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Consigli per coltivare seminativi
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braccianterrante
Iscritto il: 03/08/2009, 13:36 Messaggi: 6
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Ciao a tutti, io & comare stiamo per spostare la nostra azienducola verso lidi migliori, adesso ci troviamo all'ombra di una collina su un terreno argilloso e antipaticissimo, ma se Dio vuole fra qualche mese ci sposteremo su 15 ha di terreno sabbioso e ben più aperto (per la gioia dei nostri cavalli, che da quando ha cominciato a piovere, poverelli, navigano nel fango...) l'obiettivo principale è quello di non comprare più fieno ma riuscire a produrlo da soli, per le granaglie rifornirsi all'esterno (se le mietitrebbie costassero meno... ). da sfamare, oltre ai cavalli (in numero variabile tra 3 e 6 [vorremmo fare pensione per equidi, quindi chissà quanti ne avremo]) ci saranno anche una 25ina tra pecore e capre, e se ce la facciamo anche una vacca da latte e qualche vitello da carne. mi sto muovendo per trovare un agronomo a cui sottoporre le mie domande, ma sentire più campane non ha mai fatto male a nessuno, perciò eccomi quà... dati "analitici": dei 15 ha di terreno, circa 5 sono di bosco (che recinterei per la gioia delle capre) e i restanti 10 sono di seminativo, di cui (a occhio) 5 collinari e 5 in piano. il terreno come ho detto è molto sabbioso, con zone in cui sale la percentuale di argilla ma in cui resta comunque abbastanza sciolto. tutto completamente esposto a sud pieno che più sud non si può. attualmente i proprietari vi hanno seminato il trifoglio (ci pascolano le pecore). che ce ne possiamo fare di tanta abbondanza? il mio pensiero da ignorante è di tenere una parte a fieno, una parte a medica e una a pascolo, ma lascio a voi la parola... quello che ci preme è di risparmiare sull'acquisto delle macchine, perciò stavo pensando se magari la costruzione di un silos non ci potrebbe evitare di comprare l'imballettatrice ma piuttosto una trincia-caricatrice... grazie in anticipo per le vostre risposte PS: rileggendo mi sono accorto che ho dimenticato di dire la zona... il terreno si trova nelle colline adiacenti la valle del tevere, poco più a nord di fiano romano, nel lazio
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19/11/2010, 19:30 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Forse sarebbe meglio rivolgersi a un tecnico preparato della zona. E' difficile dare consigli senza sapere dove si trova l'azienda, com'è, ecc. Ciao, Marco
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20/11/2010, 23:50 |
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micalizio
Iscritto il: 04/04/2009, 23:42 Messaggi: 1063 Località: asti
Formazione: laureato in altro
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Non mi intendo di terreni ma ti posso dire di stare attento a far pascolare le capre lieramente nel bosco, in base ad un decreto del 39 o prima la capra, denominata nemico pubblico nel ventennio, non può pascolare nel bosco in quanto lo danneggia irrimediabilmente,credo dipenda dal rapporto capi/mq, potresti aver problemi con la forestale.
_________________ l'occhio vede quel che la mente sa. Pascal meglio un becco che ti fa amico che un amico che ti fa becco. Micalizio
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21/11/2010, 9:17 |
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braccianterrante
Iscritto il: 03/08/2009, 13:36 Messaggi: 6
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@Marco: Sicuramente lo faremo, speravo di poter ricevere delle indicazioni di massima a partire dalle informazioni che ho scritto nel primo post (collocazione geografica, natura del terreno, colture attuali)... tanto per avere un'idea, magari anche sbagliata @micalizio: questa delle capre nemico pubblico è divertente del resto si dice che sono la causa della desertificazione no? ma che addirittura ne sia vietato il pascolo mi sembrerebbe folle! in ogni caso starei attento a rispettare le prescrizioni delle produzioni biologiche (anche se le certificazioni non mi interessano) che indicano mi pare un carico di circa 12 capi per ha per gli ovicaprini... comunque per stare tranquillo chiederò (s)conferme di quanto mi dici
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21/11/2010, 11:31 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Come scrive marco il discorso è molto complesso, si può provare a risponderti per gradi. Ma in ogni caso, come riconosci tu stesso, serve un tecnico pratico della zona. Per quanto riguarda le capre,consiglio di non lasciarle libere è molto pertinente. Sicuramente nel tempo, in particolar modo nei periodi di pascolo scarso, incomincierebbero a mangiare tutto il sottobosco e se necessario anche i giovani polloni, le gemme più basse e la corteccia.
