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Rese, spese e guadagno grano duro... 
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Grinto ti allego un immagine con la cartina della Sicilia, ci sono i puntini rossi che indicano le zone a rischio (tra l'altro io ci rientro)... Credo che sia per il forte uso dei concimi azotati negli anni che distruggono tutti gli organismi che si trovano nella terra.

Immagine

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Azienda agricola Manzella, olivicoltori da oltre un secolo...
Per chi volesse gustare il prodotto delle nostre olive, basta cercare Azienda Agricola Manzella nell'apposita sezione del catalogo del forum "Filiera Corta".


31/07/2015, 12:53
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La desertificazione è figlia di una sbagliata gestione della terra con un'infinità di motivi...non solo dei concimi chimici
Poi è normale che in zone dove fino a pochi anni fa bruciavano la paglia, invece di interrarla o farci letame, i terreni siano più aridi che altrove...


31/07/2015, 15:35
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Credo che anche le altre "pratiche agricole" incidano sulla depauperazione del terreno.
Se coltivi mais, raccogli poniamo 120 quintali di granella, ma gli stocchi restano sul terreno, vengono interrati e restituiscono una parte di sostanza al terreno.
Se invece fai silomais, cioè trinciato.. raccogli molto di più (diciamo 150 quintali), ma hai tolto anche la parte di stocchi, non resta nulla.
Nell'ipotesi di affittare un terreno per 15 anni ad un coltivatore di silomais, ti viene restituito un terreno che è quasi morto.
Non viene praticata la rotazione, si toglie tutto... certo si concima, ma non è la stessa cosa.
La tecnologia è migliorata molto, abbiamo la maniera di livellare i terreni con livelle laser trainate, si possono analizzare i terreni per apporatre solo le sostanze mancanti, si possono porre in campo sensori per capire quanta acqua dare e quando.
Tutto bello ed utile.
Già passare dall'irrigazione a pioggia con rotolone e relativa pompa alimentata da motore diesel, a una irrigazione con manichette forate...fa risparmiare tonnellate di acqua e quintali di gasolio.
E soprattutto consente di non stressare il terreno: non dilava via i fertilizzanti azotati, quindi non inquini i corsi d'acqua e le falde acquifere, e si risparmia in azotati.
Magari la nuova PAC , togliendo i sussidi a chi si ostina a voler arare, restringerà la pletora di aziende a poche , grandi e selezionate.
Ma non è giusto.
Il piccolo allevatore/agricoltore ha diritto a poter coltivare il suo campetto, come gli pare.
Il problema è che adesso costa veramente meno acquistare i cereali da chi a sua volta li importa dall'estero, che coltivarseli.
Però non è giusto sprecare tonnellate di acqua per irrigare del mais , che viene pagato pochissimo, ed è conveniente solo grazie a contributi PAC e gasolio agevolato.
Diciamo che potremo avere l'autosufficienza alimentare a costi "umani", con prodotti di maggior qualità, se si volesse farlo.
Adesso si paga solo la quantità, la qualità no.


31/07/2015, 18:02
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No veramente se volete chiacchierare del più e del meno sposto largomento in miscellanea. La zona del catanese che hai indicato la conosco abbastanza bene x averla girata ai tempi dei vespri. Era tutt'altro che un seminativo. Tra muri a secco e capperi, rocce affioranti, fichi d india e pistacchi mi vieni a parlare di concimi chimici? Ma qu do mai quei terreni ne hanno visto anche solo del pwrfosfato di origine minerale ossia da cava...

Siete partiti dalla resa del grano duro x attaccarci siscorsi che bisognerebbe valutare dato x dato.

La pratica della semina su sodo cisto e considerato he la magior parte dei costruttori e in America sia in argentina che usa in Europa siamo solo agli inizi e cmq son macchine con un fronte di lavoro che mediamente si attesta aui 3mwtri e quelle da 2,5 carrellate pesano vuote sui 60q.li va da se che o hai un 169\200cv o prendi un terziata.

