Messaggi senza risposta | Argomenti attivi Oggi è 25/12/2024, 6:48




Rispondi all’argomento  [ 804 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 ... 81  Prossimo
Coltivazione del mais granella insilato e pastone 
Autore Messaggio

Iscritto il: 03/04/2009, 12:29
Messaggi: 1207
Località: grantola (varese)
Formazione: licenza media
Rispondi citando
mah,da me danni non ne ha ancora fatti, anche se l'anno scorso sulla punta della trincia ne ho visto qualche esemplare. probabilmente a differnza del basso varesotto-alto milanese dove l'infestazione è abbastanza grave,qui fa un inverno abbastanza freddo per la diabrotica(è abbastanza facile arrivare a -9,-10 all'aperto).
nella bassa provincia la contengono unicamente con la rotazione oppure avevano vietato la semina di mais su mais prima del 15 giugno, poichè le larve si nutrono quasi esclusivamente delle radici del mais. non trovandole,muoiono


30/06/2009, 22:39
Profilo WWW
Avatar utente

Iscritto il: 01/01/2009, 8:57
Messaggi: 21981
Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
Rispondi citando
il fatto e' che sverna sotto 40cm di terra, e sembra favorita dalle concimazioni organiche

sembra che la richiesta di usare il poncho come conciante abbia buone possibilita
visto che quest'anno anche senza conciante
, le api son morte comunque..

_________________
Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


30/06/2009, 23:50
Profilo YIM WWW
Avatar utente

Iscritto il: 07/10/2008, 12:41
Messaggi: 1193
Località: Camponogara - Venezia
Formazione: Zoologo e divulgatore
Rispondi citando
ciao a tutti, l'anno prossimo vorrei provare a coltivare una piccola quantità di piante di mais biancoperla, ma purtroppo vicino mi ritrovo solo ed esclusivamente coltivazioni di mais ibrido. Ora, per non inquinare geneticamente questa varietà, sfumando la chance di isolamento spaziale non mi rimarrebbe, credo, che l'isolamento temporale, sfasando cioè la sua semina di 40-50 giorni rispetto al mais comune (per evitare che fioriscano contemporaneamente). La mia domanda, probabilmente stupidissima, è la seguente: meglio seminare in anticipo o in ritardo, rispetto al mais comune? meglio cioè anticipare (ma ce la fa il seme col freddo?) o ritardare (Ma non si raccoglie troppo tardi??)??? un grazie a chiunque vorrà aiutarmi!!

_________________
Andrea Mangoni
Ciao a tutti, gente!


19/07/2009, 0:10
Profilo WWW
Avatar utente

Iscritto il: 01/01/2009, 8:57
Messaggi: 21981
Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
Rispondi citando
qui da noi tranne quest'anno seminaimo da meta marzo in poi,

nel 2003(annatta particolarmente secca) seminai il dkc440 a fine marzo e fiori a meta giugno tanto che il 5 luglio era a maturazione lattrea e il 12 agosto lo trebbiavamo con unaumidita al di sotto del 20%

a semonare presto non si sbaglia mai, calcola che nel 2008 la pioneer consigliava x l'areale pimontese di seminare a inizio marzo( alcuni credo lo hanno fattyo il 26 febbraio , ma e' pura follia comunque nella media degli anni)

io seminerei presto un cilo corto.

ma il mais binco perlato e' quello da olio, o da amido?

_________________
Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.


19/07/2009, 7:49
Profilo YIM WWW
Avatar utente

Iscritto il: 01/07/2009, 13:38
Messaggi: 138
Località: parma
Rispondi citando
ciao a tutti...
per il prossimo anno volevo coltivare un pò di mais.
volevo sapere quanta superficie di terreno serve per ottenere un quintale di mais?
il mais poi lo volevo utilizzare come alimento per le mie galline, quale qualita mi consigliate?
un grazie a tutti per le risposte in anticipo!!!


01/08/2009, 23:00
Profilo
Sez. Supporto Didattico
Sez. Supporto Didattico
Avatar utente

Iscritto il: 13/03/2008, 19:23
Messaggi: 68798
Località: Pinzolo (TN) - Firenze
Formazione: Laurea in Scienze agrarie
Rispondi citando
Una buona produzione di mais ibrido ad ettaro (irriguo) è di circa 100 quintali. Quindi 1 quitale per cento metri quadrati.
Ciao,
Marco

_________________
Segui Agraria.org anche su Facebook Immagine e Twitter Immagine!

Sei già iscritto all' Associazione di Agraria.org? ;)


01/08/2009, 23:37
Profilo WWW
Avatar utente

Iscritto il: 01/07/2009, 13:38
Messaggi: 138
Località: parma
Rispondi citando
ok grazie marco!!!


