Marco ha scritto:Mi dici dove hai letto che non è possibile seminare quanto si è prodotto?
Ciao,
Marco
Egr. sig. Marco ho provato a risalire alle leggi regolamentanti la produzione di seme in conto proprio …ho deciso di rinunciare sia leggerle che a capirle..non sono avvocato e soprattutto non ho così tanto tempo .
Ho deciso che quando arriverà il libro lo leggerò e proverò a seguirne la guida per produrle in conto proprio ,inizialmente solo una minima parte. Non vorrei mai far perdere l’annata a mio padre.. si incazzerebbe come una tigre…visto che ha pochissima terra, prende poco e lo fa soprattutto per passione…
Certo mi piacerebbe leggere anche qualche sistema adottato da altri agricoltori e non solo leggere il libbro, ma nessuno scrive….
I due siti sotto accennano al voler imporre sementi certificate da sementieri italiani ed esteri e non auto prodotte
http://agronotizie.imagelinenetwork.com ... -07936.cfmhttp://www.semirurali.net/modules/rete/ ... tent_id=17Comunque se si vuole sbizzarrire e ha tempo da dedicare o ha qualche amico avvocato le mando i siti dove ho trovato le leggi europee ed italiane che regolamentano la produzione di seme…si renderà conto che un agricoltore anche se medio si non si metterà in un impresa del genere….forse qualche proprietario terriero o cooperativa che avuta la soffiata di eventuali finanziamenti metterà avanti qualche ….intermediario..a buon intenditore poche parole
La raccolta dei siti delle leggi europee sono:
http://www.ense.it/leggiEdisposizioni/D ... NDICE3.htm ovvero: direttive sementiere di base sulla produzione e commercializzazione delle sementi nell’unione europea (tutte le sementi)
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/Lex ... 620:IT:PDFovvero per i soli cereali: Direttiva 66/402/CEE* del Consiglio, del 14 giugno 1966
http://eur-lex.europa.eu/LexUriServ/Lex ... 125:IT:PDFovvero: per sole oleaginose: Direttiva 2002/57/CE* del Consiglio, del 13 giugno 2002
http://www.ambientediritto.it/Legislazi ... _74_ce.pdfovvero: le modifiche fatte dalla direttiva 2009/74/CE della commissione del 26 giugno 2009 per le oleaginose e i cereali.
La raccolta dei siti delle leggi italiane sono:
http://www.ense.it/leggiEdisposizioni/indice-leggi.htm ovvero: disciplina sementiera italiana
A tutto ciò come se non bastasse mancano probabilmente le leggi di diritto internazionale con cui verificare quanto detto nella prima lettera ovvero :
1) posso partire da una semente non ibrida acquistata da una ditta produttrice di semente e trattenere una quota di raccolto e usarlo per riseminarlo senza per questo dover pagare una royalty alla ditta sementiera che detiene il brevetto della varietà?
2) se non mi iscrivo come produttore di seme come faccio quando devo costruire la tracciabilità (secondo le nuove normative) del prodotto in quanto chi mi stocca(in attesa di vendita) in silos o compra il raccolto me la chiede senz’altro
Ovvero quando devo dichiarare l’origine del seme con relativi controlli che ci scrivo se l’ho autoprodotto e non ho fatture di acquisto.
Nel modo attuale che ha mio padre è semplice, la mia parte è quella solo di fornire i trattamenti fitofarmaci che faccio. In quanto appoggiandoci ad una cooperativa che fa vendita di fitofarmaci,sementi da semina,stoccaggio da seme da consumo alimentare non devo fare null’altro. Visto che vorrei autoprodurre la semente solo per abbattere i costi il maggior problema che dovrò risolvere è di tipo legale e cartaceo.
Qui penso,che se proverò a fare l’autoproduzione,sarà ma maggior richiesta di aiuto.