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Irrigazione colture erbacee tecniche e modalita'
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simoinno
Iscritto il: 27/07/2008, 19:32 Messaggi: 7
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ancora non ho avuto la possibilità di iniziare il mio esperimento sull'idroponica... penso di farcela per la primavera prossima... vi farò sapere
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04/01/2010, 19:36 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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Francesco ha scritto: Ciao simoinno, l'idroponica è una coltivazione complessa e molto specializzata, se puoi specifica meglio i tuoi dubbi, come ben saprai la coltura idroponica scinde le pianta dal legame con il terreno, la coltivazione avviene in acqua e quindi noi dobbiamo fornire alle piante tutto ciò di cui hanno bisogno, un continuo ricambio d'acqua, elementi nutritivi, sostegno, perché non sono ancorate nel terreno, giusti livelli di umidità e temperatura se alla fine vogliamo avere un buon risultato. Aspetto tue notizie. Saluti Francesco ma come si fa a dare tutti gli alimenti e microelementi presenti nella terra.. poi il sapore, l'odore sono uguali ???? mi sembra un metodo poco naturale, magari valido solo sulle astronavi del futuro?? ciao Nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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04/01/2010, 20:47 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10203
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hai ragione Pioppino x farla bene necessita di attrezzature ed elevata esperienza in materia Poco adatta per gli usi hobbistici
_________________ I
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05/01/2010, 0:53 |
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plml81
Iscritto il: 26/11/2009, 17:48 Messaggi: 118 Località: bari
Formazione: Laurea in scienze e tecnologie agrarie
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simoinno ha scritto: ancora non ho avuto la possibilità di iniziare il mio esperimento sull'idroponica... penso di farcela per la primavera prossima... vi farò sapere Le giuste informazioni puoi trovarle su questo sito http://noria.ba.cnr.it Se posso esserti utili puoi chiedere consigli, ho una piccola esperienza in materia, ho fatto la tesi su questo argomento. cosa intendi coltivare? con che metodo?
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05/01/2010, 10:55 |
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plml81
Iscritto il: 26/11/2009, 17:48 Messaggi: 118 Località: bari
Formazione: Laurea in scienze e tecnologie agrarie
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ma come si fa a dare tutti gli alimenti e microelementi presenti nella terra.. poi il sapore, l'odore sono uguali ???? mi sembra un metodo poco naturale, magari valido solo sulle astronavi del futuro?? ciao Nino[/quote] Si che sono uguali, so buoni, Tutto cio di cui ha bisogno la pianta viene dato attraverso la soluzione nutritiva (ovvero acqua + sali, es. nitrati, fosfato, ecc....). per l'agricoltore c'è una migliore gestione dell'acqua e degli elementi nutritivi a patto che ci sia una sufficente preparazione tecnica.
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05/01/2010, 11:00 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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plml81 ha scritto: ma come si fa a dare tutti gli alimenti e microelementi presenti nella terra.. poi il sapore, l'odore sono uguali ???? mi sembra un metodo poco naturale, magari valido solo sulle astronavi del futuro?? ciao Nino Si che sono uguali, so buoni, Tutto cio di cui ha bisogno la pianta viene dato attraverso la soluzione nutritiva (ovvero acqua + sali, es. nitrati, fosfato, ecc....). per l'agricoltore c'è una migliore gestione dell'acqua e degli elementi nutritivi a patto che ci sia una sufficente preparazione tecnica.[/quote] io continuo a dubitare del risultato finale... solo cambiando terra aria da un posto all'altro cambia il sapore e l'aspetto ... poi quando si predilige la produzione e non si ha la pazienza della natura.. i risultati sono sempre peggiorativi.. ammetto di essere prevenuto, ma se pensi come siamo ridotti a cecare di opporsi ai sistemi naturali.. ciao nino
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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06/01/2010, 12:32 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10203
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queste sono cose per "grandi" coltivatori
vuoi mettere lo sfizio di tirare un filo d'erba tra i filari? di sarchiare e sentire l'odore della terra smossa?
_________________ I
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06/01/2010, 12:54 |
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simoinno
Iscritto il: 27/07/2008, 19:32 Messaggi: 7
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Penso anche io che non sia molto semplice però provo ugualmente... Non posso certo usare le attrezzature altamente tecnologiche che possono usare le grandi aziende ma sono convinto di poter ottenere ottimi risultati. Se potrò contare sull'aiuto di alcuni miei prof del Tecnico Agrario penso che potrò anche tenere sotto controllo i livelli di nutrienti nella soluzione nutriente... Ho letto un libro veramente ben fatto che spiega molte cose, anche se io dovrò fare una mescolanza delle varie tecniche per ottenere quella più funzionale per me. Comunque sento di potercela fare, anche perché posseggo discrete conoscenze in materia di piante, e cercherò di fare il mio meglio.... vi terrò informati! Rispondendo alle domande poste nella discussione posso dire che tutti i nutrienti (macro- meso- e micro- elementi vanno aggiunti nella soluzione e stare ben attenti alle eventuali carenze (caratterizzate da sintomatologie più o meno caratteristiche). L'odore e il sapore dei prodotti sono del tutto uguali ai prodotti che normalmente compriamo in quanto la fisiologia della pianta, da quel che so, non cambia, se non nelle radici dove si possono formare apposite strutture (parenchima aerifero) atte a portare l'ossigeno (non l’anidride carbonica in quanto le radici non effettuano la fotosintesi) alle radici immerse nei liquidi. Inoltre alcuni prodotti agricoli che comperiamo sono realizzati in idroponica in quanto questa tecnica permette di coltivare vegetali in terreni non adatti, richiedono meno fitofarmaci in quanto proprio la distanza dalla terra e il controllo (più o meno stretto) dei fattori nutrizionali e climatici permettono maggiore sanità delle produzioni; questo perché molti agenti di malattia e di danno (funghi, virus, batteri ed altri microorganismi nel primo caso e insetti o altri animali nel secondo) sono localizzati nel terreno e quindi tutte le operazioni colturali, dalla semina alla raccolta, possono far si che i patogeni vengano inoculati nella pianta, con conseguenti infezioni e/o danni. Non c'è dubbio che questa tecnologia abbia davanti un futuro estremamente roseo davanti, difatti permettano la coltivazione di piante in zone dove l'agricoltura non ha mai potuto essere effettuata (ne sono esempi le coltivazioni nelle basi di ricerca in Antartide e prossimamente si pensa anche di usarle nello spazio). Se avete domande posso cercare di rispondervi per quel che so... ciao a tutti!
