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Coltivazione del mais granella insilato e pastone
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curcuma
Iscritto il: 19/01/2010, 13:42 Messaggi: 1068
Formazione: Zoff Cuccureddu Gentile Furino Morini Scirea Causio Tardelli Boninsegna Benetti Bettega
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grintosauro ha scritto: usa gli ibridi da insilato Grinto ti ringrazio, cerco questi ibridi. ringrazio anche Eugenio, ho già prerso contatti per i prodotti. MI chiedo però: ma allora come fanno a fare il mais biologico? Se non c'è modo di fare a meno di trattare...
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25/01/2010, 12:43 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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domanda da 1mille punti..
iti consiglio queli da insilato per un discorso molto semplice. ha uno stocco molto piu grosso , e radicato meglio, perche oltre la granella ,deve avere un fusto per fare volume.
unico neo son ciclo medio lunghi , devi bagnarli spesso , e perdono umidita poco x volta , cioe hanno uno slow dry down , percui vanno seminati a inizo aprile e raccolti a ottobre..
per i trattamentei contro la piralide , puoi usare i piretrinici a basso dosaggio , uno a meta luglio e uno dopo 15 gg.
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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25/01/2010, 13:45 |
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lstefano
Iscritto il: 01/12/2009, 19:50 Messaggi: 68
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per il mais biologico è ammesso il bacillus thuringensis. poi ti dirò io mais bio non ne ho mai fatto ma nemmeno sul convenzionale ho mai trattato contro la piralide e problemi "pesanti" li ho avuti solo tre o quattro anni fa dove di un paio di consegne (del peso di circa 150 q.li a consegna) mi hanno aumentato il calo al 30%. Magari trattare può portare a delle produzioni più sane ma in fin dei conti non mi pare che non trattare contro la piralide sia così deleterio. Ciao Stefano
_________________ Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico
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26/01/2010, 19:29 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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concordo quanto detto da stefano. il problema e' quando fai il masi ad uso umano doce il mulino che ritira la merce vuole che siano fatti i trattamneti , in quanto la certificazione prevede i trattamnwti e i sondaggi x le micotossine .
ora se uno va a vedere le quotazioni dei mais tipo filnt , la loro produzione , eil tipo di stocco che hanno , conviene farli , perche se disgrazitamente essendo piu susscettibili , ce un attacco fuori del normale , addio produzione.
io aggiungo una cosa, visto che il picco degli attacchi in genere viene dopo la meta di luglio , se andaimo a seminare dei cicli corti cl 3/400 a inizio di aprile , a fine luglio hanno giaby passato il periodo critico e le larve trovano amggiore resistenza sui cariossidi di mais che hanno una umidita inferiori al 35%, rispetto a degli ibridi coetanei alla semina che sono in maturazione lattea,
poi cmq queste sono mie personalissime convinzioni , dovute dal fatto che qui non si irriga , e si cerca di limitare il piu possibile i costi..
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/01/2010, 19:40 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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nn si semina il mais raccolto nei campi , quell va bene solo a fare gli erbai , ma nn granella
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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26/01/2010, 20:20 |
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lstefano
Iscritto il: 01/12/2009, 19:50 Messaggi: 68
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infatti la semente caduta sul terreno è portatrice di caratteri sfavorevoli e portare ai problemi segnalati da curcuma.
_________________ Agronomo: direttiva nitrati, autorizzazione integrata ambientale, psr, edificabilità, biologico
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26/01/2010, 22:00 |
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eugenio
Sez. Orticoltura
Iscritto il: 09/08/2008, 9:24 Messaggi: 10200
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_________________ I
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26/01/2010, 23:25 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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In Biologico sono ammessi anche i piretrinici, quindi, se il problema esiste, si possono usare. Anch'io, come Campesino, non tratto mai e il mais non ha mai avuto alcun problema tale da mettere in crisi il raccolto, anche usando classi FAO alte o varietà vitree. Grintosauro ha fatto come sempre uno spaccato correttissimo: semina precoce di varietà a classe FAO bassa e varietà da trinciato sono una scelta "ecologica" di combattere la piralide.
Curcuma, gli ibridi riseminati danno gravi problemi...sempre, ahimè!
Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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27/01/2010, 11:09 |
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grintosauro
Iscritto il: 01/01/2009, 8:57 Messaggi: 21981 Località: chieri (torino)
Formazione: agrotecnico specilizzazione zootecnica da carne
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grazie jacopo
ci sarebbe da dire ancora una cosa, ma sarebbe fare discriminazioni tra una ditta sementiera e l'altra.
per chi vuol fare mais do un consigno , e cioe quello di andare a mettere il naso nei campi varietali delle ditte , anche se non ce ne frega nulla , e tapparsi le orecchie quand spiegano le tanto bonta delle varieta', gurdare lo stocco , le radici aeree , prendere lettralemnte a calci la pianta , farsi un idea propria dello stocco , guardare a che altezza e' la pannocchia( piu e' alta piu la pianta e' sbilanciata) fare un calcolo dell'altezza colpessiva della pianta e in che rapporto e' l'altezza spiga con l'altaezza totale , fare 2 o 3 metri dentro i parcelloni e provare a staccare una pannocchia, sgranarla e tenerne un campione.
quando poi si hanno dei dubbi su 2 o 3 varieta su cui puntare la semina, prendere i camponi di mais , e buttarli per terra uno a fianco all'altro e a colpo d'occhio confrontandoli vedere quale e' la granella migliore.
poi tenete a mente una cosa i migliori campi sperimentali sono quelli che uno fa a casa propria, anche se sembra perdere un terreno , e del tempo , prendre una dose di mais( in genere con 25mila semi , si seminano dai 3500 ai 4000 mq)delle varieta nuove e testarle nn fa male , perche al di al dell'istituto della cerealicoltura di bergamo( che 10 anni fa ho avuto occasione di visitarlo) l'impressione di chi semina e' sempre la migliore.
perche x ogni campo ci va la sua varieta.
_________________ Non sto bene come vorrei, ma neanche male come vorrebbero.
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27/01/2010, 11:24 |
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jgoracci
Iscritto il: 17/07/2009, 18:35 Messaggi: 1302 Località: Paganico GR
Formazione: Produttore animale
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grintosauro ha scritto: perche x ogni campo ci va la sua varieta. Giusto, attenti all'impollinazione che può arrivare anche oltre i 100 m dal campo e vanificare una prova varietale: prove hanno dimostrato la presenza dello 0.5% di impollinazione crociata anche a 300 m tra due diverse varietà! Chiaramente tutto cambia se sono presenti barriere (come siepi frangivento) o "colture di mais tampone". In genere si calcolano 10m di isolamento in più per ogni fila di coltura tampone. Con il grano tutto è più semplice... Jacopo
_________________ Conservare la biodiversità è impossibile, finché essa non sia assunta come la logica stessa della produzione. Non è infatti inevitabile che la produzione si contrapponga alla diversità. Vandana Shiva
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27/01/2010, 12:01 |
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