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Coltivazione in Italia di Kamut 
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Sez. Orticoltura
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Salve, ho partecipato al salone internazionale del naturale di Bologna.Girando tra gli innumerevoli stand sono rimasto colpito dalla massiccia presenza di prodotti a base di kamut e mi sono chiesto da dove potrebbe provenire il materiale perchè 2 anni fa avevo chiesto in Italia del seme per delle prove sperimentali e solo una ditta che ne era in possesso mi spiegò che avevano in corso già una sperimentazione con un altro istituto di ricerca. E' possibile che in 2 anni si sia tanto diffuso in Italia da poter consentire una produzione così ampia.
Chiedo allora chi è a conoscenza di coltivazioni di kamut di segnalare in che zona.
La cosa mi incuriosisce perchè se poi il materiale lo importiamo la cosa mi da fastidio cioè non mi piace essere preso per i fondelli come sarò prontamente disponibile a scusarmi con quanti producono kamut se il tutto è dovuto alla mia non conoscenza del settore.
Aspetto notizie.
Grazie
Eugenio

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I


14/09/2008, 20:39
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Molto probabilmente il fatto di non aver avuto risposte fa capire che in molti non conoscono il kamut e quindi sono sempre più scettico su tutte queste coltivazioni biologiche in Italia che darebbero origine a quei trasformati tanto pubblicizzati e decantati nella fiera.

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I


20/09/2008, 18:58
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Il Kamut è un cereale, un antenato del grano duro moderno, le cui origini si fanno risalire alla zona della Mezzaluna Fertile, la regione situata fra l'Egitto e la Mesopotamia; il nome infatti deriva da Ka'moet che nella lingua egizia antica significava “anima della terra”.

Questo cereale è ricco di proteine, amminoacidi, vitamine e minerali ed è caratterizzato da un alto livello di digeribilità.

Il Kamut viene prodotto esclusivamente tramite coltivazione biologica in diverse aree del mondo, nell'ambito del sostegno agli agricoltori biologici mediante progetti agricoli regionali durevoli.

Tuttavia alcuni GAS (Gruppi d'Acquisto Solidale) italiani stanno cominciando a parlare di “boicottaggio felice del Kamut” interrogandosi sull'opportunità di acquistarlo oppure scegliere alternative che possano soddisfare maggiormente i criteri su cui si basano le scelte dei prodotti e dei produttori, quali ad esempio il chilometro zero, la preferenza per piccoli produttori locali, acquisto di prodotti etici, biologici ed ecologici ponendo attenzione anche alle condizioni dei lavoratori.

Kamut®: un marchio registrato

La riflessione inizia dal nome: non è infatti corretto riferirsi a questo grano antico scrivendo “Kamut” ma bisognerebbe identificarlo così: “Kamut®”. La differenza è questo simbolo “®” alla fine della parola. Il simbolo identifica un marchio registrato, un brevetto, posseduto dalla società americana Kamut International. Sul sito dell'azienda troviamo che Kamut® “è un marchio registrato utilizzato per commercializzare il cereale e i prodotti derivati da questo cereale, con standard di qualità garantiti. E’ solo attraverso l’uso del marchio registrato che queste caratteristiche possono essere garantite. Coloro i quali desiderano utilizzare il marchio registrato, devono siglare un accordo di licenza d’uso del marchio, applicare e rispettare gli standard di qualità richiesti e accettare un controllo da parte di organi indipendenti.

Questo è fatto a beneficio dei consumatori, trasformatori e agricoltori. Benefici per i consumatori: elevato contenuto di proteine e selenio. Per chi è ipersensibile al grano comune, i prodotti a base di Kamut possono offrire una soluzione.

Benefici per i trasformatori: standard di qualità chiari e controlli indipendenti assicurano una qualità eccellente e prevengono la competizione illegale.

Benefici per gli agricoltori: buoni prezzi e mercato sicuro”.

C'è da chiedersi, d'altra parte, se ha senso brevettare un prodotto che è frutto della natura e che viene quindi definito e considerato “un marchio di fabbrica”, per il quale è necessario stipulare licenze d'uso e che prevede Royalty: “Su ogni chilogrammo di grano a marchio Kamut venduto, una percentuale è trattenuta per la ricerca, promozione e protezione della purezza e della qualità del grano a marchio Kamut e prodotti a marchio Kamut.”

Luogo di produzione

Il secondo motivo che spinge alcuni GAS a non acquistare prodotti a marchio Kamut® è il luogo di produzione.

Torte realizzate con la farina di kamutIl Kamut® viene coltivato, esclusivamente sotto contratto, negli Stati Uniti nell’area nord-orientale e centrale del Montana, nell’area nord occidentale del Nord-Dakota, e in Canada negli stati d’Alberta e del Saskatchewan.

