@maxdef. la semina non è avvenuta direttamente sulla cotica erbosa, bensì su terreno erpicato e quindi in buche da 3-5cm a partire dal terreno e rigorosamene ricoperte una ad una. Oltre alla siccità e agli animali magari mi viene da pensare che anche la semente non fosse buona.
Ciao, bene, decolla anche questa discussione. Purtroppo, per ora, l'unico modo che conosco manuale per trebbiare il grano è quello di chiuderlo in un sacco di liuta, magari due, appenderlo ad un ramo e riempirlo di bastonate. Poi prendi il miscuglio di spighe-pula-semi che ne viene fuori, la metti in un recipiente e la fai passare in un secondo recipiente, facendogli fare un salto di messo metro; se c'è un po' di vento ti porta via la pula e lascia solo i semi e le mezze spighe. Poi tanta pazienza per togliere le mezze spighe e magari tirarci fuori anche gli ultimi semi.
In realtà esistevano delle trebbiatrici meccaniche manuali nei primi decenni del Novecento, bisognerebbe capire come funzionavano e provare a riprodurle. Magari si trovano in qualche museo della cività contadina. In un libro di Fukuoka, penso la rivoluzione del filo di paglia, c'è il disegno di una trebbiatrice a pedale. Penso sia qualcosa di simile al meccanismo delle vecchie macchine da cucire, con il pedale che fa ruotare una serie di pale che battono le spighe.
Ci vuole veramente molto tempo per fare queste cose, mi sto un po' facendo prendere dallo sconforto.
Comunque a voi che siete nell'Appennino, che avete un clima propizio, suggerisco di seminare mais, per quello si trovano ancora le sgranatrici a manovella.
Per pulire il farro forse ho scoperto che con un mulino domestico che ho si può fare, tenendo le macine molto larghe. Però ormai non ho neanche più il tempo per fare queste cose!! Se riesco a provare vi faccio sapere.
Sto ancora pulendo il grano seminato, temo il seme pulito sarà meno di quello seminato!!! NOn avrò usato calorie da combustibili fossili, ma non ho neanche prodotto calorie alimentari!!!
La traduzione in Italiano fa pena ma dalle immagini si può prendere qualche spunto. C'è anche la trebbiatrice a pedale per il riso!! Chissà se funziona anche per il grano?
Quella che dicevo per il mais è il modello più semplice a manovella. Quelle ogni tanto si trovano ancora anche da noi in qualche mercatino dell'antiquariato, sono ancora più semplici di queste in foto.
e finalmente il pane era una prova per vedere la farina se era buona per il pane e visto il buon risultato penso di seminare questo grano
alla fine da un sacco di spighe ho ottenuto 3 kg di grano se si deve fare i conti del tempo delle persone e delle spese dovrebbe costare almeno 50 € al Kg
con un KG ho fatto il pane e gli altri due li seminerò devo ancora capire come ciao Nino
MarcelloC ha scritto:In realtà esistevano delle trebbiatrici meccaniche manuali nei primi decenni del Novecento, bisognerebbe capire come funzionavano e provare a riprodurle. Magari si trovano in qualche museo della cività contadina. In un libro di Fukuoka, penso la rivoluzione del filo di paglia, c'è il disegno di una trebbiatrice a pedale. Penso sia qualcosa di simile al meccanismo delle vecchie macchine da cucire, con il pedale che fa ruotare una serie di pale che battono le spighe.
Non conoscevo le trebbiatrici manuali, ma penso che abbiano avuto poco successo. Almeno dalle mie parti prima della meccanizzazione hanno avuto successo le mucche che trainavano una pietra sul grano disposto sull'aia; mentre per piccole quantità i due bastoni legati, direttamente sul grano, senza sacchi, con un pò di violenza si ottiene una buona produttività. Poi sono arrivate le trebbie e mietilegatrici, in seguito le mietitrebbie e ora non si semina più .
