cerco di rispondere alle vostre domande.
-quella partita di diserbante non era buono e come me si sono lamentati tanti altri agricoltori della zona oltre che il commerciante che a sua volta incolpava il suo fornitore. So che una cooperativa della zona ha citato in tribunale commerciante e fornitore ma non so a che punto è il processo.
-A novembre, come ora, non si può prevedere quando ci sarà il vento di scirocco. Di sicuro arriverà a maggio/giugno, ma nessuno pensa che arrivi a Marzo come è capitato in qualche anno. Ricordo che noi in Sicilia il frumento lo seminiamo a novembre-dicembre e non in primavera inoltrata come al Nord Italia. L'unico accorgimento che posso prendere è quello di mettere varietà che non soffrono il problema dell'allettamento e infatti io metto sempre le varietà Duilio e Simeto che sono molto buone e resistenti alle avversità ma quando ti capita la mal'annata non c'è varietà che si salva.
-il nostro territorio è caratterizzato dalla siccità estiva e su 50ettari posso mettere solo colture invernali come cereali e legumi che da noi in Sicilia si seminano appunto in autunno, crescono in inverno, "fruttificano" all'inizio della primavera e "muoiono" alla fine della primavera. In estate non si può coltivare niente se non hai l'acqua e io purtroppo ho a malappena l'acqua per i bisogni della casa.
Altre colture resistenti alla siccità per cui il nostro territorio è vocato sono: olivi, mandorli, vite, fico d'India. Io già li ho tutti queste colture (e con ottimi risultati) ma solo per uso casa. Non me la sentirei di trasformare 50ha in uliveto o mandorleto. Ci sarebbe un lavoro immane da fare per la raccolta e anche qui il ritorno economico non so se sarebbe positivo. Con i seminativi, grazie alle macchine bene o male riesco a gestirli malgrado io abbia un secondo lavoro ma con una coltura arborea come si fa? Per 50ha ci vorrebbe una squadra di braccianti e chi li paga?
Poi mi chiedete perchè continuo a fare l'agricoltore malgrado ci vado sempre in perdita. Le risposte sono tante ma il motivo principale è perchè ho un fratello disabile e lavora insieme a me nella gestione di questa impresa agricola così da versarsi i contributi previdenziali per avere in futuro una pensione più dignitosa di quella di invalidità che ha già ed è di 210€ al mese.
Lui essendo disabile avrà diritto alla pensione dopo 20 anni di contributi (e mi sembra giusto), ma per un disabile è difficilissimo trovare un lavoro. Con questa azienda agricola, lui lavora nei limiti delle sue capacità, si diverte, si svaga, stiamo insieme e si versa i contributi previdenziali: già ha 12 anni di contributi versati e ne rimangono altri 8.
Vado avanti nonostante tutto, perchè spero in un futuro migliore per me, per i miei cari e anche per tutti voi