analisi dettagliata e tecnica che mette in evidenza come anche le concimazioni vanno programmate caso x caso anche il fosforo è da utilizzarsi in presemina ma la segale che utilizzo ha?xchèpotrebbe anche nn esserci convenienza ad alzare il grado proteico
L'analisi di Grinto è molto interessante. Ne terremo sicuramente di conto. Credo che ci orienteremo o sul'' 8/24/24 o sullo 0/10/20. E poi in copertura Nitrato Ammonico. Posso chiederti una cosa? Hai scartato sempre il Solfato Ammonico. Per quale motivo? Titolo troppo basso di azoto e squilibro fra quantità utilizzate e prezzo d'acquisto? O ci sono altri motivi? Chiarisco che i terreni seminati a segale in parte verranno utilizzati per la granella, in parte come erbaio.
il solfato ammonico non lo mai usato e qui non si trova cosi facilemnte.
in genre nella mia zone non viene usato tranne nel caso dell'entec26( che e' a base solfato ammonico) anche prche fortemente idroscopico , e non conviene molto immaganizzinarlo , come avviene per l'urea che viene trattata sopratutto quella perlinata con sostanze che non la fanno raggrumare
oltre tutto ha la tendenza di acidificare un po i terreni , e sebbene sarebbe utile utilizzarla nei terreni argillosi calcarei , in quelli limosi sabbiosi , che sono sempre leggemrnte sub acidi , viene preferito il nitrato ammonico
x il fosforo se visto che 40/50unita di fosforo alla semina sono piu che sufficenti per far partire la coltura ,dopo tutot l'assorbimento del fosforo e' limitato piu dalle basse temperature piu che da un effettiva carenza nei terreni
logicamnewte se faccio monocoltura e asporto la paglia e non reintegro con del eltame( dove la apglia e' usata come strame nel giaciglio dgli animali) devo apportarlo con al concimazione ..
ma in genere la concimazione localizzata al mais in caso di otazione e' piu che sufficente , a meno che di pH sballati ( troppo calcareo o acdita del terreno sotto il 6) bisognera aggiungerne un po , o calcitare..
poi avrei uan doamnda da fare a chi ne sa piu di me, visto che e'un dubbio che da un po di tempo
tralasciando quello che al direttiva nitrati dice : il passaggio da azoto organico tipo l'urea , ma anche il solfato ammonico , a nitrato , avviene per ossidazione . in genere in un terreno piu andiamo profondo e meno ossigeno dovrebbe esserci , perche strettamente correlato alla micro e macro porosita del terreno stesso,
per cui se io vado a interrare una conciumazione a base di urea o solfato ammonico , con l'aratura (assieme eventualmente a potassa e letame ) diciamo un terzo del fabbisogno totale , essendo lo ione Nh3, tratnuto dai colloidi , avro piu o meno perdite x lisciviazione , o perdite x evaporazione dell'ammoniaca anida , ripsetto a un dispribuzione piu superficiale , questo naturalmente in caso io vada a seminare la segale in primavera , per un utilizzo come erbaio e non come coltura a seme.
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
Re: Piano concimazione Segale
14/12/2012, 20:07
grintosauro ha scritto:
marco77 ha scritto:ma per la segale ha senso un piano così particolareggiato? chiaramente con concimi tipo entec non distruggi i batteri ma li inibisci temporaneamente e inattivi la nitrificazione
pensala come vuoi , ma in un terreno a basso contenuto di sostanza organica, dati alla mano , alla lunga,anno dopo anno non hai via via dei problemi legati alla nitrificazione. possono fare tutte le analisi batteriologiche che vuoi al terreno dove non facendo sovesci , o non apportando letame o composto , oltre l'interramento dei residuicolturali, ma molti hanno visto che l'efficacia diq uesti concimi diminuisce , perche si allungano i tempi di nitrificazione , sopratutto nei terreni non irrigui ...
la mia voleva essere una precisazione sul termine, è chiaro che se non hai sostanza organica e non fai in modo di incrementarla è normale che hai problemi nella nitrificazione, ma questo per me lo hai con qualsiasi concime, ma non puoi indicare come causa diretta il concime perchè vai contro anche le caratteristiche tecniche del concime stesso (stressiamo gli utenti del forum a non parlare negativamente di qualsiasi cosa). Comunque ci sono tecnologie di concimi a lenta cessione che non inibiscono la flora batterica ma sono a lenta cessione perchè il granellino possiede una membrana che si degrada e rilascia la sostanza lentamente.
in genere l'entec26( solfato ammonico piu l'inibitore della nitrificazione) e' maggiormente usato per le clture primaverili estive , mais sopratutto nelle aziende zootecniche , mentr eil sulfammo ( tanto x essere di par conditio..) ea piu utilizzato per le colture a paglia , per effetto che l'azoto era imbrigliato da un reticolo di zolfo , o per lo meno ce l'hanno speigato cosi.. senza parlare dei costi dei concimi a lenta cessione vs i concimi semplici. mettiamo in paragone la plv/ha del mais irriguo , con al plv/ha di un orzo opp segale ovvio che se ho un rivaco totale doppio , saro' piu propenso a spendere per il mais piuttosto che un segale/orzo triticale ..
io sono piu propenso a utilizzare un nitrato ammonico in un terreno tendenzialemnte povero di S.O. perche piu diretto , rispetto a un lenta cessione , cercando di fare una rotazione con con della soya , girasole/colza o mais o una trasemina di trifoglio. , al limite se ci fosse la possibilita di irrigare fare un sorgo da biomassa come sovescioe covercrop , o cattura azoto..
