Le siepi sono molto belle e utili, purtroppo nella mia condizione /pianura pontina) ho i campi quasi sempre circondati dai canali, e se pianto anche un albero (e non una siepe che impedirebbe le operazioni di pulizia) il consorzio di bonifica tende a trinciarlo o abbatterlo con l'escavatore. E non posso nemmeno piantarlo a tre metri dall'argine, visto che in quel caso sarebbe scomodo coltivare quell'area e impedire l'irrefrenabile l'avanzata delle canne che da noi sono un vero incubo.
Tornando a noi, facciamo un po' di chiarezza! In tutto il mondo, e soprattutto in Italia si ha una varietà di condizioni e terre da far girare la testa. Per gli americani e i nord europei queste scelte sono facili, da loro la terra o è carne o è pesce e in genere basta vederla da lontano. Per noi la situazione è un po' più complessa. Consiglio a tutti di fare questo questionario con grande coscienza, realismo e oggettività vista l'importanza della risposta.
Si hanno a disposizione tanti ettari per giustificare investimenti? SI - NO
Si ha disponibilità di trattori compatibili (in potenza) con le macchine da minima? SI - NO
I terreni sono compatibili con le velocità necessarie alle macchine da minima lavorazione (12 - 20 Km/h)? SI - NO
Si effettua rotazione delle colture consistente? SI - NO
Il terreno è medio o pesante? SI - NO
Il terreno è poco soggetto ad infestanti? SI - NO
Non si lavora mai la terra con il terreno molto o mediamente bagnato? SI - NO
La redditività del terreno non è vincolata da minimi produttivi esterni alla parte agronomica? SI - NO
Non temi i rischi e sei pronto a scommettere sulla produzione? SI - NO
Il terreno è povero di sostanza organica? SI - NO
Il terreno è sciolto e non tende a compattarsi naturalmente? SI - NO
Il trattore durante le lavorazioni e alla raccolta non lascia solchi? SI - NO
I residui culturali sono ben distribuiti? SI - NO
Non fai uso frequente di fungicidi? SI - NO
Controlli le colture in campo almeno una volta a settimana? SI - NO
Il costo del carburante è una voce molto influente sul bilancio agronomico? SI - NO
Il tempo di lavoro è un fattore limitante? SI - NO
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• Se vincono i
SI è
consigliabile iniziare a farsi due calcoli per i costi della conversione alla minima lavorazione/sodo/strip till/minima lavorazione con seminatrici da minima, sodo o diretta... Si apre un mondo.
• Se vincono i
NO è
consigliabile continuare con le tecniche tradizionali, cercando di integrarle ala moderna conoscenza agronomica.
Un aratro non è "sempre" un male! Ma non si dovrebbe mai scendere sotto i 20 cm, il terreno arato andrebbe sciolto prima che si secchi del tutto, non si dovrebbe mai usare un ripuntatore di profondità che mischi la terra e non dovrebbe essere usato in condizioni di bagnato.
I benefici della minima lavorazione sono dimostrati (Me ne accorgo anche nella mia realtà dove non sarebbero sempre necessari). Certo, capisco anche che ad esempio su 10 ettari forse non starei a cambiare attrezzi o addirittura trattori, visti i costi delle macchine da minima efficienti (ora va di moda e alcune fanno solo danni).
Per chi fosse interessato qui c'è un interessante documento (in inglese) come guida alla scelta della minima lavorazione. Devo dire che mi sembra ben fatto e non mi sembra "di parte".
Buona lettura:
https://pdmlink.vaderstad.com/openext.aspx?id=340a8a71-bc26-4321-aa57-00050b966946