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Problemi, patologie e consigli inerenti le coltivazioni erbacee
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terreni a riposo?

26/09/2013, 12:47

dunque:nei prossimi giorni,aprirò un'azienda agricola in provincia di Siena, i terreni di mia proprietà(circa 90 ettari di seminativo)sono stati negli ultimi 7 anni affittati ad un agricoltore professionista locale che li ha seminati a grano tenero,girasole,orzo etc,
essendo in fase di acquisto dei mezzi agricoli necessari lo stesso agricoltore ha offerto la sua opera come terzista ma io
ho deciso di tenere un'anno i terreni a riposo per le seguenti ragioni:
-i terreni,per 2/3 "difficili"(molti sassi,terra chiara non molto fertile,poca acqua etc),mi danno la sensazione di essere "sfruttati"parecchio e un periodo di rigenerazione non può che fargli bene
-non ho ancora chiaro cosa seminarci
-intendo lavorare con mezzi propri,da me,i terreni,fatta esclusione per la trebbiatura,ho bisogno di tempo per acquistare al meglio le macchine
cosa ne pensate?sbaglio?
i terreni sono poveri di sostanza organica perciò pensavo di lasciare le piante spontanee per tutto l'inverno ed entro maggio 2014 coltrare (profondità 30 cm)per poi lasciare nuovamente i terreni a se stessi fino alla fine di agosto 2014 e poi iniziare a prepararli per la nuova semina
scusate la mia ignoranza in materia e grazie in anticipo per le vostre risposte

Re: terreni a riposo?

26/09/2013, 17:12

finche non fai un analisi del terreno , non puoi sapere di cosa manca soprattutto.

a spanne , ogni azienda agricola dovrebbe avere un proprio piano di semine ,nel medio periodo ,detta rotazione .

soprattutto quando si e' in 2 a mangiare nello stesso piatto ( propietario e affittuario) oltre l'erario..
tralasciando un attimo il piano strettamene economico , ce da valutare sul piano biochimico ( dopo i risultati delle analisi) come intervenire , dopo tutto non c'è solo la quantità di Humus da reintegrare col sovescio, con set asite , o con le concimazioni organiche , o coltivando leguminose( sia foraggere , che x esempio al soya , per ottenere legumi comemrciabili)

non vorrei dire eresie , ma dalla letteratura , le campagne toscane intorno a siena , erano terreni vocati a vite, olivi , boschi , e nei fondovalle grano , fave , terreni un po distanti dalla fertilità , dei terreni ortivi del lazio , del tavoliere dove e' possibile irrigare , o più a nord della pianura padana.

ben inteso 90 ettari , possono essere il sogno di molti , ma anche l'incubo di alcuni per farli rendere al meglio in momenti come questi.

sul fatto di metterli a coltura a marzo aprile , o al più tardi maggio , io sarei dell'idea visto e considerato che dovrebbero essere terreni tendenzialemnte argillosi , ararli in autunno , per averli gia fini in primavera , nn e' cosi semplice affinarli appena arati , oltre che il gelo invernale oltre a frantumare le zolle , elimina molti parassiti .

nei terreni più fertili metterei mais , quelli in fondovalle , sempre che tu ne abbia

quelli di emdia fertilità , ma frschi soya , e quelli in pendenza propenderei l'idea di fare dei medicai , per poi fare fieno e venderlo , diciamo anche x limitare al minimo le spese , ma avere subito un reddito a breve epriodo .

naturalemnte devi itervenire con concimazioni di fondo a bas di fosfati e sali potassici in maniera adeguata ..


su chi come e perché , ascio a te la scelta , dopo tutto mi apre che nn corra buon sangue tra te e l'ex affittuario..( come sempre ovviamente)

Re: terreni a riposo?

27/09/2013, 7:21

incredibile.........a 450 km di distanza trovo una persona che abita a 5 km da casa mia(sono di Baldissero T.se)che descrive perfettamente le caratteristiche dei miei terreni.... :o
è proprio come descrivi tu:2/3 di terreni collinari,1/3 fondo valle....,sei per caso un veggente :D ?
quanto alla redditività sono consapevole di affrontare una difficile battaglia:per fare un'esempio la resa in grano dalle mie parti è pari mediamente a 30 q per ettaro contro valori quasi tripli nell' astigiano,devo recuperare i titoli altrimenti sarà dura avere un risultato positivo...
l'attività agricola è da inquadrare come complementare e strumentale all'attività agrituristica(locazioni,ippoturismo,somministrazione prodotti propri o di aziende locali,allevamento allo stato brado di maiali di cinta senese etc)e non il contrario come dice la legge
con l'ex affittuario i rapporti sono buoni,certo che avrebbe preferito continuare ad affittare i miei terreni(e ricavarne i relativi contributi,con 9.000 euro annui di affitto e circa 25.000 euro di contributi)piuttosto che trovarsi di fronte ad un "pazzo"(il sottoscritto)che vuole fare da se
non pensavo di iniziare a coltivare la prossima primavera ma,saltando tutta l'estate 2014,l'autunno successivo
vero,il gelo porta benefici effetti ai terreni "girati" ma dubito entro quest'autunno di avere tutti i mezzi necessari e spendere 11.000 euro per farli arare dal terzista non la vedo come una opzione percorribile(le difficoltà oggettive e il budget a disposizione mi impongono prudenza assoluta)
procedo dunque con l'analisi dei terreni
se disponessi dei mezzi agricoli posso arare a novembre?
e se quest'ipotesi non fosse percorribile,qual'è l'effetto di un'aratura primaverile(anche per contenere la crescita della vegetazione spontanea) seguita ad autunno 2014 da altro passaggio?
molte grazie per il tuo prezioso contributo

Re: terreni a riposo?

28/09/2013, 14:48

vabbè lasciamo perdere la preveggenza.. diciamo esperienza..


x quanto riguarda l'affitto potrestiaccordarti x un anno un affitto a 20mila ,più o meno l'affitto che pagano sulla collina di torino li interno , cinghiali permettendo ,

con 11mila euro fai poco come trattori conta di andare a spendere almeno 100mila euro per uan dotazione usata di minima...

poi se vuoi contattami in MP , che a 4 occhi si fa prima
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