Sono stati fatti dei tentativi di coltivare il grano Kamut® in altre aree del mondo (Australia, Argentina, Egitto) ma l'azienda è rimasta delusa per la scarsità dei raccolti e a causa della scarsa qualità del prodotto. Anche in Europa (Ungheria, Austria, Germania, Spagna) e in Italia (Italia Settentrionale, Umbria e Sicilia) furono fatti dei tentativi ma senza esito positivo: “Nel 1994 furono collocati alcuni campi sperimentali nell'area del delta del Po non lontano da Bologna. La coltivazione del Kamut® si rivelò economicamente insostenibile, a causa dei raccolti veramente scarsi. Altri test a Colatone, sud di Pisa, dettero raccolti di qualità così bassa da essere inaccettabili”.

Quindi, dato che la produzione odierna di Kamut® è limitata alle Grandi Pianure semi aride del Montana, di Alberta e del Saskatchewan, significa che le farine vengono lavorate e trasformate anche da aziende locali italiane ma provengono quasi totalmente dall'estero.

Questo significa per molti GAS entrare in contraddizione con i propri principi di scelta dei prodotti e dei produttori perché in genere si preferisce acquistare, se possibile, prodotti locali e cercare di accorciare la filiera in tutti modi saltando gli intermediari e prediligendo il chilometro zero.

Un compromesso per riuscire ad avere cereali di buona qualità dal punto di vista nutrizionale e biologici ma senza doverli importare d'oltre oceano potrebbe essere quello di cercare i tantissimi produttori biologici di farine di grano duro e tenero che abbiamo nel nostro territorio e capire quali varietà offre il mercato italiano regione per regione, aiutando le aziende agricole locali a commerciare prodotti altrettanto buoni, biologici e derivati dalla macina di semi coltivati con cura e rispetto delle tradizioni anche se, e soprattutto se, si tratta di semi di grano non contraddistinti da alcun marchio registrato.

http://www.terranauta.it

Dopo un pò di tempo sono riusciuto a trovarmi una risposta e divento sempre più scettico nei confronti di prodotti biologici

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I


19/04/2009, 15:26
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Quest'anno seminerò per la prima volta del Kamut e del Grano Saraceno mirato alla produzione di farine per intolleranti al glutine.

Se qualcuno ha informazioni in merito alla coltivazione mi farebbe piacere scambiarci le opinioni.

Ciau


08/10/2009, 16:01
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dove acquisterai il seme?

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16/10/2009, 1:01
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eugenio ha scritto:
dove acquisterai il seme?

io personalmente non sono riuscito a trovarlo...
pensavo di provare a seminare il kamut da farine che si vende in italia ma non so se è possibile.


01/11/2009, 22:12
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un paio di anni fa sono stata al sana la mostra di bologna e intendevo seminare un poo di kamut, mi sono informato dai vari espositori finchè ho conosciuto il "padrone " del Kamut un texano col capello da cawboy, che si pavoneggiava negli stand e mi hanno spiegato che lui aveva comperato il Kamut dagli egiziani e aveva fatto un brevetto e che solo lui poteva venfer il seme di Kamut e che comunque chi produceva il Kamut doveva pagargli una tangente....
A me è venuto il vomito.... pensare che un uomo potesse possedere l'esclusiva di un grano usato dagli antichi egizii e tramandato nei secoli...

girando ancora nei vari settori sempre chiedendo ho trovato i soliti "furbetti italiani" loro piantavono il Kamut avendo avuto il seme per vie diverse e lo chiamavano " il grano dei faraoni"....

io mi sono oriento diversamente ho seminato il farro che mi sembra meglio e ha caratteristiche organolettiche, ideologiche e storiche maggiori derivando direttamente dal greano che usavono gli antichi romani per conquistare il mondo :D

saluti Nino

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01/11/2009, 23:25
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x felix
per il grano saraceno prova alla ditta Biasion in trentino.per il kamut fai prima delle prove di germinabilità.Basta mettere dei semi in batuffoli di ovatta bagnata x vedere se germinano
x pioppino
hai fatto veramente bene.che tipo di farro hai seminato?

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03/11/2009, 1:42
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eugenio ha scritto:
x felix
per il grano saraceno prova alla ditta Biasion in trentino.per il kamut fai prima delle prove di germinabilità.Basta mettere dei semi in batuffoli di ovatta bagnata x vedere se germinano
x pioppino
hai fatto veramente bene.che tipo di farro hai seminato?



Non so bene, me lo ha dato un contadino di queste parti, era ottimo con grana grossa.
L'ho seminato due volte tenendo un sacco per la seconda semina, è venuto molto bene
Il problema che il mio terreno è poco meno di un ettaro e non è facile trovare chi te lo miete.
Ciao
Nino

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03/11/2009, 21:40
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dalle mie parti mietono anche 1000 mq
cmq il farro nn lo concimare altrimenti alletta
Al limite un pochino di azoto alla fase di inizio levata

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03/11/2009, 23:29
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