piu che andare a spendere soldi sugli organo minerali , in cui l'effetto della S.O. si esaurisce nel ciclo produttivo , e non aumentasostanzlmente la quantita nel terreno , gia meglio usare un compost visto che apporti 250q.li di ss e nn quei 4/5qli quando va bene degli organo minerali..
perconto mio i terreni che NATURALEMNTE hanno una % sufficente di S.O. in italia sono molto pochi , in genere salvaguardare la S.O. nel terreno e' grazie a cncimazioni letamiche compost , rotazioni con soya e erba medica, sovesci di colture intercalari , quando non si riesce ad adottare le pratiche cui sopra.. gia anche l'interramento dei residui colturali e' uan buoan pratica , posso essere daccordo sull'imballare la paglia se ho un azienda zootecnica, ma andare a vendere la paglia , o gli stocchi ( o i residui della soya) per poi andare a fare dei sovesci e dover integrare con della potassa e perfosfato , non so finoa che punto possa aver senso .. non erano pochi gli allevaotri nella mia zona che interravano la paglia, per poi usare nei box la lolla di riso o truccioli di pioppo , andando a limitare al minimo indispensabile le concimazioni fosfopotassiche , avendo sempre dei tereni con delle fertilita superiori agli altri.. quello che non spendo in concimi e spago/rete gasolio , lo spendo in lettiera.. punti di vista..
Però Grinto converrai che su un terreno sabbioso sia pur sempre meglio utilizzare un concime organo-minerale, che rilascia più lentamente gli elementi minerali, piuttosto che un concime con inibitore della nitrificazione. E questo anche se abbiamo apportato compost, abbiamo fatto sovesci o quant'altro. Non credi? In effetti il Solfato Ammonico con la sua alta componente di anidride solforica può acidificare eccessivamente il terreno, specie nei terreni sabbiosi. Bisogna tenerne di conto ed era una variabile che invece non avevo inizialmente considerato. Vada per il Nitrato Ammonico. Sono d'accordissimo su quanto scrivi riguardo paglia e residui colturali.
se apporti letame o compost certamente nn userai concimi organo minerali.che senso ha? io sono un compstsponsorizzante nel senso che funziona ed ha un costo veramente irrisorio
sec me dipende dalla quantita di sabbia presente nel terreno , anni fa nei terreni piu sabbiosi abbiamo fatto delle integrazioni di zeolite e di ossido di calcio x evitare l'eccessiva acidificazione , e per dare un po di struttura al terreno e i benefici dopo alcuni anni di applicazione cmq si sono visti ,sopratutto aumentando i colloidi nel terreno e' aumentato il potere adsorbente nei riguardi dell'ammoniaca , sia come refluo zootecnico che chimica.
in genere la minore organicita del terreno si evidenzai in quelli pesanti , peche ne aumenta l'asfitticita', e ne diminuisce la prsenza di maCROPOROSITA e di conseguenza quando piove l'acqua penetra meno e tende in collina a scivolare via portando via lo stato fertile..
il problema dei concimi organo minerali e' il titpolo degli elemnti , per cui se x es vogliamo apportare 100unita di potassio ad ettaro bisogna andare con 5/6 q,li di con org/minerale contro i 2/3di qualsiasi altro complesso..
oltre tutto prendere un compost che non sempre e' il biodigestato dei "polmoni" a biogas metano , ma molte volte è il residuo asciutto dei fanghi di depurazione , disidratarlo e unirlo a dei concimi semplici ... insomma .....
tanto vale a costo inferiore far eun cover crops con della veccia o pisello , o con del trifoglio traseminato, oppure cercare uan rotazione con soya girasole colza .... o mettersi daccordo e ritirare gli sfalci delle aiouole , se proio nn si ah la possibilita di avere del letame
HO LA TENTAZIONE DI APRIRE UNA CRITICA probabilemnte non e' questo il caso in essere , PERO' e' mai possibile che da una parte se chiedi in affitto un terreno x allevare bovini ti chiedono un canone di affitto quasi 1aapri alla meta della plv dei cereali ( alla faccia della 203/82 che vietava al mezzadria) e dall'altra chi non ha animali ha dei terreni che la S.O. anno dopo anno la vedono col binocolo?
Possibile che la buona pratica agricola x i secondi , non valga? o si arriva a speculare sulla paglia per poi andare a comprare compost/fanghi per riequilibrarla?
E' sempre vero che il calcolo economico abbia la meglio sulle buone pratiche agricole?
oltre tutto prendere un compost che non sempre e' il biodigestato dei "polmoni" a biogas metano , ma molte volte è il residuo asciutto dei fanghi di depurazione , disidratarlo e unirlo a dei concimi semplici ... insomma .....
grinto io mi riferisco all'ammendante compostato misto prodotto da aziende certificate aderenti al CIC
eugenio ha scritto:se apporti letame o compost certamente nn userai concimi organo minerali.che senso ha?
Sono terreni vermanete molto poveri di sostanza organica e per questo ritenevo giusto aumentare la dose di organico apportando oltre che ammendanti anche fertilizzanti organo-minerali. Lo trovi insensato dal lato agronomico? Per esempio, dalle mie parti, sulle colture orticole si è soliti preparare i terreni interrando letame maturo o stallatico, concimando poi in pre-trapianto o pre-semina con degli organo minerali. Ma forse sui cereali ha meno senso (in questo specifico caso sulla segale)?
Comunque Grinto nell'entroterra pisano i migliori risultati su grano duro sono stati ottenuti con concimazioni a base di organo-minerali.