Questo è quanto riportato dalle disposizioni di polizia forestale della regione veneto:
Art. 22 - Pascolo delle capre. In applicazione dell'art. 9 del R.D. 3267/23, per il pascolo delle capre si osservano le seguenti disposizioni: 1) esso é di regola vietato nei boschi e nei terreni ricoperti di cespugli aventi funzioni protettive; 2) la Direzione per le Foreste e l'Economia Montana, su conforme proposta dell’ Ispettorato Ripartimentale delle Foreste (2) competente per territorio, può eccezionalmente autorizzare il pascolo predetto, esclusi in ogni caso i boschi di cui all'art. 7 del presente regolamento ed i boschi in rinnovazione; 3) nel caso in cui l'autorizzazione sia stata concessa, le capre devono essere avviate senza soste al pascolo per le strade stabilite; 4) colui che immette le capre al pascolo nei terreni comunali, dove ottenere la licenza dal Sindaco, dalla quale deve risultare il numero delle capre e la indicazione dei terreni nei quali viene esercitato il pascolo.
Per quanto riguarda le tue domande, io penso che nel tempo dovete sicuramente diventare autosufficenti per quanto riguarda la meccanizzazione, almeno per le lavorazioni principali. Chiaro la mietitrebbia non è giustificata!!!! Poi in base a quello che scrivi penso che è difficile diventare completamente autosufficienti, per il carico di animali e per completare la dieta di ogni singola specie. Comunque penso che si deve pensare ad una rotazione in modo da sfruttare la fertilità che alcune specie conferiscono al terreno. Quindi pensate anche all'inserimento di alcune graminacee, come per esempio l'avena per i cavalli.
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21/11/2010, 13:15 |
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braccianterrante
Iscritto il: 03/08/2009, 13:36 Messaggi: 6
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Ma pensa te... e io che pensavo che il bosco fosse il loro habitat naturale in ogni caso il pascolo nel bosco non glielo lascerei libero, nel senso che ce le manderei per poche ore al giorno e solo nei periodi "buoni" (dalla primavera a fine estate/metà autunno), quando è assicurato un rinnovo vegetativo costante. Comunque mi informerò dalla forestale quando sarà il momento... Diciamo che già dove sono adesso ce le mando tranquillamente, e anche un mio vicino lo fa, senza che nessuno ci abbia detto niente... ora come ora, se dovessi alimentarle a fieno, non mangerei io!! Ma l'avena non richiede macchine diverse da quelle per la fienagione per essere raccolta?
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21/11/2010, 14:05 |
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marco77
Iscritto il: 08/12/2009, 13:37 Messaggi: 3588 Località: Catania
Formazione: Laurea in Scienze e tecnologie agrarie
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Si deve vedere anche in che contesto avveniva il pascolamento. comunque ora sai che dovrà essere un pascolo controllato. per l'avena per la raccolta serve una mietitrebbia
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21/11/2010, 14:53 |
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iskariota
Iscritto il: 24/11/2010, 23:05 Messaggi: 12
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Salve, sono nuovo del forum ma è un pò che vi seguo...Volevo avere da voi alcuni consigli. Da sempre ho come sogno nel cassetto quello di avviare una piccola attività agricola. In questi giorni ho trovato un campo di circa 3 Ha esposizione sud in discreta pendenza (15-20%) che potrebbe essere acquistato a prezzi non eccessivamente alti. La zona è la campagna marchigiana piuttosto vicina alla costa. Non so dirvi la tipologi di terreno, ma penso che l'acqua ci sia e che sia possibile avviare una qualsiasi coltura. Ora mi chiedevo:
visto che è attivo un bando per l'insediamento di giovani agricoltori (fino a 40mila Eu per acquisto di macchine e/o impianto di sesti e/o acquisto di animali appartenenti ai registri), voi cosa ci fareste su quel pezzo di terra? Tenete presente che tra breve veranno messe a bando altre risorse utili allo sviluppo di macrofiliere e filiere corte e cortissime, quindi per esempio, un progetto di semina ulivi appartenenti a piantoni locali e costruzione di piccolo frantoio oppure linea vacca/vitello e vendita diretta di carne...etc etc etc.
Tenete conto che:
non ho esperienza diretta in materia. Sono giovane abbastanza da dedicare al progetto le energie necessarie
Vi ringrazio fin da ora per le eventuali risposte che vorrete lasciare.
Sergio
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24/11/2010, 23:30 |
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Marco
Sez. Supporto Didattico
Iscritto il: 13/03/2008, 19:23 Messaggi: 68798 Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
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Molti difficile consigliare a distanza. Perchè non giri un po' a vedere un po' di aziende? Marco
_________________Segui Agraria.org anche su Facebook e Twitter ! Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org?
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25/11/2010, 0:37 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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con 3 etari fai poco , se riesci comprane almeno 40/50ettari , per riuscire a fare qualcosa abitazione , tettoia inclusa
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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25/11/2010, 19:46 |
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