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Contaminazioni OGM ormai fuori controllo 
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Sinceramente stavo pensando di chiedere una modifica. Non so ancora come. Ho parlato cosi a visu visu con qualcuno dei coltivatori ma patisco quando non si agisce oltre a lamentarsi sterilmente. E dunque non so come fare.
La mia idea, nel caso non ci fosse una presa di posizione era di chiedere che i prodotti biologici a quelle condizioni prendessero un'altro nome oppure, in alternativa, cambiare nome noi informando conseguentemente la società. In sintesi, le industrie hanno trovato il modo di poter vendere e fare business. Era nell'aria il fatto che stessero patendo sulle vendite. Molta gente aveva scelto effettivamente il biologico. Adesso invece loro hanno trovato il modo di infiltrarsi. Il problema è che lo fanno con il consenso dei controllori.
dunque, se qualcuno ha delle idee di come incominciare questa cosa sono ben accette.
Io in prima fila mi ci metto senza problemi :)
e quel che credo è che dopo che saranno riusciti a riamalgamare il tutto si passi al biodinamico. Ma non mi va di passare al biodinamico solo perchè di qua mi stringono le briglie

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Ciao!
Alessandro


27/12/2009, 15:14
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Marco ha scritto:
Una presa per i fondelli anche per i tantissimi produttori biologici seri!!
Marco


Giusto!

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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


30/12/2009, 2:33
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http://www.agrinews.info/-La-Bayer-cond ... _4106.html

Qui non si capisce nulla, chi viene condannato, e chi autorizza l'uso..


09/02/2010, 20:54
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Francamente a me sembra che la strada verso gli OGM si stia aprendo sempre più...e di questo personalmente me ne dispiaccio.
Proprio in nome di quella "libertà di scelta" tanto declamata da Futuragra.
Jacopo

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Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità.
Vandana Shiva


10/02/2010, 9:39
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...aggiungo...e Futuragra non ha torto, chiaramente con le sue idee, ma la contraddizione c'è ed è forte...
Jacopo


FUTURAGRA: McITALY OPERAZIONE OGM FREE?
Pordenone, 4 febbraio 2010 – C'è da chiedersi se coerentemente con la sua posizione contraria agli OGM, il Ministro Zaia abbia verificato se la filiera di McDonald's sia OGM free, visto che il 100% della carne bovina e' italiana, come dichiarato dalla stessa azienda. E in Italia il 92% dei mangimi sono etichettati OGM; quindi, nella nostra filiera zootecnica la stragrande maggioranza degli animali sono nutriti con OGM. Non c'e' nulla di male, visto che le biotecnologie offrono oggi prodotti più sani e più sicuri, ma forse sarebbe il momento che i detrattori delle biotecnologie parlassero chiaramente ai consumatori, senza alimentare false paure che rischiano poi di ritorcersi contro gli stessi che le alimentano.

Fa bene il Ministro Zaia a promuovere con l'operazione McItaly i prodotti italiani sostenendo la filiera in un momento difficile. Il Ministro sa, come tutti coloro che si occupano di agricoltura, che senza soia OGM la filiera agroalimentare italiana non reggerebbe. Oggi il 90% della soia nella filiera mangimistica italiana e' OGM. I nostri produttori sono costretti così ad approvvigionarsi all'estero negando agli agricoltori italiani una preziosa fonte di reddito grazie a rese maggiori.

Quello che Futuragra aspetta da anni è che finalmente il Ministro arrivi a occuparsi anche della situazione dei maiscoltori italiani in estrema difficoltà. "La nostra filiera utilizza OGM, ma deve acquistarli all'estero: non potrebbe essere anche questo un mercato per i nostri agricoltori?” commenta Duilio Campagnolo, presidente di Futuragra, l’associazione che si batte per l’introduzione delle biotecnologie e la libera scelta degli agricoltori. “Per quanto tempo ancora l'Italia, con i suoi consumi, deve continuare a promuovere lo sviluppo delle superfici OGM negli altri Paesi, sostenendo gli agricoltori all'estero e penalizzando quelli italiani?”.