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15/01/2010, 22:31 |
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pioppino
Iscritto il: 16/09/2009, 15:25 Messaggi: 5161 Località: provincia bologna
Formazione: diploma in elettronica
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io sono molto scettico per esempio hai presente i pomodorini di pachino o i pendolini di napoli.. se presi da li sono buonissimi, ma adesso li vendonoovunque e non so dove li producono ma non sanno più di niente. Anche se li coltivo io nella mia terra sono meno buoni... da cosa dipende?? pensi di poter simulare la terra di pachino?? o delle pendici del vesuvio?? Certo se uno vive nell'antartide o in un deserto o su marte ciao Nino, non è per scoraggiarti si fanno tante cose solo per il gusto di farle..
_________________ Non importa quanto freddo sia l'inverno, dopo c'è sempre la primavera. E. VEDDER
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16/01/2010, 1:23 |
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simoinno
Iscritto il: 27/07/2008, 19:32 Messaggi: 7
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Secondo me il fatto che presi lì siano migliori è ovvio... sono cultivar (divisioni intraspecifiche) che sono state selezionate appositamente per le condizioni locali, quindi per il particolare tipo di terreno e di ambiente. Quelli che compri sono sicuramente diversi in quanto sono stati raccolti a maturazione commerciale e non alla maturazione fisiologica, cioè, vengono raccolti in maniera che quando il consumatore li compra siano maturi al punto giusto, ma visto che dalla raccolta alla vendita passano dei giorni, quando le bacche (il nome botanico del frutto del pomodoro è bacca) vengono raccolte sono ancora in parte non mature. La maturazione viene eseguita in celle frigorifere o in locali più o meno climatizzati in presenza di etilene; nonostante che l’etilene sia uno dei fitormoni responsabili della maturazione il prodotto finito come puoi immaginare non è uguale a quello che è maturato sulla pianta. Se li coltivi nella tua terra (non so ne il tipo di terra, ne come coltivi, ne dove ti trovi, quindi ipotizzo che non siano molto simili alle caratteristiche delle zone dove vengono coltivati storicamente) il risultato varia per il semplice motivo che quella cultivar non è stata ottenuta per quelle caratteristiche pedo-climatiche ma per altre. Pensa al fatto che le piante sono sensibili sia alla luce, alla temperatura e ai contenuti nel terreno e che anche piccole variazioni di uno di questi fattori influenza pesantemente la crescita (ad esempio piccole variazioni dell’acidità del terreno possano bloccare o rendere disponibili gli elementi nutritivi). Coltivando in idroponica queste cultivar, se tutte le condizioni vengono monitorate molto bene, si possano ottenere risultati migliori che coltivando in un terreno che non è quello ove la cultivar è stata selezionata quindi imitare le caratteristiche dei terreni da dove provengono non è impossibile. Logicamente un amatore che si avvicina all’idroponia per la prima volta non può arrivare a certi livelli ma un sistema tecnologicamente avanzato, come sono quelli che vengono usati nella realtà sono in grado di controllare quasi tutti i parametri di crescita. Pensa che in Inghilterra, dove il clima non è certo mediterraneo è stato avviato un progetto per la realizzazione di 7 serre per la coltivazione idroponica di ortaggi che copriranno 91 ettari ed aumenteranno la produzione orticola inglese del 15%. Se non fosse stata usata l’idroponica non sarebbe stato possibile. Lo scopo delle coltivazioni idroponiche, da quando sono nate, è quello di poter utilizzare terreni altrimenti non utilizzabili per vari motivi: troppo rocciosi, inquinati o troppo aridi. La coltivazione idroponica è molto antica, pensa che già in cinesi e gli aztechi la utilizzavano (si trattava di acquaponica che però non si discosta molto dall’idroponica). Si è poi passati a coltivare anche in altre realtà perché si è visto che si possono ottenere risultati anche migliori della coltivazione in terra, logicamente per prodotti di pregio quali gli ortaggi o le piante ornamentali. Leggendo gli articoli che si trovano in rete sull’idroponica sono venuto a conoscenza, che per molti esperti l’uso delle coltivazioni idroponiche potrebbe essere una della soluzioni alla fame nel mondo visto il fatto che la popolazione mondiale è in costante aumento e che le terre coltivate sono stabili o in diminuzione (potrebbero salire di quantità andando a discapito delle foreste vergini). Inoltre con l’idroponica potrebbero diventare autosufficienti piccole realtà poste in luoghi poco accessibili. Oltre a questo fatto si andrebbe anche a ridurre l’inquinamento in quanto se ogni paese coltivasse parte delle proprie derrate alimentari in proprio, non si dovrebbero comprare alimenti da produttori distanti migliaia di chilometri (è la filosofia del: “ A chilometri zero”). Se vuoi informazioni sul futuro dell’idroponica prova a cercare Skyfarm su un motore di ricerca e guarda il primo link che appare, leggi un po’ di articoli in quel sito. Ciao ciao
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17/01/2010, 13:33 |
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