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Consigli per coltivare seminativi
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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sara'..... ma io la medica verde la sconsiglio alle pecore , e capre.
bisogna sempre dargli o fieno di graminacee o paglia di grano x evitar efermenazioni eccessive nel rumine..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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06/03/2012, 22:20 |
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ZAPPALAND
Iscritto il: 20/05/2012, 20:00 Messaggi: 162 Località: Foggia
Formazione: laurea specialistica in comunicazione d'impresa
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grintosauro ha scritto: sara'..... ma io la medica verde la sconsiglio alle pecore , e capre.
bisogna sempre dargli o fieno di graminacee o paglia di grano x evitar efermenazioni eccessive nel rumine.. questo è quello che ho sempre saputo anche io!
_________________ "lacosapiùimportanteèchelacuradelpropriocampo,armonizzandosiconiciclidellanatura,nutreilcorpoel'anima." "DopoDiovieneilcontadino.Nonl’imperatore,nonilre,nonilpapa,ilcontadino:nonperdemaiilcontattoconilmisteromeravigliosodellanatura.”
MF
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17/06/2012, 18:05 |
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masma
Iscritto il: 05/02/2009, 23:15 Messaggi: 20
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riassumendo i messaggi di oltre 4 anni, con 20ettari pianeggianti e con irrigazione (senza attrezzatura), conviene affittarlo... almeno non si rischia nulla mi danno 800€ a ettaro x tabacco e 320€ x grano
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28/04/2013, 9:18 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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con degli affitti cosi ce da farsi 2 calcoli
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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28/04/2013, 12:42 |
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odisseo87
Iscritto il: 27/12/2012, 13:30 Messaggi: 337
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Salve a tutti, sto valutando l'acquisto di un terreno di 4 ettari di seminativo in zona collinare (nei pressi di Larderello, PI) ma non dispongo di alcun macchinario agricolo.
E' possibile affidarsi a imprese di lavori agricoli per conto terzi, risparmiando così sull'acquisto dei macchinari? (una volta acquistata la proprietà, non potrei investire più di 20.000 €)
Sono indeciso se mantenerlo tutto a seminativo o cambiare, in tutto o in parte, il tipo di coltura (mi risulta che ciò richieda una spesa di appena qualche centinaio di euro ad ettaro).
Nell'ipotesi di mantenere il seminativo, c'è una coltura che consenta di ricavare almeno 500 € netti annui ad ettaro?
Volendo invece convertire il seminativo ad altro utilizzo, cosa consigliereste? Frutteto, orto in pieno campo, officinali o altro? Mi piacerebbe anche poter sfruttare le fioriture delle coltivazioni per fare un pò di miele...
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26/12/2013, 22:17 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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tra tutti i lavori agricoli quale e' quello che sai fare meglio?
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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27/12/2013, 8:33 |
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odisseo87
Iscritto il: 27/12/2012, 13:30 Messaggi: 337
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grintosauro ha scritto: tra tutti i lavori agricoli quale e' quello che sai fare meglio? Ciao grintosauro, io ho esperienza principalmente nella potatura (soprattutto viti, secondariamente alberi da frutto) e un pò in orticoltura. Diciamo che i settori che mi interessano di più sono frutticoltura, orticoltura, officinali e apicoltura. Al di là dell'esperienza comunque... "per imparare a nuotare bisogna buttarsi in acqua"
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27/12/2013, 10:00 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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odisseo87 ha scritto: Salve a tutti, sto valutando l'acquisto di un terreno di 4 ettari di seminativo in zona collinare (nei pressi di Larderello, PI) ma non dispongo di alcun macchinario agricolo.
E' possibile affidarsi a imprese di lavori agricoli per conto terzi, risparmiando così sull'acquisto dei macchinari? (una volta acquistata la proprietà, non potrei investire più di 20.000 €)
Certo che è possibile, ma fatti due conti preventivi...
Sono indeciso se mantenerlo tutto a seminativo o cambiare, in tutto o in parte, il tipo di coltura (mi risulta che ciò richieda una spesa di appena qualche centinaio di euro ad ettaro).
Questa non l'ho capita, ti riferisci alle indicazioni catastali? non è necessario mutarle per cambiare coltivazione...
Nell'ipotesi di mantenere il seminativo, c'è una coltura che consenta di ricavare almeno 500 € netti annui ad ettaro?
Sì ci sono, soprattutto se accedi ai contributi, il grano duro per esempio, ma non puoi farlo ogni anno e soprattutto devi capire cosa è meglio per quel tipo di terreno.
Volendo invece convertire il seminativo ad altro utilizzo, cosa consigliereste? Frutteto, orto in pieno campo, officinali o altro?
Dipende dalla tipologia del terreno, dalla presenza di acqua e dal mercato.
Mi piacerebbe anche poter sfruttare le fioriture delle coltivazioni per fare un pò di miele... Per fare l'apiario ci vuole una discreta esperienza e soprattutto la località deve essere "gradita" alle api, potresti chiedere ad un apicultore di mettere le arnie da te, ma sempre che la zona si presti che non tutte vanno bene.
