Salve a tutti, da un po di tempo mi trovo a leggere articoli che con una certa insistenza sottolineano i vantaggi della minima lavorazione per la semina di cereali. Io produco grano tenero e grano duro (quest'ultimo in misura minore perché ho un grosso appezzamento con terreno che tende a fare ristagno idrico).
Al momento uso una coltivazione tradizionale. Alterno i cereali con il foraggio (lupinella, trifoglio e loietto mischiati). Quindi in estate aro il terreno su cui c'era il foraggio che quindi presenta un elevata concentrazione di erba alta pochi cm. Poi in autunno faccio 1-2 ripassi con erpice a dischi e infine semino con la seminatrice.
Fare minima lavorazione dovrebbe significare per me fare 2 ripassi con l'erpice a dischi (oppure una con erpice a molle, ed una con erpice a dischi prima della semina).
Quello che non ho capito è se ci sono controindicazioni. Il terreno è di medio impasto con una percentuale argillosa non trascurabile. Il risparmio che avrei sarebbe solo il gasolio dell'aratura, ma di solito aro con un trivomere senza scendere molto in profondità, ad ogni passata rivolto quasi 150cm di terra quindi non credo di risparmiare moltissimo, specie se poi questo comporta una minor resa di cereali per via delle infestanti che, immagino, saranno favorite dalla minima lavorazione rispetto all'aratura.
Il passaggio col ripper o con la fresa a mio avviso sarebbe invece ancor meno vantaggioso in termini di tempi e costi (il ripper richiede molta potenza, e la fresa fa avanzare molto lentamente, creando una suola di lavorazione).
Voi l'avete provata la minima lavorazione? Che differenza di resa avete riscontrato?
Noi seminiamo in minima lavorazione ogni anno circa il 30-35% della superficie totale aziendale, utilizziamo la seminatrice combinata con erpice rotante, sia per cereali che per soia o pisello. E quella da sodo se facciamo un secondo raccolto dopo orzo o alla semina di un cereale dopo mais o soia. Il terreno è di medio impasto sull'argilloso e non fa particolare crosta superficiale. Solamente se i terreni sono calpestati rinunciamo a questa pratica, come cereali e pisello le rese sono identiche a quelle con lavorazione comprendente aratura, ma cerchiamo di far ruotare i vari appezzamenti in modo da arare ogni 2 anni se non c'è forte calpestio e i terreni drenano a sufficienza è una pratica che utilizziamo da oltre 15 anni.
sui cereali autunno vernini dopo soia, che lascia il terreno pulito e con pochi residui, sono sufficienti una passata di estirpatore ed erpice rotante, o anche solo una passata di rotante e si può seminare con rese uguali a chi ara
dopo mais se fai queste queste lavorazioni e vai a seminare con una seminatrice tradizionale ti ritrovi a doverti fermare spesso perchè la seminatrice fa effetto rastrello e accumula i residui, dovresti entrare con una seminatrice da sodo direttamente sulle stoppie dopo prato penso sia lo stesso, perchè c'è una quantità importante di erba in superficie che andrebbe interrata o ben impastata con il terreno per evitare i problemi come dopo mais
secondo me la minima lavorazione è fattibile su terreni relativamente puliti, se uno dispone di attrezzatura tradizionale se il frumento è la tua coltura principale, un'aratura leggera per rompere il prato e interrare un po' di letame la farei piuttosto farei una minima lavorazione per seminare l'erbaio dopo frumento, soprattutto se raccogli la paglia e hai il terreno bello pulito
Simo95 ha scritto:sui cereali autunno vernini dopo soia, che lascia il terreno pulito e con pochi residui, sono sufficienti una passata di estirpatore ed erpice rotante, o anche solo una passata di rotante e si può seminare con rese uguali a chi ara
dopo mais se fai queste queste lavorazioni e vai a seminare con una seminatrice tradizionale ti ritrovi a doverti fermare spesso perchè la seminatrice fa effetto rastrello e accumula i residui, dovresti entrare con una seminatrice da sodo direttamente sulle stoppie dopo prato penso sia lo stesso, perchè c'è una quantità importante di erba in superficie che andrebbe interrata o ben impastata con il terreno per evitare i problemi come dopo mais
secondo me la minima lavorazione è fattibile su terreni relativamente puliti, se uno dispone di attrezzatura tradizionale se il frumento è la tua coltura principale, un'aratura leggera per rompere il prato e interrare un po' di letame la farei piuttosto farei una minima lavorazione per seminare l'erbaio dopo frumento, soprattutto se raccogli la paglia e hai il terreno bello pulito
In effetti faccio come dici tu. Aro non troppo profondo (30-35 cm) l'erbaio per interrare il prato rinato dopo la falciatura, mentre sulle stoppie passo col frangizolle completamente aperto e poi semino l'erba per il foraggio in modo da fare rotazione cereali-erbaio e viceversa