Purtroppo per il cancro del cipresso (Seiridium cardinale S. e G.) la lotta diretta è di difficile attuazione e, comunque, i trattamenti sono da preferire durante i periodi piovosi; generalmente si previene eliminando le piante morte e bruciandone la ramaglia e la corteccia(con le dovute accortezze per evitare gli incendi boschivi!).

Riguardo la scelta dei cloni resistenti è bene rivolgersi ad un vivaista di fiducia e chiederne la garanzia.
Ciao,
Luke

Bravo, già avere la sensibilità verso la problematica degli incendi boschivi non è da poco!

Quale istituto hai contattato per le informazioni sulla lotta al cancro? Io provo a sentire all'Università.

Hai mai acquistato da un vivaista? L'importante è stare attenti a specificare bene il prodotto che si richiede!

Gent. XXXXX,
è difficile fare una diagnosi per via telematica. Non tutto ciò che è secco su un cipresso è dovuto al cancro e bisogna saper distinguere. Ha fatto bene a eliminate le piante seccate, mentre per quanto riguarda le branche ei rami attaccati non è sufficiente potare il secco, ma occorre rimuovere anche i tessuti infetti che hanno causato il cancro (se di cancro si tratta). In genere il cancro del cipresso si manifesta con disseccamenti progressivi della chioma a partire da zone del fusto delle branche o dei rami interessati da aree necrotiche che sono riconoscibili perchè deformate e perché emettono abbondante resina.
I trattamenti chimici hanno solo efficacia preventiva nei confronti del cancro del cipresso e i prodotti che ha citato non sono i più indicati. Meglio utilizzare Tiofanate metil e/o Mancozeb (alternati o miscelati). I prodotti a base di fosetyl aluminium applicati alle radici vanno bene in casi di patogeni tellurici, ma non per il cancro.
Magari ci mandi qualche foto ben fatta dei sintomi presenti sui suoi cipressi, per capire se effettivamente si tratta di cancro.

Distinti saluti

Gent. Sig. XXXXX,

per prima cosa la ringrazio per la celere risposta e la disponibilità dimostrata.
Posso ben immaginare che una diagnosi via email non sia praticabile e di certo non pretendo una cosa del genere.
Però già dalla sua parole posso capire che molto probabilmente la malattia che ha colpito i miei cipressi non è il cancro.
Questo perchè nel mio caso vi è un progressivo disseccamento della chioma ma non sono presenti le aree necrotiche da lei descritte, le mie piante non presentano nè rami deformati nè colature di resina.
La malattia nel mio caso si palesa nel periodo in cui i cipressi (che ricordo essere quelli da siepe) sono in fase di accrescimento, in questa fase i rami colpiti balzano subito all'occhio in quanto benchè ancora verdi non hanno generato nuove foglie (foto 1) .
Successivamente le foglie di tali rami si "ammosciano" e lentamente cambiano di colore tendendo al giallo per poi seccare definitivamente (foto 2) ; a questo punto il ramo colpito perde totalmente le foglie (foto 3).
Capita che lo stesso cipresso abbia un lato completamente secco e quello esposto dalla parte opposta ancora verde (ma destinato lentamente alla stessa fine), inoltre nelle parti di cipresso in cui ho rimosso i rami secchi la pianta non ne genera di nuovi (foto 4).
Non credo vi sia una parte del cipresso che si ammala per prima, alcuni ne soffrono alla sommità ed altri in basso.

I cipressi hanno tra i 10 ed i 15 anni ed il terreno è di tipo argilloso ma posto su un "poggetto" quindi l'acqua piovana non vi ristagna.

Link alle foto (non le ho allegate per non "appesantire" troppo la mail) :

Foto 1 : http://www.pais10.net/upload/cipressi/1.jpg
Foto 2 : http://www.pais10.net/upload/cipressi/2.jpg
Foto 3 : http://www.pais10.net/upload/cipressi/3.jpg
Foto 4 : http://www.pais10.net/upload/cipressi/4.jpg


Distinti saluti