di soccorso e coperto dai trattamenti alla vite nel ravennate.
Pianta di 2/3 anni in vaso, ha una splendida buttata , nonostante ho il ph del terreno tra 7,5/8 , medio impasto franco limoso ed ho acidificato un po con solfato ammonico il terreno.
La mia fantasia e' quella proprio di creare frutteti di castagni, avendo la catena ortofrutticola romagnola completamente scoperta .
Se un mulo ha inventato la potatura :lol: .
Quest'anno mi sono prefisso un solo obbiettivo , far vivere la pianta, sulla potenziale inpollinazione ci pensero' piu' avanti, ovviamente non ci sono altri castagni , anche se ci sono molti ippocastani in zona.
Vi rendero' partecipe della mia chimera.



Non vedo problema : il castagno vive su terreni acidi : non sopravvive invece su terreni basici.
Il castagno odia dei terreni argillosi, o dove ci sia ristagno d'acqua : pertanto attenzione a non piantarlo in marcite o terreni impermeabili.

Mi farei invece il problema di trovare un compagno allla tua pianta, in quanto da sola, non produrrà mai niente.


Perdonami , ma il mio ph 7,5/8 e' basico / sub basico :roll: per questo l'ho acidificato un po con solfato ammonico ( lo zolfo contiene il ph , abbassandolo un po da basico a sub basico ) . I terreni sono acidi con ph 5,5-6,5 :D
per questo quest'anno mi son prefissato come obbiettivo di farlo vivere.
In teoria ho letto che l ibrido Bouche de Betizac e' autofertile , anche se per un ottimizzazione della produzione gradisce gli inpollinatori di altre varieta'.


26/04/2015, 8:14
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Jo3 ha scritto:
ALANF ha scritto:
In teoria ho letto che l ibrido Bouche de Betizac e' autofertile , anche se per un ottimizzazione della produzione gradisce gli inpollinatori di altre varieta'.



In teoria : in pratica no.

Ogni Marrone per avere una buona rese necessita di altre cultivar per poter entrare in produzione.

Ti consiglierei di leggere l'argomento gia trattato qui:

coltivazioni-forestali-f44/ma-il-castagno-e-autofertile-t31681-10.html" target="_blank" target="_blank

Grazie!!!!!! questo non l'avevo letto!!!!


26/04/2015, 12:27
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Alla fine ci provo, ho prelazionato un centinaio di piante ( Bouche de Betizac/ Vignols/ Precoce di Miguole) comprese di impollinatori, acidifichero' il terreno con zolfo puro, poi potassio e ferro, ho tre pozzi, scegliero' l acqua meno difficile, per questo mi son preso dei misuratori per ph acqua e terreno, almeno indicativamente per tenere sott'occhio il tutto.
Intanto la piccola Bouche de Betizac piantata come cavia a gennaio 2015 per adesso reagisce molto bene :mrgreen:


Allegati:
bouche de betizac 2015.jpg
bouche de betizac 2015.jpg [ 26.54 KiB | Osservato 1975 volte ]
10/05/2015, 6:40
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:
Jo3 ha scritto:
Non voglio scoraggiarti, ma con tante varietà nostrane italiane, non comprendo la scelta di ibridi euro-giapponesi.
Considerato il fatto che quasi tutti gli ibridi producono ad inizio/meta settembre, ti ritroverai a mangiare castagne quando ancora fa caldo.

Ciao,

Non sei l unico che mi fa questa osservazione , sto valutando di ritornare un po sui miei passi, e oltre ad ibridi, penso di piantare anche autoctoni, tra l altro Marradi e Castel del Rio. :mrgreen:
Come sempre vorrei tutto e subito, ma la pazienza a volte ripaga, con gli ibridi deliziero gli occhi, con l autoctono il palato :mrgreen:


12/05/2015, 5:44
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qui da noi abbiamo delle castagne favolose....non so di quale razza è, ma sono piccole e dolcissime...sicuramente italiane...ma purtroppo anche qui molti si stanno seccando grazie a idioti che impiantano ibridi presi non so dove ....,ma un domani come fate per una Dop verrebbe riconosciuta? Saluti Tarty

_________________
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Produzione piante da tartufo certificate.
www.micovivai.it
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12/05/2015, 6:24
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Tarty81 ha scritto:
ma purtroppo anche qui molti si stanno seccando grazie a idioti che impiantano ibridi presi non so dove ....,ma un domani come fate per una Dop verrebbe riconosciuta? Saluti Tarty

e cosa centrano gli ibridi? non hanno potere di distruggere la concorrenza locale.
fino a che giustamente si discute dell'importanza di valorizzare le nostre varietà non ho nulla da obiettare anzi penso sia la scelta corretta. ma se spariamo che gli ibridi fanno seccare le nostre varietà.... ho parecchio da obiettare.

DOP è di origine protetta. puoi marchiare in questo modo solo le varietà autoctone. castagne ibride non provenienti dal luogo d'origine non possono avere questo marchio.


12/05/2015, 8:08
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