Quello che nessuno dice che la semina su sodo aumenta il consumo di diaerbanti sopratutto glifosate in preaemina e residuali.... Il che inizioa a storcermi il naso.

Sopratutto x la semina di soya dopo loietto o per lomeno le 2 ditte che ho contatta su fb

Terzo vanno a incriminare l'aratura quando poi i consumi maggiori di gasolio in terreni nn irrigui sono nei trasporti... E nella raccolta figuriamoci Nell irrigazione...

Quarto nella situazione attuale le aziende zootecniche sono obbligate all'interramento dei reflui...
Oltre a con tutte le micotossine del caso se raccogli la paglia x usare come foraggio col cavolo che voresti pezzi di stocchi dimais ammuffiti dentro...

Quinto oggi come oggi cmq sei obbligato ad avere sia un aratro bivometo reversibile di minima sia un coltivatore D ancore e se hai fortuna anche uno a molle oltre rototerra fresa e un erpice a dischi perché a seconda del tempo a disposizione e meteo devi poter optare x il cantiere piu opportuno
Se vogliamo parlare so sostanza organica iniziamo a parlare di cover cropdi sovesci di rotazione di lavorazioni fatte in tempera.
Se vogliamo parlare di risparmio energetico iniziamo col dire che sarebbe il caso di vietare l aratura con itrattori più piccoli si 90cv e con i monovomwri che son delle sanguisughe z i consumi ad ettaro

Allor seriamente possiamo parlare di agricolturamoderna ma nn di fare i piazziaioli
Le norme dello stato sono anche quelle a recepimento CE che imporrebbero di fare i formaggi con latte in polvere

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31/07/2015, 18:24
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Va bene, restiamo in argomento:

http://www.regione.sicilia.it/agricoltu ... 202013.pdf



http://www.informatoreagrario.it/ita/ri ... 009sup.pdf


31/07/2015, 19:35
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L articolo e di 5 n fa e cmq la resa e stata messa a doc Bassa per fare portare a casa un ragionamento sul bilancio da prendere con le pinze. Spese di affitto a parte .si vuol far intendere che il duro non conviene.
Ma sr hai un terreno poco. Poco più fertile dove arrivi sopra i 45qli ( considerando cje al nord si arriva a 55) in prpieta e si fa una buona rotazione e nn monocoltura i denari ci sono....

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31/07/2015, 21:24
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con il grano duro è da una decina di anni a questa parte che si va sempre in perdita. Prima non era così, prima anche se poco qualcosa in tasca ti rimaneva mentre ora sono solo perdite. Anno dopo anno solo perdite!

Ho letto l'articolo dell'informatore agrario e mi viene da ridere. cioè alla fine l'articolo arriva alla conclusione che se hai tutto di proprietà (macchine e terreni) quindi niente affitto, se non ti capita nessun guasto alle macchine, se i prezzi del grano sono sempre di 30 euro al quintale e se tutti i santi ti aiutano... si arriva ad un guadagno di 76 euro ad ettaro netti!
io ci lavoro in campagna e vorrei chiedere a questi dell'informatorio agrario se ci sono o ci fanno? loro per arrivare a questa cifra non hanno minimamente considerato i costi di ammortamento della terra e dei macchinari.

1 ettaro di seminativo con ottima resa in Sicilia costa non meno di 10\15.000€. Ammettiamo di coltivare grano ogni anno e avere sempre un'ottima annata (impossibile perchè un po' di rotazione e riposo di anno in anno ci vuole), dopodichè venderlo a 30€ al quintale sempre (impossibile perchè i prezzi sono così ballerini che 30€ al quintale costanti esiste solo nel paese del gatto e la volpe) e ricavarci un utile netto di 76€ ad ettaro... ebbene dopo 100 anni consecutivi di seminare frumento (si, cento anni consecutivi) avrò guadagnato 7600€ che non mi permettono manco di rientrare dall'acquisto del terreno comprato 100 anni prima! Mi ci vorranno 200 anni per avere un po' di utile. E in questi 200 anni quanti trattori, aratri e seminatrici avrò comprato?

