Salve a tutti! Sono Matteo, vivo a Roma ma ho una casa in Umbria, circondata da diversi ettari di pineta fatta piantare circa 35 anni fa dai miei nonni su terreno precedentemente dedicato a seminativo. Ebbene, su consiglio della Guardia Forestale, visto il forte pericolo di incendi che queste piante comportano in estate, vorrei toglierla per far ricrescere il bosco ceduo tipico della zona. Il problema è che i normali boscaioli non trattano questo tipo di legname, in più non riesco a trovare altre aziende interessate al suo acquisto. Qualcuno di voi è a conoscenza di persone o imprese che facciano al caso mio? A chi dovrei rivolgermi, e come viene normalmente impegato questo tipo di legname?? Grazie mille in anticipo per qualsiasi tipo di suggerimento o indicazione!!
maosab ha scritto:Salve a tutti! Sono Matteo, vivo a Roma ma ho una casa in Umbria, circondata da diversi ettari di pineta fatta piantare circa 35 anni fa dai miei nonni su terreno precedentemente dedicato a seminativo. Ebbene, su consiglio della Guardia Forestale, visto il forte pericolo di incendi che queste piante comportano in estate, vorrei toglierla per far ricrescere il bosco ceduo tipico della zona. Il problema è che i normali boscaioli non trattano questo tipo di legname, in più non riesco a trovare altre aziende interessate al suo acquisto. Qualcuno di voi è a conoscenza di persone o imprese che facciano al caso mio? A chi dovrei rivolgermi, e come viene normalmente impegato questo tipo di legname?? Grazie mille in anticipo per qualsiasi tipo di suggerimento o indicazione!!
Non ho capito, il Corpo Forestale Dello Stato ti darebbe l'autorizzazione per disboscare l'intera superficie? Di che quantità stiamo parlando?
Grazie per il link AlessL, molto interessante.. Per rispondere invece a Enzima, vedo che abbiamo posto la stessa questione! La Forestale per ora mi ha dato solo un consiglio, dicendomi che la pineta non frutta in termini economici, rende acido il terreno non permettendo alle piante autoctone di crescere come si deve ed è un pericolo in caso di incendio. Nel mio caso si tratta di un rimboschimento finanziato dalla regione molto tempo fa, ma fatto con le piante sbagliate. Sono comunque in procinto di chiedere le autorizzazioni; si occupa di tutto un agronomo del posto. La superficie è di 15 ettari circa, quindi non poca roba... Quindi, leggendo anche l'altra discussione, mi pare di capire che esistono aziende che commerciano pini e quindi interessate a taglio e acquisto della pineta, basta solo cercarle, anche se per ora nei dintorni non ho trovato nessun interessato. E a te Enzima, come sta evolvendo la situazione?
Io devo contattare l'agronomo e aspettare che stili il progetto che andrà poi successivamente presentato alla regione. Quello che mi preoccupa è il fatto del taglio per primo disboscamento che non mi consentirebbe di poter tagliare tutte le piante... Vedremo come evolverà la cosa
La forestale consiglia di abbattere 15 ettari di pineta Da non crederci . Per sfoltire 2 pini in giardino ho dovuto chidere il benestare al comune Mago
Il dottore che hai contattato non sa darti indicazioni sul mercato di zona? O sulla presenza di ditte altamente meccanizzate (harvester e cippatrice), sempre che il caso ne permetta l'uso.
Apprezziamo, invece di stupirsi, le poche volte quando il corpo forestale dello stato si occupa ancora di boschi! Per Mago: un bosco e due alberi in giardino sono cosa ben diversa, anche dal punto di vista legislativo. Ciao, Luca
Dal momento che parliamo di una pineta, io cercherei soprattutto le ditte che si occupano di cippato, anche se tra i diversi assortimenti è quello che rende meno ha il vantaggio di godere di un mercato molto attivo su tutto il territorio.
Per Enzima: io con l'agronomo sono già in contatto e per i permessi non dovrebbero esserci problemi, anche se ancora non ho cominciato l'iter perchè per ora cerco aziende interessate; anche se dovesse trattarsi di un permesso di taglio parziale a me andrebbe bene lo stesso. Per Magobk: è proprio così, anche se si tratta appunto di un consiglio dato in via informale e non dell'autorizzazione firmata. Per Luca: il dottore per ora è riuscito a mettersi in contatto con una sola azienda, la Philip Morris, proprio quella delle sigarette, che vorrebbe dare un'impronta ecologica ai suoi processi produttivi cambiando il combustibile normalmente impiegato con quello derivato da fonti rinnovabili, ricavandolo appunto dalle pinete; il problema è che i tempi sono lunghi e le prospettive di guadagno sono minime. Per il resto, l'agronomo non ha finora proposto alternative. Per Niccolò: grazie del prezioso consiglio, da profano sono proprio indicazioni come questa a offrirmi nuovi scenari da esaminare!
Scusate, ma sono 2 situazioni diverse. E il cfs mi pare abbia ben suggerito. Nel caso di enzima si abbattono i pini e si fa spazio al pascolo = trasformazione uso suolo, uguale autorizzazione necessaria allo svincolo paesaggistico e idrogeologico. Nel secondo caso nessuna trasformazione uso del suolo, si tira via uno squallido (presumo) rimboschimento anni 50, per favorire lo sviluppo di un bosco di specie autoctone, probabilmente mai diradato, a rischio di incendi, e magari inesauribile fonte di parassiti a favore di un soprasuolo autoctono aumentando la biodiversità. Se non si configura come taglio raso, nessuna autorizzazione paesaggistica e se rispetta le locali norme selvicolturali nessuna necessità di autorizzazione idrogeologica.
Mi auguro siano ben chiare le differenze perchè sarebbe opportuno distinguere ste cose!!
Entrambi comunque avrete dei bei volumi di legna da vendere, sicuramente il prezzo è scarso di ste conifere (anche se non sarebbe male capire quali) ma potreste vedere di cercare segherie e impianti a biomassa in giro. Sicuramente non c'è da arricchirsi, ma certo non perderci. Chiedete anche ai vostri rispettivi professionisti aiuto per la vendita. Mettere un annuncio su riviste specializzate nel settore, tipo sherwood , potrebbe essere un'idea. Ciao