salve a tutti!!!
avrei una richiesta abbastanza strana da farvi che necessita però di una (non)breve premessa.
dunque, premessa.
Mi sto laureando in architettura con una tesi in paesaggio. L'argimento del mio progetto è un parco archeologico in provincia di Brindisi. Gran parte del parco archeologico (una ventina di ettari), in attesa di essere indagato, è ora coltivato ad ortaggi.
Parte della tesi prevede la conversione (ipotetica ovviamente) di alcune di queste terre a frumento.
La crescita differenziata del grano su antiche rovine sepolte, infatti, permetterebbe a questi segni di manifestarsi nelle foto aeree. (per farvi un idea:
http://www.culture.gouv.fr/fr/arcnat/ae ... index.html" target="_blank" target="_blank )
evitando inutili scavi di prova. La base teorica sarebbe che il grano cresce di meno dove le radici intercettano dei ruderi (c'è meno terreno), oppure, viceversa, cresce molto di più in corrispondenza di antichi fossati ricoperti (la terra è più fertile). Queste differenze nella crescita
sono impercettibili a terra ma visibili dall'alto.
avrei bisogno però di qualche informazione tecnica per "vendere" meglio il progetto:
-quale graminacea mi consigliereste? frumento, farro, orzo, segale...
-probabilmente eventuali tracce di muri si troverebbero ad almeno un metro di profondità
quindi (secondo me..) avrei bisogno di una pianta dalle radici abbastanza profonde.
-dovrei cercare di dimostrare che non smuovo troppo il terreno (vincoli archeologici) e ho letto qualcosa a proposito
della semina su sodo, è possibile?
-l'area si trova vicino brindisi, sul mare, il terreno dovrebbe essere calcareo, la falda non molto profonda...
-in che periodo dell'anno il frumento raggiunge l'altezza massima? e quando cambia colore?
se siete riusciti a leggere fin qui vi ringrazio...
se avete risposte, consigli o suggerimenti vi ringrazio ancora di più!!!
a presto,
Sergio.