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Coltivazione del mais granella insilato e pastone 
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scusa alberto am ho dovuto unire gli argomenti , per una amggiore chiarezza della discussione sopratuttoeprche e' un rgoemnto molto scottante.

come lotta ce solo prevnentiva, e sopratutto non sono eradicanti come voremo.

purtroppo la concia con insetticidi e' mmentaneamente sospesa , sperando che rientri nella possibilita ( con uan migliore concia si sppera , ) e con trattaemnti inseticidi

da quelloc he ho sentito in giro , nelleprovince maggiormente colpite ( da novara a treviso inpratica , fino a piaceza e ferrara, anche la rotazione fa poco( casi in cui dopo un medicaio , si sono avvuti dei danni sulle capezzagne e lungo il confine con altri terreni a mais) per cui al afvoletta che la diabrotica sis posta di poco tutti gli anni , e' in aprte da sfatare.

unio consiglio che mi snto di dare fai un trattamento insetticida col diserbo di post emergenza

anche se viene un bel miscelone un po tossico , guarda che sia compatibile la miscelazione, con insetticidi tabulati x la diabrotica.

sopratutto usa mais , con uan struttura dello stocco massiccia( e qui ci sarebeb da fare un bell'elenco di mais , che son grossi come una stecca del bigliardo..) e usa dei concimi che hanno tra i minerali lo zinco che favorirebbe la radicazioen anche in terreni difficili..

da valutare le colture intercalari biocite, ma devono essere seminate entro meta settembre , in concomitanza dei loietti , e non saprei fino a che punto sono affidabili.

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05/06/2011, 10:45
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alberto88 ha scritto:
ciao a tutti..volevo sapere se un'azienda zootecnica, che deve fare sempre mais su mais, senza poter fare rotazioni come può difendersi dalla diabrotica???insetticidi?metodo di distribuzione e in che periodo??

grazie a tutti :D

ad ogni modo, la condizionalità ti obbligherà ad effettuare una rotazione colturale almeno ogni 5 anni, a meno di dimostrare con analisi e quant'altro che il terreno non è impoverito.


05/06/2011, 19:55
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Gni , Ricky75 se sei in direttiva non pui mettere mais oltre i 2 anni di seguito.. dipende dal grado di vulnerabilita'

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05/06/2011, 20:10
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Un caro saluto a tutti. :D
La lotta integrata deve necessariamente passare attrraverso gli interventi insetticidi sugli adulti e che il monitoraggio della popolazione con le trappole possa essere il metro per poter valutare la numerosità della popolazione.
In tutti i casi l'accertata presenza della diabrodica deve essere segnalata agli organi competenti (Osservatoi Fitopatologici).
Considerando che gli adulti depongono le uova svernanti ad almeno 15-20 cm di profondità , è sempre consigliabile una lavorazione che permetta l'arieggiamento di tutto l'orizzonte interessato.

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05/06/2011, 22:39
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l'aratura autunnale per le semine del mais in molte zone e' una buona pratica , interramneto del letame in zona vulnerabile a a parte.

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06/06/2011, 7:52
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non sapete se c'è qualche coltrura intercalare che magari sovesciandola è tossica per le uova o le devitalizza??magari è una domanda stupida:)


06/06/2011, 10:10
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Gent.mo
Alberto
Il tuo intervento è quantomai appropriato in considerazione della nuova campagna mais, purtroppo non sono a conoscenza di alcuna coltura intercalare con effetto tossico su le uova svernanti.
La rotazione, e quindi la coltivazione di un erbaio autunno-vernino e la successiva aratura estiva, sono un ottimo sistema di profilassi per contenere la Diabrotica.
Evitare quindi la monosuccessione di mais.

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06/06/2011, 10:21
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e quante generazioni fa all'anno???


06/06/2011, 17:43
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La Diabrotica si riproduce con un solo ciclo annuale, sverna come uovo, deposto nel terreno nei mesi di luglio - agosto ad una profondità di circa 15-20 centimetri. Le larve nascono a partire dal mese di maggio (con un picco attorno a metà giugno) e la schiusa si protrae per tutto il mese successivo. Esse si muovono nel terreno nutrendosi delle radici del mais e occasionalmente di diverse altre graminacee, ma nessuna di queste consente lo sviluppo di popolazioni elevate come il mais. Nei campi coltivati a granoturco iniziano a cibarsi delle radichette laterali della pianta e raggiungono poi le radici principali dove scavano gallerie di alimentazione che possono interessare anche la zona del colletto.
Spesso la piantina allettata riprende il suo sviluppo con il classico portamento a "collo d'oca".
Le larve, poco mobili, si sviluppano in un mese circa,successivamente si impupano e infine sfarfallano da giugno a fine settembre. La metamorfosi dura circa due giorni.
Gli adulti possono volare sulla parte aerea delle piante di mais nutrendosi delle foglie e delle sete fiorali. Possono inoltre spostarsi anche di 25-40 chilometri l'anno, non perché possiedano grandi capacità di volo, ma sfruttando l'azione del vento o grazie a diversi vettori, tra cui l'uomo.
Le numerose fallanze (larve) e gli aborti fiorali (adulti) possono determinare una notevole riduzione della produzione.
Attualmente si riconoscono due sottospecie: D. virginifera e D. barberi.
Ambedue le sottospecie compiono una generazione all'anno, le uova della D. barberi hanno la caratteristica di schiudersi anche dopo due anni di dormienza.
Di quest'ultima sottospecie si ha conoscenza della diffusione solo in America.

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06/06/2011, 18:18
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Salve ho campo di 10 ha coltivato a mais. Sta accadendo che alcune piantine stanno seccando ho controllato se vi sono vermetti che lo mangiano ma in realtà non vi è nulla . Le piantine hanno in media 4-5 foglie , l apparato radicale è perfetto.


22/06/2011, 1:29
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