Fenomeni di torsione o contorcimenti del fusto in realtà non sono infrequenti.
Al momento non ho trovato una risposta univoca, solo ipotesi e probabilmente vi possono essere più cause comprese quelle genetiche (eistono infatti varietà caratterizzate da contorsione, come
Corylus avellana contorta).
Si è ipotizzato in particolare che la torsione levogira degli olivi secolari pugliesi (vd. foto allegata) sia in relazione col moto di rotazione della terra, dunque nell'emisfero boreale la forza di Coriolis imprime un movimento orario (come il mulinello dell'acqua quando togliamo il tappo nella vasca da bagno). Come controprova è stato osservato che ulivi trapiantati dagli Spagnoli a Lima in Perù e diventati poi secolari mostrano una torsione destrogira (vd. foto 2).
Secondo alcuni studiosi di botanica il fenomeno è il risultato di concause ed situazioni congiunturali contemporanee alla cui base c'è sempre un evento traumatico a cui la pianta reagisce
"Sta di fatto che il processo di cicatrizzazione – ricostituzione del rinato fusto, che come si sa è affidato al provvidenziale ‘cambio’, la sottile zona generatrice in cui operano le cellule meristematiche ‘secondarie’, lentamente si attiva condizionata, se si vuole, dalla forza di Coriolis e perciò destrogiro" (prof. M. Sortino, Orto Botanico di Palermo).
Secondo il prof. Casella, che ha studiato il fenomeno sugli ulivi pugliesi,
"...se si escludono il fico e il noce, il resto dei vegetali manifestano una tendenza destrogira le piante che crescono su rocce tenere o di tipo tufaceo, invece il sinistrogiro su piante cresciute su roccia calcarea molto compatta e dura".
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