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PUNTIROLI NEI CEREALI 
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Salve, ho riscontrato la presenza di puntiroli nei cereali da me conservati. Mi chiedevo se foste a conoscenza di un rimedio per poterli debellare, possibilmente compatibile con l'uso che faccio dei cereali, ovvero alimentare gli animali. Non sono in possesso del patentino per poter acquistare i prodotti specifici. Dal momento che si tratta di diversi quintali, come posso fare per arginare il problema senza dover buttare tutto il prodotto infestato? Qualsiasi consiglio è gradito. Grazie Turro


10/09/2018, 14:19
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Temo che il problema, da come viene posto, non abbia soluzione.
La disinfestazione del cereali immagazzinati viene effettuata da personale specializzato sigillando i silos e adoperando fumigazioni (ne esiste una biologica a base di CO2 realizzata anche con immissione in autoclave, ma si usa anche fosfuro di Al altamente tossico spesso in combinazione con la Co2; anticamente si mettevano i sacchi in fosse per sfruttare la traspirazione naturale di Co2 da parte delle cariossidi).
Esistono poi prodotti a base di deltametrina ma evidentemente vanno bene per sementi non per cereali destinati all'alimentazione di bestiame.
Altro metodo è fisico per mezzo della temperatura, ma bisognerebbe avere mezzi e modo per portare i sacchi di granella a temperature superiori ai 50 °C per 48 ore.


11/09/2018, 20:46
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ti ringrazio anche se mi hai dato una brutta notizia, comunque mi figlio ha trovato un prodotto specifico per arginare il problema .
non l'ho ancora visto ma mi ha detto che dopo 21 gg di sospensione è ok per l'alimentazione anche umana.
sono molto' scettico a riguardo, leggero' le prescrizioni magari aumentando il tempo di sospensione
grazie ancora


12/09/2018, 20:40
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Mi potresti p.f. dire il nome della sostanza attiva? L'intervallo di 21 giorni starebbe scritto in etichetta?


12/09/2018, 21:40
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Mi scuso del ritardo ma dovevo reperire le confezioni ,perche' sono 2
-una è al piretro con 2 gg di sospensione
-l'altra è pirimifos-metile senza alcun richiamo alla sospensione
salve


15/09/2018, 13:34
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Immaginavo. Avevo in effetti cercato e visto entrambi i prodotti e letto anche le etichette.
Per i prodotti fitosanitari per disinfestazione, a motivo delle particolari caratteristiche d'uso, si ragiona non tanto sul concetto di intervallo di sicurezza ma su quello di LMR = limite massimo di residuo (es. per il pirimifos metile su riso esso è fissato in 0,5 ppm =0,5 mg/kg, come da Regolamento Ue 53/2016), dunque a livello non professionale mi paiono prodotti di impiego alquanto problematico.
Il prodotto contenente piretrine naturali in etichetta ha un intervallo di sicurezza di 2 gg (il piretro naturale è fotolabile e degrada cmq rapidamente), tuttavia sta scritto che le partite di cereali destinate all'alimentazione devono essere sottoposte a prolungata ventilazione e pulitura prima del consumo.

Tra l'altro la disinfestazione con prodotti liquidi o polverosi richiede di regola attrezzature specifiche in modo da raggiungere uniformemente tutta la massa di granaglia, e personalmente non avrei idea di come si possa fare a livello di magazzino domestico.

Se intendi lo stesso provare io ti consiglierei di stare sul piretro naturale.


15/09/2018, 17:36
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Per il discorso di come distribuirlo pensavo di mettere in un fusto ( 1,5 ql.) e poi distribuire la polvere e girarla con un bastone in modo che si distribuisca in modo uniforme .
volevo porti una domanda : -sei io eccedessi con il prodotto in modo pesante che cosa puo' succedere ?
grazie


16/09/2018, 12:44
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turro ha scritto:
...: -sei io eccedessi con il prodotto in modo pesante che cosa puo' succedere ?
grazie



R.:- Succede che vai oltre il Limite Massimo Residui, perciò sei fuori norma: anche se immagino tu non voglia vendere le granaglie, e dunque non soggetto in pratica a controlli ARPA, essere oltre la soglia ammessa significa che tossologicamente non va bene.
Tra l'altro in polvere secca c'è il pirimifos-metile, (LMR su frumento = 0,5 mg/kg), in quanto il piretro naturale è in soluzione liquida. Il pirimifos-metile viene impiegato per la disinfestazione diretta poiché, a parte gli effetti tossici tipici dei fosforganici famiglia chimica a cui appartiene, non sono documentati a suo carico effetti cronici per l'uomo né aspetti teratogeni, mutageni, cancerogeni, dannosi all'apparato riproduttore.

Questo è quanto mi sento di dire.

http://www.agromagazine.it/wp/insettici ... magazzini/" target="_blank" target="_blank


16/09/2018, 19:35
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