Se non inventano la pillola dell'immortalità, con i prezzi e i costi attuali del frumento, dubito che ci siano dei guadagni prima di 500 anni dall'acquisto di quel famoso ettaro di seminativo.

Scusate la mia ironia ma il mio ragionamento assurdo era per farvi capire che i margini di guadagno sono così ridicoli che uno dovrebbe campare 500 anni per riprendere le spese di acquisto dei terreni (e per 5 secoli tutto deve filare liscio anno dopo anno).

Ma nonostante tutto sono ottimista, si spera sempre che le cose cambino in meglio e sono fiducioso che in futuro avverrà questo cambiamento.


08/11/2015, 4:23
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Ritieniti fortunato perché mediamente i terreni a seconda della qualità hanno un prezzo che si aggira tra i 2e i 5euro al metro nel restodi Italia e nn ti dico gli affitti.
Se ti llamenti del duro a 30euro, pensa a chi da noi semina tenero a 18 euro o la soya che se phrvero ha buoni prezzi ma produzioni ridicole x ettaro e alla fine ha la stessa plv x Ha , idem x il colza.
In media in Piemonte sta chiudendo 5aziende la settimana come saldo da ormai 10anni , se nn fosse x il boom dei noccioleti che nn si sa finisce. A quando duri , sarebbe peggiore

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08/11/2015, 6:32
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Ciao Grintosauro,
Non mi lamento affatto di questo prezzo, anzi! Ho per fortuna pure la terra di proprietà (50ha in parte ereditati e in parte comprati) e quindi non devo pagare nessun affitto o peggio ancora un mutuo se no avrei chiuso baracca.

Dico solo che non mi faccio illusioni e cerco di non illudere chi si avvicina a questo mondo perchè 30€ a quintale col grano duro non si vedevano dal lontano 2007! in Quel anno il prezzo arrivò a 40€ al quintale e tutti seminarono frumento, l'anno dopo il prezzo scese a 8€ al quintale (era appena scoppiata la crisi del 2008) e non ti dico il bagno di sangue che c'è stato fra tutti gli agricoltori della zona (abito a Monreale in provincia di Palermo).
Ha resistito solo chi aveva un altro lavoro (io lavoro come tecnico informatico all'ospedale), chi era già pensionato o chi aveva dei risparmi da parte. Tutti gli altri hanno dovuto chiudere l'azienda, vendere i terreni e tentare la fortuna in nord-Italia o nel resto dell'Europa (ma ahimè molti sono ritornati più poveri di prima perchè stavolta c'era crisi per tutti).

In questi ultimi 5 anni il grano l'ho chiuso sempre a un prezzo medio di 20-22€ al quintale. Quest'anno già ad Agosto ho chiuso il prezzo a 30€ al quintale e mi è sembrato un miracolo perchè solo con questo prezzo sono riuscito a pareggiare i conti. C'è da dire però che lo scorso autunno ho dovuto seminare frumento 2 volte sullo stesso terreno a causa della siccità prolungata e nel frattempo le formiche insieme ai colombi e ai topi si erano pappati tutta la prima semina (malgrado il frumento l'ho comprato conciato)

All'utente Alessio88 (siciliano come me e pure della mia zona) che ha iniziato il forum e sta cercando di fare un business plan, consiglio di non calcolare il prezzo del frumento a 30€ al quintale ma a 20-22€ al quintale che è la media degli ultimi 5 anni a cui ho effettivamente venduto io in Sicilia.
Poi i 35/45 quintali ad ettaro sono solo teorici perchè in pratica a secondo dell'annata te ne può fare molto di più o addirittura niente!