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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27/12/2013, 10:07 |
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odisseo87
Iscritto il: 27/12/2012, 13:30 Messaggi: 337
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paolaelena ha scritto: Certo che è possibile, ma fatti due conti preventivi... Non saprei fare un preventivo, dovrebbe farmelo chi lavora già nel settore e sa quali lavori richiede un certo tipo di coltura nell'arco dell'anno. paolaelena ha scritto: Questa non l'ho capita, ti riferisci alle indicazioni catastali? non è necessario mutarle per cambiare coltivazione... Sì, mi riferisco ai dati catastali. Capisco che non sia necessario per chi non è o aspira ad essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto, ma per tutti gli altri ? Io credo sia, se non necessario, quantomeno conveniente (ad esempio per ottenere contributi diretti ad un certo tipo di coltura). A proposito, già che siamo in tema, mi risulta che l'unico caso in cui è praticamente impossibile destinare un terreno ad altro uso si ha quando questo è classificato come bosco. E' vero? paolaelena ha scritto: Sì ci sono, soprattutto se accedi ai contributi, il grano duro per esempio, ma non puoi farlo ogni anno e soprattutto devi capire cosa è meglio per quel tipo di terreno. Il grano duro? Pensavo fosse una delle colture meno convenienti, però non so a quanto possano ammontare i contributi. Non sono più redditizie le colture foraggere, in termini di produzione lorda vendibile (€/ettaro)? http://www.istitutoserpieri.it/MANUALI/prontuario.pdf" target="_blank" target="_blank paolaelena ha scritto: Dipende dalla tipologia del terreno, dalla presenza di acqua e dal mercato. Non so ancora che tipo di terreno sia, nel caso lo farei analizzare (per quella zona presumo sabbioso e con non molta disponibilità di acqua). Ho dimenticato di dire che punterei sull'agricoltura biologica e prodotti di qualità/nicchia e sulla vendita diretta ai mercati o in azienda. paolaelena ha scritto: Per fare l'apiario ci vuole una discreta esperienza e soprattutto la località deve essere "gradita" alle api, potresti chiedere ad un apicultore di mettere le arnie da te, ma sempre che la zona si presti che non tutte vanno bene. Sì, ci avevo pensato... così forse avrei modo di imparare il mestiere per poi proseguire in modo autonomo. Ad es. quali zone non vanno bene?
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27/12/2013, 11:15 |
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paolaelena
Iscritto il: 01/07/2013, 12:06 Messaggi: 1015 Località: Pesaro
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Sì, mi riferisco ai dati catastali. Capisco che non sia necessario per chi non è o aspira ad essere imprenditore agricolo o coltivatore diretto, ma per tutti gli altri ? Io credo sia, se non necessario, quantomeno conveniente (ad esempio per ottenere contributi diretti ad un certo tipo di coltura). I dati catastali servono solo fiscalmente, ci sono culture che danno meno reddito altre di più, ma incide solo sul reddito agrario che va indicato nella dichiarazione dei redditi. A proposito, già che siamo in tema, mi risulta che l'unico caso in cui è praticamente impossibile destinare un terreno ad altro uso si ha quando questo è classificato come bosco. E' vero? Ripeto non credo che l'indicazione catastale abbia peso in valutazioni di questo genere, basta che il terreno sia accatastato come agricolo, poi che sia seminativo bosco o altro non ha importanza. Il grano duro? Pensavo fosse una delle colture meno convenienti, però non so a quanto possano ammontare i contributi. Non sono più redditizie le colture foraggere, in termini di produzione lorda vendibile (€/ettaro)? http://www.istitutoserpieri.it/MANUALI/prontuario.pdf" target="_blank" target="_blank" target="_blank Ho detto grano duro per dirne uno, puoi fare qualsiasi cosa ovviamente, tenendo sempre presenti irrigazione, tipo di terreno, stagionalità ecc... e cmq le valutazioni a tavolino poi vanno incontro nella realtà a tante variabili difficili da quantificare. paolaelena ha scritto: Dipende dalla tipologia del terreno, dalla presenza di acqua e dal mercato. Non so ancora che tipo di terreno sia, nel caso lo farei analizzare (per quella zona presumo sabbioso e con non molta disponibilità di acqua). La non disponibilità di acqua condiziona molto il tipo di cultura e lo limita parecchio. Ho dimenticato di dire che punterei sull'agricoltura biologica e prodotti di qualità/nicchia e sulla vendita diretta ai mercati o in azienda. Per questo devi strutturarti come azienda. Sì, ci avevo pensato... così forse avrei modo di imparare il mestiere per poi proseguire in modo autonomo. Ad es. quali zone non vanno bene? Non vanno bene zone inquinate e con scarsa vegetazione floreale, ma non sono una esperta, affiancati ad un apicoltore, chiedigli se puoi aiutarlo così impari facendo...
_________________ La vita è una lunga pazienza.
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27/12/2013, 13:26 |
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