Finalmente sono riuscito a pubblicare l'immagine del cimelio.
Riconosco che con la mia modifica ho offeso la storia e le fatiche che accompagnano lo spirito di questa macchina, però a mia scusante ho che la mia era molto più danneggiata, inoltre ho proceduto ai tagli e eliminazioni con rispetto verso nonni e bisnonni che forse più dei nipoti mi capiranno.
Ora il vecchio tamburo battitore da ammasso di ruggine a forza di lavorare sta ridiventando lucido, e
la vecchia ruota moltiplicatrice, che in chissà quale malcapitata peregrinazione sulle aspre mulattiere della montagna, si è spaccata quasi certamente per una scivolata vuoi del portatore vuoi del mulo........
Quelle difficili saldatura su ghisa parlano di sensi di colpa collettivi per la imperdonabile distrazione, che ha portato danno a tutta la comunità montana.
Quella che oggi è poco più di una saldatura, all'epoca voleva dire riprendere il bastone per la trebbiatura, oppure la molto più facile e efficiente trebbiatura meccanica benché azionata manualmente.
Oggi tale ruota sta appesa sul frontale di casa ed è la decorazione di cui vado più fiero.
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