Altro consiglio quindi che ti do è quello di calcolare gli imprevisti che ci sono sempre (e quindi si potrebbero chiamare "previsti") te ne elenco alcuni che capitano sempre a rotazione tutti gli anni a me e a tutti i miei vicini:

-Trattori e relativi accessori che si rompono durante la fase cruciale della semina

-annata così inspiegabilmente scarsa che quello della trebbia ti dice “o facciamo 50 e 50, o mi paghi in euro le ore di lavoro oppure niente” e ti lascia il frumento a raccogliere e a quel punto lo puoi svendere solo ai pastori che ci portano gli animali a pascolare

-annata ottima, rese fantastiche di quasi 10q/ha e… il prezzo di vendita che crolla sotto i 10/15€ al quintale (mi è successo nel 2008 a 8€ e nel 2012 a 13€)

-erbe infestanti che malgrado i diserbanti hanno preso lo stesso il sopravvento (e quello della trebbia ti dice "troppo sporco, facciamo 50 e 50 o niente")

-siccità (nel 2014 abbiamo avuto 8 mesi di siccità estrema: non ha piovuto da inizio maggio fino al 31 dicembre, a Natale ero a mare a fare il bagno e poi a capodanno 5 giorni di neve tutti in una volta: un disastro! Ho dovuto seminare appunto 2 volte frumento l'anno scorso)

-scirocco in anticipo a marzo/aprile con allettamento impressionante delle spighe (come se fossero passati gli alieni a fare i cerchi nel grano e quello della trebbia ti dice "neanche per trebbiare, ti faccio risparmiare questi soldi, ciao ci vediamo il prossimo anno")

-semina di grano con scarsa germinabilità (malgrado le garanzie che ti danno del 99,9%)

-forti piogge in alcuni periodi cruciali come la semina o la raccolta che non ti permettono di lavorare

-rave party abusivo (i miei vicini hanno avuto pure questa bella new entry fra le disgrazie tanto per restare al passo con i tempi che cambiano!)

-colombi, formiche e topi durante la semina sono la settima piaga d’Egitto! (non per niente gli antichi egizi veneravano i gatti)

-animali come mucche e pecore che scappano di notte dagli allevamenti vicini, scavalcano il tuo recinto (se ce l'hai) e fanno festa la settimana prima della raccolta. E il vicino magari ti aveva aiutato in passato in un momento critico e che fai? Gli chiedi i danni?

-incendi in estate il giorno prima della trebbiatura e tu sei là che guardi il tuo raccolto andare in fumo senza che puoi fare niente (dove vuoi trovare l’acqua in estate in Sicilia!? Pure che chiami i vigili del fuoco quelli vengono con i Canadair e buttano l’acqua salata del mare. A quel punto non so se sia meglio un terreno solo carbonizzato o un terreno non solo carbonizzato ma con l’aggravante dell’acqua salata!)

-commercianti (che conosci da una vita e quindi ti fidi)che si prendono tutta la merce di un'ottima annata e alla fine falliscono, chiudono, emigrano, scompaiono nel giro di una notte, buttano tutte le loro schede sim del telefonino e non ti pagano neanche 1€



Insomma, ce n'è sempre una e chi coltiva frumento come me, te ne potrà raccontare un'altra dozzina di imprevisti che stai tranquillo ti capiteranno ogni anno.
Meglio prenderla a ridere.

Un ultimo consiglio: IL SORRISO NON TI DEVE MANCARE MAI!
Ogni anno ci sono sempre dei problemi, ma se l’affronti con il giusto ottimismo puoi tirare avanti, altrimenti lascia perdere


09/11/2015, 22:55
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Alcuni paiono più problemi legati alla gestione agronomica che a eventi i se per se nn prevedibili. .
Dare la colpa al diserbo o al vento. O al terzista non e indice di professione aa lita in un settore come il nostro.
Senza nulla togliere nello specifico, gli errori di valutazione li facciamo tutti, l importante e non farli due volte, l antica legge del fiammifero, fregato ina volta nn lo freghi due.
qui sta diventando endemica la grandine ogni anno il 10% in media se ne va x quel motivo dove passa nn raccogli piu nulla e con l allungamento dei cicli nn e il massimo..
Eppure quest'anno il grano ci sarà un aumento delle superfici

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10/11/2015, 6:19
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