Sono stato varie volte in sud-america : Argentina , Brasile , Cile , Uruguay ormai la un aratro e' considerato un pezzo di antiquariato il cento per cento e' " siembra directa" soia mais grano girasole sorgo tenete conto che quella ormai e' la repubblica della soia ma anche mais ne ho visto molto secondo loro e loro agronomi e' l'agricoltura moderna del futuro .Mais e soia transgenici .L'aratura tradizionale per loro e' cosa superata dalla storia .Le coltivazioni di soia sono spettacolari il mais a volte lascia a desiderare pero' tenete conto che sono grosse aziende centinaia di ettari per cui le capezzagne non contano eccetera eccetera , inoltre terre diverse climi diversi in genere terre piu' sciolte di quelle della pianura padana in generale .In ogni caso mi pare che in tutta la letteratura agronomica queste tecniche vengano un po' considerate le tecniche del futuro per vari motivi .Personalmente da ex contadino piemontese penso che nella maggior parte dei casi non tutti ovviamente le tecniche di lavorazione tradizionale ( aratura poi passaggi di erpici a dischi rotanti eccetera poi semina eccetera siano veramente superate dal punto di vista economico tecnico ecologico.....Saluti a tutti
consideriamo piu' cose, primo che oggi se si arara 25cm e' gia tanto e secondo che in italia terreni sciolti cene sono si e no il 20% della sau
poi l'hai detto du la selezione dei transgenici e' 10/15anni più avanti , nn solo come sanita della pianta, ma soprattutto come fisicita dell'apparato radicale , più robusto e maggiormente agressivo del terreno..
sec me ha più senso la semina a strisce con 2 dischi che spostano i residui nell'interfila , una punta del ripper che scassa x 25/30cm ,2organi che affinano e seminatrice
ovvio che se hai 45/75cm hai spazio x tutto , se ne 15 le cose diventano un po più difficile
voglio vedere quando vai a semianre della medica dopo mais , nel primo taglio finisce di tutto..
se nel settore orticolo ha senso sulle cicorie o ortaggia foglie , nei cereali si forma una suola di lavorazione a 7/8cm di profondità che fa più casini che altro..
meglio una lavorazione a 2 strati ridotta quantità di residui colturali , vedi dopo grano ,
di prove qui in zone ne hanno fatte parecchie di semina su sodo ,x me nelel zone di terre pesanti ci va una macchian a dischi minimo di 30/40q.li per poter far entrare il falcione almeno a 5 cm
poi problema localizzazione del concime starter nel mais , va a 3cm dal seme senno rischia di bruciarlo
costi
oggi con un aratro leggero interri a 15/20cm di profondita gli stocchi e abbassi del 60/70% l'inoculo dei funghi( dati 2005/2010della facoltà di agraria di Grugliasco con assocer e capac)
per cui adiamo a rivedere la rotazione
mais : ce pericolo di infezione secondaria su grano in semina autunnale o su monosuccesione l'anno dopo ? Si e allora si ara..
grano, ci sono residui colturali 1°)no perché la paglia viene imballata e asportata : ok ripper più dischi( se si puo in uan unica passata ) e anche il letame si interra 2a°) no al paglia e' trinciata e vien interrata in questo caso se si riesce a strisciare x seminare la soya in secondo raccolto , possiamo anche nn arare , perché tanto il fusarium nn colpisce la soya , o meglio viene attaccata da ltri funghi ma nn dai funghi che colpiscono le graminacee
2b°)se si riingrana , io ararerei e evitare problemi dopo
2c°) x il mais l'anno dopo ? fare un sovescio x nn lasciare 9mesi il tereno vuoto? ma siamo di nuovo al punto di partenza x semianre il sovescio che tecnica utilizzare? soprattutto cosa seminare? un loietto? una crucifera? o si e' traseminato il trifoglio a marzo e poi li si e' strigliato leggermente?
quando il sovescio e' alto minimo bisogna trinciarlo sia se si opta x arare , che si opta x strisciarlo
alla fine quanto andiamo a spendere x evitare di arare? visto che ora gli aratri sono sempre più simili a quelli da risaia
cioe rivoltare uan fetta di terra minima che sia sufficiente a non far emergere gli stocchi quando andiamo a rototerrare..
la semina su sodo del mais sarebbe stata un buona cosa 10mesi fa quando i terreni erano impraticabili fino a giugno , ma fino ad ora macchine che fanno un bel lavoro ne ho viste poche in rapporto a quelle usate su yuo tube oltreoceano..