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Vandana Shiva


10/02/2010, 9:49
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Cita:
aggiungo...e Futuragra non ha torto, chiaramente con le sue idee, ma la contraddizione c'è ed è forte...


Straquoto

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I


10/02/2010, 15:08
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E' di questi giorni la notizia che in India vi è un dibattito molto acceso sull'introduzione della melanzana 'Bt brinjal', la prima melanzana geneticamente modificata con il batterio Bacillus thuringiensis.
Ad oggi il governo indiano ha deciso di non autorizzare per il momento l'introduzione nell'agricoltura nazionale a causa del fatto che questo tipo di melanzana provocherebbe una maggiore resistenza agli antibiotici e che, la 'Bt brinjal', avrebbe meno calorie di una melanzana 'comune' e, inoltre, nelle sperimentazioni su animali, avrebbe favorito casi di diarrea, di riduzione del fegato e diverse modifiche ormonali.
...ormai fanno tutto OGM...
Jacopo

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Vandana Shiva


12/02/2010, 13:11
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Ciao a tutti. riguardo la discussione ho finalmente letto il regolamento Cee 834 ed ho inviato una mail ad annalisa Turchi responsabile bio della Provincia di Torino, all'Icea, alla Crab, alla coldiretti e poi ad alcuni giornalisti ed in ultimo agli stati generali che è INEA . Cerco di allegare il file. Può interessare a qualcuno gli altri mi scusino

Salve a tutti. Ho letto con calma il regolamento in oggetto essendo io un produttore biologico ancora in conversione. Qualcuno di voi ne ha parlato in trasmissioni radiofoniche. Altri sono direttamente interessati. Altri, fautori e difensori. Altri li ritengo utili alla causa.
Come ho gia avuto modo di dire sto pensando come creare un marchio che assicuri effettivamente al consumatore una vera produzione biologica. Ci sarebbe il biodinamico ma troppo alchemico per le mie credenze.
Mi piacerebbe sapere cosa pensa la provinica di Torino del Regolamento in oggetto.
Comprendo che il settore alimentare debba garantire salubrità dell'alimento e dunque assicurare il consumatore da eventuali patologia animali. Comprendo che le varie aree geografiche siano una realtà a se stanti. Ma pechè certificare ad ogni costo? Comprendo altresì che l'industria non possa farsi scappare questa tendenza ma perchè andare a minare un'alternativa al convenzionale?
Non voglio obbligare tutti a mangiare esclusivamente biologico ma vorrei non essere obbligato a mangiare ciò che viene definito biologico ma che effettivamente non lo è. Ed in definitiva non credo che sia cosi tanto utile, alla luce di questo Regolamento, essere certificati bio. Non a queste condizioni. Potremmo rinominarlo "Inno al condizionale"
Per i non addetti ai lavori questo regolamento ha sostituito il vecchio regolamento sulle produzioni biologiche 2092/91.
Accetto di buon grado una correzzione alle mie considerazioni.
Cordiali saluti


Allegati:
Osservazioni sul regolamento cee 834.dot [52.5 KiB]
Scaricato 175 volte

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Ciao!
Alessandro
27/02/2010, 19:38
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ahh dimenticavo ... Ho scritto anche a Zaia che naturalmente non ha pubblicato sul suo sito la mia lettera... :roll:

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Ciao!
Alessandro


27/02/2010, 19:42
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Ciao alessandrovinassa,
sarà impegnato nella campagna elettorale.

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- La morte non è niente - aveva affermato il 12 dicembre 1804, nello splendore della sua potenza. - Ma vivere sconfitti e senza gloria - aveva aggiunto - significa morire ogni giorno. (Napoleone)
Egli vive ancora.


28/02/2010, 0:58
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