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consigli per far rivivere un podere abbandonato 
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Iscritto il: 19/11/2012, 16:23
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Località: casarza ligure
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Ciao a tutti,

mi sto 'avvicinando' all'agricoltura,e siccome sono ignorante,cerco di
attingere da tutti quelli che ne sanno piu' di me!
ho un podere di ca 12 ettari,nella zona
di Borgo Taro (Parma) a circa 650 mt di altitudine,e con mia moglie,abbiamo iniziato a
rimettere in sesto la vecchia casa contadina,abbandonata dai primi anni
60. I terreni (ca 60 percento seminativo e il rimanente boschivo ),sono stati quasi inutilizzati da allora,a parte il fatto che qualche vicino sfalciava l'erba per il suo bestiame.
credo che realisticamente non riusciremo a trasferirci prima di 1 anno,ma
vorrei iniziare a 'rivitalizzare' i terreni.
i miei vicini hanno mucche da latte che 'producono' parecchio letame che mi
darebbero volentieri.ma credo che non sia sufficente
i terreni, li abbiamo fatti certificare 'bio' e li vogliamo
mantenere tali, quindi vogliamo usare semenze bio oltre a non adoperare prodotti chimici
i nostri piani futuri sono quelli dell'autosostentamento e
vorremmo iniziare con 2/3 capi di bestiame da carne e 3/4 maiali (oltre
alle galline..) vorremmo fare tutto all stato brado (anche se un riparo
invernale,lo voglio fare,visto che la neve d'inverno arriva sempre)
i campi li vorremmo usare sia per il pascolo che per la produzione di
foraggio per le bestie e,a rotazione per produrre altro che ci permetta di
vendere nei mercatini locali.
i terreni sono in dolce collina,ottimament esposti,e sono presenti due pozzi attivi

vi ringrazio in anticipo per i vostri preziosi suggerimenti!
buona giornata
Sergio


06/12/2012, 12:31
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Località: Airuno (Lecco)
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visto che la terra riposa ormai da diverso tempo dovresti secondo me dividere quello che vuoi adibire a pascolo da quello che vorrai sfruttare per dar da mangiare alle tue bestie e per la tua frutta e verdura.
Mi farei consigliare magari da uno dei vicini per capire quali sono le zone più soggette a ristagni idrici ad esempio (acqua piovana) o quelli che hanno magari altri problemi (erosione invernale, frane etc etc).
Dopo questo inizierei a lavorare il terreno in profondità per ridare aria (sfruttando magari il fattore gelo/disgelo dell'inverno). se vuoi stare sul bio oltre al prezioso letame puoi vedere se dalle tue parti c'è un produttore di compost e potrai sfruttare anche i sovesci (semina di alcune colture che poi andranno interrate per avere vari effetti, ci sono discussioni in merito)
Il consiglio che ti do è comincia con poco e pian piano aumenta. ti fai la tua esperienza e, ad ogni anno aumenti leggermente.
L'errore che si fa sempre (e io lo faccio tuttora) è quello di esagerare.
Se poi ci sono anziani li vicino parlaci, hanno sempre preziosi suggerimenti


06/12/2012, 12:50
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Località: Prov. Mc
Formazione: Liceo scientifico - Dottore in scienze e tecnologie agrarie
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Non sono ancora agronomo e quindi non posso permettermi di dare un parere qualificato, ma secondo me i tuoi campi, da quasi 50 anni non toccati (= ricreata un'ottima struttura naturale) sono più che perfetti per la semina su sodo di cereali e colture da foraggio; per la parte orticola magari fai un piccolo lotto a rotazione annuale dove letami e lavori in maniera classica........;)
(in attesa di un consiglio esperto che venga lì a valutare con te il miglior metodo, ti consiglio intato di vedere i video didattici su youtube dell' http://www.aipas.eu/ per farti un'idea sul cos'è la semina su sodo..) ;)


06/12/2012, 13:15
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Iscritto il: 19/11/2012, 16:23
Messaggi: 6
Località: casarza ligure
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Grazie Kentarro!

il tuo suggerimento e' il primo del mio 'file rinascita'! ;)

Sergio


06/12/2012, 13:20
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unica cosa ricordatevi che il letame che si utilizza sui campi certificati biologici, deve arivare da allevamenti certificati bio..., e nn letame o peggio ancora compost ..

Non e' per rivoltare la frittata, ma avrei una certa ideuzza ,

tempo fa ho letto su internet di un progetto dalle parti di reggio emilia, di allevamento di maiali neri bio all'aperto ( se metti su un motore di ricerca lo trovi) alimentati a ghiande..

sulla falsa riga di quelli spagnoli..

nn dico recintare 12 ettari , am amgari un 8/10mila.. visto che parma e' rinomato x i salumi...e che 30 euro al kg , nn son pochi al gg di oggi x dei salami...

_________________
Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


06/12/2012, 19:00
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Iscritto il: 19/11/2012, 16:23
Messaggi: 6
Località: casarza ligure
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grazie Grintosauro

effettivamente il letame che useremo dovremmo essere certi che proviene da allevamenti bio

per quello che riguarda il maiale nero,e' un'idea alla quale stiamo lavorando.Ci piacerebbe allevare animali originari della zona e c'e' un consorzio del 'nero di Parma' che si occupa di questi allevamenti.

e' chiaro che dobbiamo attendere di essere in loco per iniziare il discorso degli allevamenti,quindi,al momento,stiamo prendendo tutte le informazioni possibile per cercare di essere pronti al momento giusto...

per Poecilide:
grazie anche a te per le tue idee e i video dell'aipas: ogni cosa per noi e' di vitale aiuto

Sergio


06/12/2012, 19:15
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Sez. Miscellanea
Sez. Miscellanea

Iscritto il: 25/07/2011, 12:02
Messaggi: 4691
Località: Reggio Emilia
Formazione: xxxl
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Borgo Taro ottimo per le castagne ed i marroni

_________________
Mettete l'indicazione geografica al profilo sarà utile nelle risposte grazie


06/12/2012, 20:09
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Iscritto il: 01/01/2009, 8:57
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Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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mallarino ha scritto:
grazie Grintosauro

effettivamente il letame che useremo dovremmo essere certi che proviene da allevamenti bio

per quello che riguarda il maiale nero,e' un'idea alla quale stiamo lavorando.Ci piacerebbe allevare animali originari della zona e c'e' un consorzio del 'nero di Parma' che si occupa di questi allevamenti.

e' chiaro che dobbiamo attendere di essere in loco per iniziare il discorso degli allevamenti,quindi,al momento,stiamo prendendo tutte le informazioni possibile per cercare di essere pronti al momento giusto... Sergio


leggermente piu gestibili dei maiali sarebbero le capre, ma cio implica diverse altre problematiche( lavorazione del latte , e gestione dei capretti ) ,anche se meno esigenti in fatto di alimentazione ..

_________________
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07/12/2012, 16:34
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