magari...ma ho solo due ettari di pascolo nell'uliveto, non mi bastano per tutto l'anno. e non c'è possibilità di pascolo vicino al terreno dove terrò le asine! la mia zona è una infinita distesa di vigneti con qua e là qualche uliveto! quel campo in affitto è un pò distante da dove terrò la asine, quindi se lo affitterò lo utilizzerò per far fieno e mangime. ma intanto spero che qualcuno mi illumini sul prezzo al quintale del fieno e sinceramente spero davvero di starci dentro,almeno in parte, col ricavato dell'uva!
il problema e' il trasporto fin laggiu' che e' piu del valore del fieno qui mi sa.
a questo punto visto che gli asini sono frugali , forse ti converebbe fare tutto grano foraggero e poi imbalalre la paglia , da preferire al orzo , per vari motivi , primo fra tutti la assenza di rista
oggi ho ricevuto i valori medi per ogni provincia pubblicati dall'assessorato regionale. il fieno è sotto i 15, devo far bene i calcoli, ma dovrei starci dentro teoricamente. grazie dei consigli. scusa, cos'è il grano foraggero?
Un altra cosa che potresti fare per aumentare la disponibilità di foraggio, ma sempre con il rischio che la siccità arrivi presto, seminare l'avena a settembre in modo che prenda la prima pioggia e poi farla pascolare fino a marzo non oltre, dopo sospendi e la mandi a seme, se piove regolare anche a maggio riesci bene, quindi in questo modo hai una doppia produzione erba e granella, l'unica accortezza che il seme da impiegare deve essere un po' di più almeno un 30/50% rispetto alle dosi usate in zona; dopo l'anno successivo, seminare la sulla che rimarrà nel terreno almeno due anni il primo sfalcio è ricchissimo e molto equilibrato per la presenza di altre piante appartenenti ad altre famiglie botaniche e poi il secondo di pura sulla molto più proteico, ma il secondo taglio lo potresti evitare pascolandolo, saluti, Mario