Ciao,
in azienda faccio insilato di erbaio in trincea.
L'erbaio è di avena, orzo, loiessa, veccia, trifoglio alessandrino e pisello.
Dopo la trinciatura (semina e raccolta precoce) il trifoglio ricaccia e lo trebbio per il seme.
In genere ho circa 150/200 q.li ad ettaro di prodotto verde, con 130/150 q.li di insilato, passando dai 70/90 mc verdi a 30/50 mc insilati finali.
A volte ho insilato anche la medica al primo taglio: buon risultato. La medica pura no, perchè ha zuccheri non facilmente fermentescibili e il prodotto finale, senza starter, verrebbe male.
La trinciatura deve essere tanto più corta, quanto maggiore è il tenore di sostanza secca (ovvero minore contenuto di umidità) e avanzato è lo stadio di sviluppo vegetativo della pianta. In genere metto le parti più "secche" sotto e trinciate più corte, mentre l'erba più verde sta sopra tagliata più lunga: i "succhi" rilasciati dall'erba verde inumidiscono la più secca e aiutano le fermentazioni.
La compressione finale deve assicurare un carico uniforme di circa 100 kg/m2 (mattonelle, sacchi di sabbia o ghiaia), in modo da ridurre le perdite dovute alla formazione di un “cappello” inutilizzabile (in genere ho circa il 5% del totale).
Non impiego starter, ma due teli: uni molto fine a contatto diretto con l'insilato e uno classico bianco/nero. Tra i due si forma condensa che scorre via.
Fatemi sapere i vostri consigi/suggerimenti.
Buona giornata,
Jacopo
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