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2500 m2 da reimboschire 
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La mia famiglia ha un appezzamento di 2500 m2(60x40) in oltrepò pavese. Il terreno è in pendenza, si trova sul un lato di una collina esposto a nord. Terreno argilloso che ha ospitato vitigni. E' da più di ventanni che è incolto, al momento un contadino lo tiene pulito e ci fa crescere erba che poi taglia. da ottobre il contadino nn se ne occuperà più.
Io pensavo di piantare alberi, noci comuni.
potreste darmi una mano in questo progetto
io pensavo di prendere le piante da un vivai forestale. sono alte 50 cm (un anno di semina) e piantarle a novembre.
che ne pensate? se avete qualche consiglio..

ciao
Francesco


21/04/2011, 19:11
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È che pensavo che a novembre la terra fosse un po' più morbida che a febbraio.
Tu che mese consiglieresti?
Pensi che i noci siano piú difficili ad attecchire di altre piante?

Ciao


21/04/2011, 19:51
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Di noci non me ne intendo. Devi comunque pensare a qualche irrigazione almeno il primo anno.
Ciao,
Marco

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21/04/2011, 20:24
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Per quanto riguarda l'irrigazione aime la devo fare a mano, nn c'è possibilita di portare acqua in altro modo. Sta di fatto che il podere a vicino( 30 metri) un rustico con l'acqua a cui posso accedere.
Mi chiedevo di quanta acqua abbiano bisogno.
Io per il primo anno potrei andare un paio di volte al mese a bagnare. Quant'acqua serveirebbe a pianta a settimana, se si puo fare una quantificazione?

Ciao


21/04/2011, 20:40
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Ma, se è vero che il terreno è argilloso, non è molto portato per i Noci, che prediligono, per una buona crescita, terreni sciolti.


22/04/2011, 18:13
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lo scopo dell'impianto?2 volte al mese in terreni argillosi va bene.
In zona ci sono già impianti di noce?


22/04/2011, 20:45
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lo scopo sarebbe quello di creare un boschetto che tra 30 anni, se gli dei mi danno vita, passandoci davanti mi strappi un sorriso.
non ci sono impianti di noci, in quella zona il 90% del terreno è utilizzato per le viti, ci sono cmq diversi noci sparsi per la collina. io cmq acquisterei piante non innestate.

oggi parlavo con un agronomo della zona e sosteneva, penso a ragion veduta, che il calcare vivo potrebbe essere abbastanza alto in zona e tendenzialmente sconsigliava il noce.
stavo valutando di diversificare, sulla parte bassa vicina ad un torrente dei ciliegi, e nel caso inserire dei faggi o farnie.
per certo la robinia cresce in quel terreno se nn tenuta a bada infesta.

ciao
Francesco


22/04/2011, 20:57
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non trovo come editare il post di prima

il torrente è un rivoletto d,acqua non di più.


22/04/2011, 20:59
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Be il ciliegio selvatico mi sembra una bella idea. Se poi lo prendi piccolo dal vivaio regionale, ti da grandi soddisfazioni nei primi anni perchè ha una dominanza apicale molto sviluppata, e in poco tempo cresce di vari metri.
Il fatto che ce ne siano in giro mi sembra un buon segnale.
Come specie secondaria, o paracadute che dir si voglia, non so bene cosa ci sia in giro, poichè dalle mie parti andrei di frassino maggiore. Eventualmente credo in quei contesti potrebbe andare bene il ciavardello(sorbus torminalis), ottimo legno, discreta adattabilità, a differenza del ciliegio han un avvio di crescita un po' lentino, ma poi si ripiglia. Dello stesso tipo, il pero selvatico ci potrebbe stare. La Farnia è un buon suggerimento, ma vista la piccola superficie, te la sconsiglio anche per il ciclo veramente differente dal ciliegio, e la difficoltà a sfruttare quindi bene la superficie. La farnia poi passa i primi 10 anni a farti pensare di aver sbagliato impianto, per poi muoversi, ma a quel punto il ciliegio veleggia gia su svariati metri di fusto. Quindi vedo difficile l'accoppiata. Per il ciliegio come distanza definitiva puoi scendere a 8 m, ma se metti di più, non si mette piangere... :mrgreen: Per le altre simili, starei sui 9-10 almeno.
Cercati poi una pubblicazione per le potature, perchè sono fondamentali.


24/04/2011, 2:25
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se lo scopo è questo io andrei su un impianto misto senza una specie predominante e sicuramente il suo effetto ornamentale in tutte le stagioni è assicurato


24/04/2011, 12:18
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