sul mais ci vorrebbe un discorso a parte .
e' na coltura versatile ( mangimi , consumo umano , amido , e metano) discretamente facile da coltivare , e che ha un discreto mercato.
il discorso che se io reintegro tutto il mais nell'allevamento lascia un po il tempo che trova.
se nel 2009 /2010 avessi comprato tutto il mais che mi serviva e messo piu loietto ci avrei guadagnayo nel 2010coi pezzi attuali del masi ci avrei perso.
tornando al discorso iniziale, e prendendo spinto da altri tread ,ci sarebbe da fare uan disquisizione.
non si sentano esclusi i forumisti di altre zone , ma in fatto di Latte , carni , l'areale comprensivo di 5regioni , io metterei 7 regioni se pensiamo ai suini in toscana , e il pollame/uova nelle marche , il centro nord italia , ha una vocazione a questo tipo di produzioni
a differenza di altre produzioni animali di provenienza diversa/mondiale , qui la base e' cereali +leguminose a granella( differente e' al posizione dell'argentina, dov ela base x i bovini e' il pascolo , o in olanda dove si usa anche le patate oltre che il pascolo..)
da questo binomio ce dtutta l'eccellenza ( grana padano/ parmigiano reggiano/trentino e salumi e prosciutti vari, e carni bovine, sul settore polalme e' tutto mais +soya..).
che abbimo dei costi di produzione maggiori lo si sa, carburanti, madodopera , balzelli vari,
un costo degli affitti 3volte superiore alla media, ma come da piu parti si sente dire, che noi dovrmmo sloggiare e andare a fare i prodotti tipici italiani , all'estero per poi importrli , mi sembra piu una bufala che altro.
e' un po come giustificare al fiat , che apre gli stabiliment in mezzo mondo , poi icazz@@@ , se vuole protare il centro ricerche a detroit, ma avete presente il settore auto negli usa ,chrysler
nella fattispecie , e la fiat auto??
se la cosa non e' logico valga per loro , non dovrebbe valere per noi.
che senso ha dire :
purtroppo quando hanno riformato l'agricoltura con l'Unione Europea nessuno del mondo dell'agricoltura l'ha capita .
ma gli studenti di agraria che nei primi anni 90 studiavano economia politica hanno avuto la fortuna di sentire.. e capire solo ora che sono passati vent'anni.
io sono uno di quelli , diplomato nel 91 , e sinceramente quello che volevano insegnarci sull'economia/politica agricola non solo era sbagliata, ma a volte in antitesi su quello che realmente e' accaduto. gia nel 90/90 si dava x scontato che i OGm avrebbero soppiantato le coltivazioni tradizionali , migliorando i prodotti derivati , meno tossine , meno fattori porduttivi sopratutto acqua, e piu porteine nei mangimi . Dopo di che nnon si e' capito il voltafaccia dei programmi di studio , anzi cambaindo nome x fino all'istituto di agraria , a istituto prof per l'agricoltura e allevamneto , a isti professionale per l'ambinete e agricoltura , dove il massimo del lavori fuori era a ndare a misurare la temperatura della fermentazione del compost..