Ho un ettaro di medica di 2 anni e ho appena raccolto il terzo taglio. Siccome vedo che all' aumentare dei tagli diminuisce la produttività in termini quantitativi, siccome lunedì pioverà, vorrei provare a buttarci 80 kg di urea. So che la medica è una azoto fissatrice ma vorrei provare. Secondo voi son solo tempo e denaro buttati o corro, anche eventualmente, il rischio di squilibrare l' azoto fissazione ? Ben accette tutte le critiche e tutte le opinioni
Noi in azienda sulla medica non somministriamo azoto in copertura, lo mettiamo (poco) solo all'impianto come effetto starter, in copertura mettiamo solo fosforo, e anche potassio in un terreno che è carente. Eccesso di azoto in copertura provoca diradamento della cotica. Come concime utilizziamo un concime minerale semplice con sali misti organici e microelementi somministrato a fine inverno.
Con "eccesso" di azoto in copertura che dosi intendi per ettaro ? Seconda domanda: se non somministrato in eccesso, si hanno dei vantaggi percepibili o no ?
Secondo me, ma non sono esperto del settore, quindi lascio i consigli a chi ne sa, io ti scrivo da quello che è la mia esperienza in azienda e la medica la usiamo per la rotazione, poi vendita e non per alimentare , non alleviamo ruminanti, la concimazione azotata ha senso a partire dal 3- 4° anno se la medica si dirada dalla cotica e altre essenze prendono il suo posto, una concimazione azotata sui 100 Kg./ha alla fine inverno per favorire le graminacee specie di primo taglio, ne beneficia a favore di una maggiore produzione complessiva. Comunque le concimazioni dovrebbero essere sempre supportate da analisi in modo da capire le dotazioni dei vari terreni, un medicaio si dirada anche con scarso apporto di fosforo in terreni con scarsa dotazione di tale nutriente. Anche un terreno con PH tendente all'acido non è gradito, e la vita del medicaio è più corta.