02/08/2009, 12:49
Profilo

Iscritto il: 01/08/2009, 20:10
Messaggi: 42
Rispondi citando
Ciao, se non ho capito male il tuo obbiettivo è quello di conservare in purezza il mais in quanto si tratta di una "linea pura" e non di un ibrido. Da quest'anno ho iniziato a collezionare vecchie varietà di mais e le ho seminate tutte insieme per confrontarne lo sviluppo. Premetto che il campo di mais più vicino io ce l'ho a 2 Km per cui non corro il rischio di inquinamento genetico, tutte le varietà le ho seminate lo stesso giorno e sono fiorite tutte nell'arco di una settimana per cui ho rinunciato a conservare i semi di quest'anno come semente per l'anno prossimo.
Se ti interessa produrre solo una parte di mais in purezza per seminarlo l'anno seguente ti devi procurare tanti sacchetti di carta tipo quelli del pane e poi devi metterli sull'infiorescenza maschile e legarli, stessa cosa con l'infiorescenza femminile che però è meno facile da individuare. ispeziona ogni giorno e quando dall'infiorescenza femminile escono le sete fiorali stacca il sacchetto da quelle maschili e usa il polline ivi raccolto per fecondare il fiore femminile. é un metodo laborioso ma dovrebbe funzionare bene, ocorre solo farsi un po di esperienza, io l'anno prossimo proverò.


03/08/2009, 21:50
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 18/06/2009, 16:37
Messaggi: 35
Rispondi citando
Diabrotica del mais

La diabrotica del mais (Diabrotica virgifera virgifera), che proviene dall’America settentrionale, è un pericoloso parassita. Si tratta di un coleottero estremamente nocivo a causa delle sue larve, che divorano le radici della pianta. Il problema è particolarmente grave nelle regioni dove si trovano monoculture di granoturco. Il sistema di rotazione della produzione integrata praticato in Svizzera dovrebbe tuttavia tenere questo parassita a distanza.

Situazione attuale
I servizi fitosanitari cantonali registrano ogni anno più di 200 catture, soprattutto nelle regioni in cui si coltiva granoturco e nei luoghi dove la presenza del parassita era stata rilevata l'anno precedente. Sono tenuti sotto controllo anche gli assi di traffico, i passi alpini e gli aeroporti. Le trappole sono controllate con regolarità fino al raccolto, così da rilevare anticipatamente l'eventuale presenza della diabrotica del mais.

Nel Ticino tutte le trappole catturano. Al nord delle Alpi tre maschii sono stati catturati:

In Svizzera non sono finora stati registrati danni legati alla presenza di questo parassita. In Ticino grazie alla rotazione delle colture; a Nord delle Alpi perché finora nessuna popolazione vera e propria ha potuto stabilirsi.

Nel corso del 2006 la situazione in Europa è cambiata gradualmente. Due regioni in particolare restano colpite e registrano danni economici: il bacino del Danubio (Ungheria e Paesi confinanti) e parte dell'Italia settentrionale. In Francia (Alsazia, Borgogna, Valle del Rodano) e in Germania (Baden-Würtemberg, Baviera) ne sono invece stati catturati alcuni esemplari.

Misure
Quando una trappola cattura un coleottero, l'anno seguente è vietato coltivare granoturco due volte di seguito nello stesso campo e in un raggio di 10 km. Lo scopo di questa strategia, completata con misure di accompagnamento in un raggio di 5 km attorno al punto di cattura, è sterminare il parassita fin dalle sue prime apparizioni, contenere le popolazioni infestanti e lottare contro una loro rapida propagazione.

Nell'Unione Europea sono obbligatori trattamenti con insetticida nella zona attorno ai punti di cattura (UE: 1 km, F: 6 km). Se le catture sono abbastanza vicine al confine svizzero i produttori svizzeri limitrofi hanno l'obbligo di effettuare la rotazione delle loro colture.

Uno sguardo al passato
Il parassita è stato reperito la prima volta all'inizio degli anni Novanta in Yugoslavia, da dove si è poi propagato ai Paesi confinanti. È poi giunto, attraverso l'Italia, fino in Ticino (2000) e anche in numerosi Cantoni a Nord delle Alpi (2003) come pure in altri Paesi dell'Europa occidentale (cfr. sito principale e rapporto EPPO, European and Mediterranean Plant Protection Organization).

Dopo le prime catture in Ticino nel corso del 2000, il servizio fitosanitario cantonale ha infittito la rete di trappole a feromone. L'anno seguente il parassita è stato reperito in tutte le regioni in cui è coltivato il granoturco. Ciò prova che insetti adulti sono migrati a partire dalla Lombardia. In Ticino una trappola su 30 cattura, anche se pochi esemplari per volta. Per questa ragione in Ticino la rotazione delle colture è obbligatoria su tutto il territorio del Cantone


28/08/2009, 20:54
Profilo
Avatar utente

Iscritto il: 18/06/2009, 16:37
Messaggi: 35
Rispondi citando
azz.. dimenticavo la fonte

stazione di ricerche agronomiche di Changins
http://www.acw.admin.ch/


28/08/2009, 21:15
Profilo
Visualizza ultimi messaggi:  Ordina per  
Rispondi all’argomento   [ 804 messaggi ]  Vai alla pagina Precedente  1 ... 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12 ... 81  Prossimo

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 9 ospiti


Non puoi aprire nuovi argomenti
Non puoi rispondere negli argomenti
Non puoi modificare i tuoi messaggi
Non puoi cancellare i tuoi messaggi
Non puoi inviare allegati

Cerca per:
Vai a:  
POWERED_BY
Designed by ST Software.

Traduzione Italiana phpBB.it
phpBB SEO

Informativa Privacy