Per battere il grano meccanicamente si usa battitore e controbbattitore
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pioppino ha scritto:gli antichi metodi li conosco bisognerebbe aggiornarli un po con bassa tecnologia magari elettrica
Aaah bastava chiedere : Tecnologia elettronica
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Tecnologia elettrica
CICORIA PLOT 375.jpg (9.78 KiB) Osservato 3376 volte
MarcelloC ha scritto:In realtà esistevano delle trebbiatrici meccaniche manuali nei primi decenni del Novecento, bisognerebbe capire come funzionavano e provare a riprodurle. Magari si trovano in qualche museo della cività contadina. In un libro di Fukuoka, penso la rivoluzione del filo di paglia, c'è il disegno di una trebbiatrice a pedale. Penso sia qualcosa di simile al meccanismo delle vecchie macchine da cucire, con il pedale che fa ruotare una serie di pale che battono le spighe.
Non conoscevo le trebbiatrici manuali, ma penso che abbiano avuto poco successo. Almeno dalle mie parti prima della meccanizzazione hanno avuto successo le mucche che trainavano una pietra sul grano disposto sull'aia; mentre per piccole quantità i due bastoni legati, direttamente sul grano, senza sacchi, con un pò di violenza si ottiene una buona produttività. Poi sono arrivate le trebbie e mietilegatrici, in seguito le mietitrebbie e ora non si semina più .
Per battere il grano meccanicamente si usa battitore e controbbattitore
Battitore new holland.jpg
pioppino ha scritto:gli antichi metodi li conosco bisognerebbe aggiornarli un po con bassa tecnologia magari elettrica
Aaah bastava chiedere : Tecnologia elettronica
Cabina new holland CR9000.jpg
Tecnologia elettrica
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avevo provato a vedere qualcosaq di piccolo hai provato a chiedere quanto costa la cicoria ????
costa meno comperare una trebbiatrice antica 2 o 3 milA euro.. ciao Nino
Ciao, le trebbiatrici meccaniche manuali, ho trovato scritto su un sito, venivano chiamate anche macchine a sangue per la fatica che richiedevano per essere messe in funzione. Dunque forse non sono la migliore soluzione per noi.
Il discorso della mucca che tira la pietra è molto interessante, non l'avevo mai sentito.
Il sacco di liuta lo uso per non perdere parte del grano che volerebbe via battendo. Se uno batte 50 kg poco importa se perde un chilo, ma se batto due chili, perderne uno mi scoccia.
Sempre un discorso di numeri aiuterebbe a dare senso alla battitura manuale. nel senso che se batto 2 o 3 chili, poi voglio prendermi anche i chicchi che restano nelle spighe. Se batto 50 kg, me ne tengo anche 30 per me e gli altri 20 kg rimasti nelle spighe li uso per dare da mangiare alle galline, che hanno più tempo per stare lì a cercarsi i chicchi e tirarli fuori.
Comunque ho finito di battere e pulire il grano: ho ottenuto 7kg seminando 10 kg su 500mq. non è stato un grande affare. Ma l'esperimento è stato interessante per capire dove è cresciuto meglio e come era il terreno in quei punti. moltissimo grano è nato, ma poi ha fatto una spiga piccolissima, penso perchè le radici non sono riuscite a scendere per via del terreno troppo compatto.
Penso in autunno riseminerò 100 mq lavorando manualmente il terreno, per vedere di mangiare almeno qualcosa, mentre invece su quei 500mq dedicati alla semina su sodo comincerò a seminare qualcosa che spero mi migliorerà con calma il terreno. Mi sa che ci vuole un bel po' di pazienza per avere risultati con questi metodi. Un amico istruttore di permacoltura mi ha spiegato che per il metodo Bonfill ci vogliono 3 anni di semine di trifoglio per preparare il tappeto erboso adeguato e poi si può seminare il grano.
bisognerebbe trovare qualcosa come il piccolo mulino che ho, macina poco alla volta, ma se devi fare una pagnotta aspettare 10 minuti per macinarla va benissimo...
sono sempre indeciso come seminare ...
se taglio l'erba spontanea e faccio dei solci con un piccolo erpice a mano e ci semino sopra e ripasso l'erpice forse si soterrano un po ... magaqri aspetto previsioni di pioggia.. saluti Nino