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Fave , favette , lenticchi e ceci
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Nell'attesa che qualcuno ti risponda, segnalo un interessante articolo sul favino: http://www.rivistadiagraria.org/riviste ... brica=2008Ciao, Marco
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15/09/2009, 21:41 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao Giacomo86, per non perdere la sostanza organica è bene interrarla, se invece si lascia scoperta viene "bruciata" dal sole e noi perdiamo gran parte delle sostanze che contiene. Quindi se passi per eliminare le erbe infestanti non comprometti nulla, ed è normale che ci siano, comunque se fai per diversi anni un sovescio fitto di favino impedirai alle infestanti di andare a seme e piano piano scompariranno o almeno diminuiranno la loro presenza. Per qualsiasi cosa chiedi pure. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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16/09/2009, 1:55 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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francesco ma e' vero quello che dice pallino f e cioe che la sostanza organica , non si apporta col letame , ma col sovescio
a me sembra un contro senso .
domanda ,ma piuttosto che passare 3 volte il coltivatore perche non hai passato il trinciastocchi e poi il ripper prima di arare come fanno qua?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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16/09/2009, 13:26 |
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Giacomo86
Iscritto il: 08/09/2009, 20:37 Messaggi: 3 Località: Dalla Puglia Con Trattore.
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Ciao Francesco, grazie per la celere risposta! L'unico dubbio che mi viene ora è che forse ho aspettato troppo tra la prima passata (fine Maggio) e la seconda (fine Giugno).
grintosauro, per quanto riguarda l'utilizzo del coltivatore non saprei risponderti, mi sembrava un lavoro più diretto. Dici che è meglio il sistema che adoperano dalle tue parti?
_________________ "Nihil mortalibus ardui est." - "Nulla è difficile per i mortali." - Orazio, Odi (I, 3, 37)
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16/09/2009, 13:48 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao grintosauro, il letame apporta sicuramente sostanza organica, su questo non ci sono dubbi, così come che il favino sia un ottima coltura da sovescio, e apporti sostanza organica e molto azoto, quest'ultimo favorisce i microrganismi che riescono ad elaborare più velocemente la sostanza organica e a renderla disponibile per le nostre colture. Allora tu dirai perché non hai cancellato quel che ha detto Pallinof? La risposta sta nel fatto che io rispetto ogni idea e pensiero, siamo in un forum e siamo qui per confrontarci, tutti abbiamo da imparare, io per primo e quindi ognuno deve apportare qualcosa, almeno nelle mie sezioni è così, potrei fare come altri, barricarmi dietro le certezze della scienza e cancellare tutto ciò che non risponde a quella che viene definita la verità assoluta, sempre che questa esista, ma così facendo dovrei cancellare davvero molti messaggi, e allora a cosa servirebbe avere un forum, basterebbe comprare un buon libro di coltivazioni. Secondo me la censura è la peggior cosa che uno possa fare, e io personalmente non la voglio applicare, voglio che tutti si esprimano liberamente, sempre nel rispetto di tutti e tutto, questo è naturale. Giudicate voi il mio lavoro, non mi posso giudicare da solo, se ho operato bene continuerò, altrimenti cercherò di migliorarmi. Aspetto i vostri pareri. Tanti saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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16/09/2009, 15:31 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Quando qualcuno dice una cosa falsa, bisogna sottolinearlo. Il letame infatti viene utilizzato prevalentemente per l'apporto di sostanza organica, mentre è limitato il suo apporto di elementi nutritivi (per lo meno in rapporto al peso). Infatti il contenuto di NPK è inferiore allo 0,5%. Per tale motivo è considerato un ammendante più che un concime. Marco
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16/09/2009, 16:00 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao Marco, c'è da dire che il contenuto in NPK è variabile in base al letame che utilizziamo, bovino, suino....., però 0,5 come somma dei tre macro-elementi è troppo poco, il loro contenuto è più alto, e di non di poco, l'azoto supera quasi sempre il 3% e poi ci sono gli altri due, sempre superiori sicuramente al 1%. Te a quale letame ti riferivi? Saluti Francesco
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16/09/2009, 16:17 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Ovviamente il dato 0,5 era riferito al contenuto dei singoli elementi, e non alla loro somma. Era puramente indicativo. Riporto qui sotto la composizione del letame di alcuni animali. Bovini: Umidità 77% - N 0,4% - P2O5 0,2% - K2O 0,5% Equini: Umidità 71% - N 0,6% - P2O5 0,2% - K2O 0,5% Pollame: Umidità 77% - N 1,7% - P2o% 1,6% - K2O 0,9%
Fonte Fondamenti di Tecnologia agraria - Mengon, Pivotti, Xiccato - Liviana editrice
Ciao, Marco
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16/09/2009, 16:29 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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bnn cheido a nessuno di cancelalre nulla a volte gli strafalcioni li dico anche io , io vedo pero una cosa molto particolare e cioe il comportamneto del letame e dei sovesci nei diversi terreni .
a molti e' capitato vedere dei sovesci di brassicacee , in terreni sabbiosi limosi sub acidi , e peggiorare al situazione cioe tendere ad acidificarli ancora di piu , come anche l'uso dei liquami di suino.
mentre nei terreni arglloso calcarei , ben sopportano letamazioni anche di 450 500 q.li ettaro di letame maturo e paglioso , sopratutto nella preparazione dei medicai , apportando anche del potassio in pre aratura.
il comportamento del favino o del lupino , nei terreni in cui non ce apporto di letame secondo me e' fondamentale .
secondo me lasciare seccare la pianta prima di interrarla e' un controsenso , perche gran parte delle sostanze azotate vengono perse x azione del sole e della piogggia senza che il terreno e i colloidi li trattengono
per cui anche se vuol dire accavallare un po il lavori , avrei trinciato o con un trinciastocchi e poi rippato , per togliere parte della suola di lavorazione e arato .
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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16/09/2009, 19:29 |
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Francesco
Iscritto il: 13/03/2008, 19:45 Messaggi: 6200 Località: San Casciano V.P. (FI)
Formazione: Per. Agrario e Dott. in Scienze e Tecn. Agrarie
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Ciao a tutti, molto bene, abbiamo fatto chiarezza su questo punto, c'è però da dire che la percentuale di elementi è molto variabile, si differenzia molto tra letame fresco e maturo, nel maturo gli elementi si concentrano, inoltre è molto influenzata dal tipo di lettiera e dall'alimentazione degli animali. Per grintosauro, non volevo dire che tu vuoi far cancellare dei messaggi, anzi, ma ti spiegavo come gestisco io la cosa, cioè diciamo la mia filosofia, non so se la condividi. Condivido con te il fatto che far seccare il favino e interrarlo sia solo dannoso, deve essere trinciato e interrato, oppure si può anche interrare intero, dipende dai mezzi che si hanno a disposizione. Saluti Francesco
_________________ - La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone) Egli vive ancora.
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16/09/2009, 19:37 |
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