Ripeto che tra sud-america e ad esempio Piemonte mia regione le situazioni sono diverse ad iniziare dalle dimensioni delle aziende io parlo di aziende come quelle argentine che partono dai 200-300 ettari in su in corpo unico , per cui si semina con una seminatrice da sodo e basta senza guardare di fino fallanze calpestamenti eccetera , in ogni caso ho visto raccolti spettacolari .Ripeto che pur con dovute cautele mi pare che anche da noi la letteratura agronomica vada verso tale soluzione .Giu' ( sud-america ) un buon agronomo ritiene un demente il contadino che usa un aratro infatti non ce ne sono e nessuno li usa ormai sono qualche raro pezzo da museo , ma le condizioni sono diverse per cui!!!!! -Mio parere personale e' che le lavorazioni " tradizionali" anche in Italia non sono piu' sostenibili del punti di vista tecnico-agronomico , economico , ambientale eccetera nella quasi totalita' dei casi .In conclusione ognuno ha sue idee e se le tiene saluti a tutti passo e chiudo PS ad esempio il problema di seminare medica dopo mais su sodo con grane per stocchi semplice da risolvere non si semina medica ma altro
sui raccolti spettacolari soprattutto su grano andrei con le molle , in argentina ho contatti con i bisnipoti di gente che e' anata da qui e nn vanno oltre i 45q.li x ettaro contro i ns 60/70..
sul mais ripeto al situazione e' diversa , nn e' paragonabile una media di 120q.li ad ettaro coi transgenici con un 140150q.li di qui con i No ogm..
cmq geppe terzisti che lavorano 1500/2000giornate di terra qui ce ne più di uno , soprattutto nella zona del pinerolese , saluzzese
nn e' un discorso di essere demente o meno , sono 2 zone diverse
forrei farti notare una cosa , la zona con una diponibilita di acqua x irrigare a scorrimento , come nella pianura padana , e' al livello tra il 32e il 40 parallelo come paralleli ala zona del centro sud italia( firenze 43 e Agrigento se nn sbaglio 37) , mentre dal 45 parallelo sud , sono zone in cui si sviluppano i pascoli... delle merino
da qui vorrei farti notare una cosa, che l'habitat per mais e soya soprattutto , e' più adatto là, che qui .
altra considerzione puamente economica : in sud america il mais ha un prezzo sui 12/14euro al quintale , ovvio che a quei prezzi l'imperativo e' spendere il minimo , ce una forbice di Plv a ettaro di quasi 500euro...
la differenza di costo tra semina su sodo e lavorazione tradizionale si riduce a 150uro di costi totali , ma se andiamo nei costi marginali , siamo a meno di 100 euro..
se rileggi quello che ho scritto prima , non ho detto che bisogna necessariamente arare sempre , dipende dai casi , se via a vedere le prove fatte da un certo MATTEO MASIN , in veneto dove da 15 anni non ara più , sono confortanti , ma e' il primo che ammette che e' uan zona sabbiosa ghiaiosa.
un altra differenza col sud america e' che la delle micotossine non gliene frega niente a nessuno x 2 motivi , primo perché non ce una legislazione in quel senso , secondo perché soprattutto i mais non essendo rosicchiati dalla piralide , non sono attaccati e quindi inquinati al fusarium , oltre che essendo meno sensibili alla siccità, anche le infezioni da aspergillus ( micotossine da siccita o da eccesiva maturazione )sono minime